Ciclopi
Massimo Di Marco
I giganti con un solo occhio in mezzo alla fronte
I Ciclopi, simbolo di una condizione di vita primitiva, sono esseri rozzi, asociali, violenti. Il più famoso di essi è Polifemo, [...] ricongiungersi con il loro dio, Dioniso.
La letteratura di età ellenistica farà di Polifemo l'innamorato goffo e sgraziato della bella nereide (cioè una delle figlie di Nereo) Galatea: il mostro si illude di poterne conquistare il cuore offrendole ...
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Sandokan
Margherita d’Amico
Il nobile pirata nemico dei colonialisti
Ardito, collerico, coraggioso fino all’inverosimile, Sandokan è (assieme al Corsaro Nero) il più celebre pirata-gentiluomo creato [...] da orgoglio e sete di giustizia; l’unico varco nel suo fierissimo cuore lo aprirà la bella Marianna, destinata Salgari. Specializzato in narrazioni esotiche e avventurose, lo stesso autore darà poco più tardi vita a un altro fuorilegge-gentiluomo ...
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Pseud. di Alberto Pincherle, scrittore (Roma 1907 - ivi 1990). Esordì con il realismo provocatorio de Gli indifferenti (1929), romanzo capitale nella letteratura italiana del Novecento che illustra, attraverso [...] così una prima fase in cui purezza e corruzione si sono fronteggiate forse alludendo davvero al torpore intellettuale e morale introdotto dal fascismo (Le ambizioni sbagliate, 1935, e i racconti di La bellavita, 1935; L'imbroglio, 1937; I sogni del ...
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Poeta (Tursi 1916 - Roma 1995). Il tursitano di P. non ha nulla a che vedere con i fenomeni folclorici o spontanei: vi si avvertono spesso la sorvegliata operazione filologica e lo studio del poeta, convinto [...] e d'indifferenza e l'ostilità della società e del mondo, affermandosi come una delle più alte del Novecento.
Vitae opere
Trasferitosi a Roma nel 1939, insegnò storia e al sole», 1973); Nu belle fatte («Una bella storia», in Almanacco dello Specchio ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] capello al quale era legata la vita di Orrilo, distrugge il palazzo incantato di Atlante e s'impadronisce dell'ippogrifo, caccia non si cura di saper questo; entra e percorre ammirando l'opera grandiosa ebella dell'architetto.
Quando l'A. scrisse al ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] è superato: «nella realtà non esiste soltanto la natura bella ma anche la natura come terribilità, violenza, forza di distruzione», e con la suggestione e l’ipnosi.
Un impulso molto forte alla nuova concezione della vitae della natura propria del ...
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Müller, Friedrich (detto Maler Müller). - Poeta, pittore e drammaturgo tedesco (Kreuznach 1749 - Roma 1825). Conosciuto soprattutto per i suoi Idyllen, M. espresse, nella sua duplice vocazione per la [...] e dell'individuo, l'appassionato abbandono alla vitae il disprezzo per ogni moderazione, che lo resero uno dei principali esponenti dello Sturm und Drang.
Vita vasto di episodi e di scene con qualche intermezzo lirico, tra cui la bella canzone di ...
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Poema allegorico in terzine di G. Boccaccio, composto probabilmente nel 1342.
Colto da un dolce sonno, il poeta è guidato da una donna bellissima a un castello nelle cui sale sono affrescati i trionfi [...] con sé una "donna lucente in vista ebella", che lo conduce alle soglie di un nobile castello. Vi si accede per due porte, una bassa e stretta che "mena a via di vita", l'altra aperta e facile che promette "ricchezza, dignità... gloria mondana ...
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Scrittore e uomo di spettacolo italiano (Napoli 1928 - Roma 2019). Autore di successo di numerose opere di divulgazione filosofica, è stato anche regista, attore e conduttore televisivo.
Vitae opere
Laureato [...] libro, in cui descriveva con bonario umorismo scene di vitae tipi partenopei, pubblicò altri volumi dello stesso genere, (2005); Il pressappoco: elogio del quasi (2007); Socrate e compagnia bella (2009); Ulisse era un fico (2010); Tutti santi me ...
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Drammaturgo e narratore italiano (Caltanissetta 1887 - Lido di Camaiore 1956). Il suo teatro, al quale è soprattutto legato il suo nome, ha un notevole significato polemico e storico, costituendo, con [...] ), e con quello del "grottesco", la negazione e dissoluzione del teatro verista e borghese dell'Ottocento.
Vitae opere e istinto che è al centro della sua ispirazione; e le commedie stesse (Marionette, che passione!, 1918, la più famosa; La bella ...
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bello
bèllo agg. [lat. bĕllus «carino, grazioso», da *due-
nŭlus, dim. di duenos, forma ant. di bonus] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r; bèllo, bègli negli...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...