Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] Grote, soggiacque ben tosto - e non tanto al biasimo dei cultori della cosiddetta bella letteratura, fra cui dispiace di giurisprudenza e dalla politica, il Ciccotti, per esempio, e Guglielmo Ferrerò. Avevano, dunque, appreso dalla vitae dagli ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] che una visione, per quanto bellae grandiosa: anche se l'aristotelismo vitae tutto è pronto a sacrificargli. La sapienza poi è triplice: qual è in se stessa; quale riluce nella natura; quale riaffiora nella mente dell'uomo: e questa triplicità è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] . Per questo Levi si è riconosciuto nella natura duplice del centauro, che non è solo una bella immagine, ma un simbolo di panico, di paura per gli spazi aperti e disordinati della vita. E per vincere questa «vertigine» cerca una rassicurazione «dal ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] e con una certa incredulità, per il sentimento che quella pace è effimera («pace e mala volontà»): ne nasce la bella .
[2] Le facezie del Piovano Arlotto, precedute dalla sua vitae annotate da Giuseppe Baccini, Firenze, Salani, 1884, completate in ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] Vita di L., Milano 1992; A. Giuliano, G. L. e la Restaurazione, Napoli 1994; N. Bellucci, G. L. e i contemporanei. Testimonianze dall'Italia e dall'Europa in vitae Bologna 1977; U. Carpi, Il poeta e la politica. Belli, L., Montale, Napoli 1978; A. ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] (morto nel 1296) e di Pietro de Belle-Perche o de BellaPertica e Chiesa è fondato sul rapporto fra natura e grazia, fra ragione e fede, fra ordine naturale e ordine soprannaturale, fra vita terrena evita eterna. Ora l'Impero non limita nella vita ...
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Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] libertà che aveva sempre profondamente animato la vitae l'opera di lui, e il Giannone in Italia soprattutto da trova in lui un sistema bell'e fatto, che basta applicare per saper tutto. Mentre la sua utilità e universalità sta proprio nel continuo ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] immediati di un modo di vitae di pensiero autoctoni, tortuosamente complesse e inquinate di influenze orientali non più illustre immagine dello Z. di Labraunda può esser considerata la bella testa da Mylasa del museo di Boston, la più vicina ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] perché sono in disinvolto contrasto con i passi più belli del dramma, celebranti liberamente il piacere. Invece l'intreccio lasciarlo solo e a voler che si rassegni a rinunziare a lei, e a continuare senza di lei il dovere della vita», È un raccolto ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] bella, se non è rappresentata con quel decoro col quale parlano i principi, e quegli che a' principi sanno parlare». Chi scrive queste parole è negata e spregiata nel formarsi di un nuovo ordine sociale, di una nuova concezione della vitae dell'arte ...
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bello
bèllo agg. [lat. bĕllus «carino, grazioso», da *due-
nŭlus, dim. di duenos, forma ant. di bonus] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r; bèllo, bègli negli...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...