COLLA, Martino (Giovanni Martino Felice de)
Fiorenza Vittori
Nacque a Finale il 24 ott. 1667 da Anastasio e Giulia Maria Gandulina.
Condotto a Milano ancora fanciullo, studiò lettere e filosofia presso [...] Carretto. L'utilità di tale ingresso nel territorio italiano già riscontrata più ricca e la più possente città d'Italia". Come si vede l'accenno al fu costretto a chiedere offerte di prestito, ma visto che pochissimi risposero, la Giunta, come risulta ...
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PALTANIERI, Simone
Giorgio Zacchello
PALTANIERI, Simone. – Nacque a Monselice, presso Padova, agli inizi del XIII secolo, da Pesce, discendente dai Paltanieri, famiglia eminente nel castello di Monselice, [...] accolsero il vescovo Giovanni Forzatè in occasione del suo ingresso in città dopo 17 anni d’esilio, e l’11 ottobre ottenne da lui partecipò al II concilio di Lione, riunito da Gregorio X in vista di una nuova crociata, dell’unione con i Greci e della ...
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GHINELLI, Vincenzo
Fabrizio Di Marco
Figlio di Vincenzo, nacque il 28 marzo 1792 a Montescudo nel Forlivese (odierna provincia di Rimini).
La sua formazione di architetto avvenne presso lo zio Pietro [...] si innestano le due scale e l'ingresso alla platea. La sala, dalla sperimentata quaranta anni nel luogo che lo aveva visto iniziare la sua carriera a fianco dello zio nel 1853, il G. consegnò il piano d'esecuzione nel luglio dell'anno seguente. I ...
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DELLA GRECA, Felice
Maria Pedroli Bertoni
Nacque a Roma nel 1625 dall'architetto "panormitano" Vincenzo e dalla romana Doralice Ridolfi. Venne battezzato il 16 nov. 1625 in S. Marco, sebbene la famiglia [...] nella Biblioteca Vaticana: una pianta del piano terra con due ingressi in asse fra loro, uno sul Corso e l'altro (Hager, 1972, pp. 261-272). Il 25 febbr. 1666 il D. vistava il conto dei lavori compiuti nel corso del 1665 dal pittore Monsù Momper ...
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PANNOCCHIESCHI d'ELCI, Orso Niccolo
Francesco Bigazzi
PANNOCCHIESCHI d’ELCI, Orso Niccolò. – Nacque a Siena il 15 settembre 1569 dal terzo matrimonio del padre Ranieri di Agnolo con la senese Francesca [...] 1597 fu tra i nobili senesi che accolsero al suo ingresso in città il nuovo arcivescovo Francesco Maria Tarugi, incaricato di il principato mediceo e la casa reale d’Asburgo, che lo avevano visto protagonista. Passate le consegne al segretario ...
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FERLINI, Giuseppe
Guido Fagioli Vercellone
Nato a Bologna il 24 apr. 1797, da Carlo e da Anna Sabattini, appena diciottenne fuggì di casa per dissapori con la matrigna, recandosi a Venezia da dove passò [...] rimpatriò, ma solo per pochi mesi, visto che lasciò nuovamente Bologna per la Grecia sabbia, ne trovò l'ingresso, lo saggiò per giorni ., XXXVII-XLI (1987-1990), pp. 169-199. Per i rapporti d'affari con G. Mazzini, cfr. Ediz. naz. degli scritti di G ...
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FRANCHI, Alessandro
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 25 giugno 1819 da Vincenzo, un notaio discendente da una famiglia di mercanti di campagna del Frusinate. Avviato alla carriera ecclesiastica, [...] autorizzazione pubblica e fissavano un'età minima per l'ingresso delle donne in convento. Su questo terreno minato si del Cavour, D. Pantaleoni, convinto che con il suo appoggio sarebbe stato più facile arrivare a Pio IX, aveva visto in lui "un ...
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FORMENTON, Mario
Valerio Castronovo
Nacque a Teheran il 21 apr. 1928, figlio di Cloe Brasolin e di Luigi, un uomo d'affari veneto che sino al settembre 1941 esercitò in Iran una florida attività commerciale. [...] e a criteri informatori del suo mestiere di editore, la libertà d'espressione e l'indipendenza di giudizio. Ciò che lo portava a manovre dei partiti. L'ingresso della Mondadori in campo televisivo non era stato perciò visto di buon occhio da alcuni ...
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GUIDI, Guido (Guido Guerra [II])
Mario Marrocchi
Sesto di questo nome, figlio del conte Guido (V, detto anche Guido Guerra I) e di Imilia, nacque intorno al secondo decennio del XII secolo.
Il padre [...] attesta l'avvenuto ingresso nella maggiore età avvenuta nel febbraio 1152, aveva visto l'ascesa di Federico I Barbarossa Adel und Volk im Florentiner Dugento, Köln 1965, p. 33; D. von Der Nahmer, Die Reichsverwaltung in Toscana unter Friedrich I. ...
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FRATI, Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Bologna il 22 febbr. 1863 da Luigi e da Clotilde Busatti.
Figlio di un rinomato bibliotecario bibliofilo e fratello minore di Lodovico (Bologna, 13 dic. [...] di S. Giacomo di Napoli; visto però che quella sede gli risultava Inoltre fece migliorare l'ingresso della biblioteca, ricostruire in (1930), pp. 23-31; E. Rostagno, in Accademie e biblioteche d'Italia, III (1930), pp. 423-426; V. Cian, in Giorn ...
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triggerare v. tr. 1. In numerosi àmbiti disciplinari e settoriali, innescare, attivare, far scattare; nella musica elettronica, rendere campionabile il suono di uno strumento. 2. Produrre, attivare (detto di una dinamica psicologica); come forma...
tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...