L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] permeabilità alle interferenze.
Andorno, Cecilia (2000), Focalizzatori fra connessione e messa a fuoco. Il punto di vista delle varietà di apprendimento, Milano, Franco Angeli.
Bernini, Giuliano (1988), Questioni di fonologia nell’italiano lingua ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] il pennello e in un istante, con un solo gesto, disegnò un granchio, il più perfetto granchio che si fosse mai visto (Italo Calvino, Lezioni americane, Torino, Einaudi, 1988, p. 53)
Nella sua brevità, questo è un testo narrativo completo. In esso le ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] cibo, bensì una persona: significa, metaforicamente, «non lo sopporto»; se digerire vuol dire accettare qualcosa da un punto di vista fisiologico, qui l’accettazione è sul piano psicologico.
Un esempio di ironia si ha invece nel gesto di battere le ...
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Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse [...] di medusa dai tentacoli urticanti scoperta nel Mediterraneo.
• [tit.] Si chiama Pelagia benovici e appartiene a una specie mai vista prima nel Mediterraneo. Il merito della scoperta scientifica va ai lettori di Focus che l’hanno segnalata sul sito ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] quindi, risultare più iconica di una rappresentazione acustica. Da questa prospettiva, l’iconicità delle lingue dei segni può essere vista come un tratto di economia linguistica: la sostanza gestuale ne consente e favorisce l’uso e quindi non si vede ...
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Il linguaggio degli SMS
Giuseppe Antonelli
La scrittura del Duemila
La scrittura di messaggi attraverso il telefono cellulare (SMS, Short Message Service) ha iniziato a diffondersi di pari passo con [...] chi vi pare…»). Procedimenti molto dispendiosi dal punto di vista dello spazio, proprio come altre forme legate a una standard si riferisce a un codice – grafico, come si è visto, più che linguistico –, ma soprattutto a una lunghezza diventata ormai ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] per regioni, rischiano di rivelarsi, nella loro formale ‘neutralità’, parziali o fuorvianti, per almeno due motivi:
(a) la già vista, notevole differenza fra Roma e il resto della regione, non solo a livello di dialetti ‘di base’, ma anche nella ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] si sono ritorte contro il partito popolare e il voto ha visto la vittoria dei socialisti. Il governo di J.L. Rodríguez temi quotidiani e universali, ma sempre dal punto di vista del singolo individuo, ed è aliena da ogni impostazione ideologica ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] nella sintassi letteraria da Boccaccio al Settecento. La sintassi del romanzo manzoniano non è, da questo specifico punto di vista (e anche da quello della rarefazione della tmesi), diversa da quella di moderni quotidiani.
Manzoni conclude anche l ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] numero di logogrammi e ideogrammi ‒ è più facilmente accessibile ai membri della società. Da questo punto di vista, il periodo paleoassiro (1950-1900 ca.) costituisce indubbiamente il momento di maggiore democraticità raggiunto dalla scrittura prima ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...