Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] e 2ª f. quadratica fondamentale di una superficie, ➔ superficie).
Lo studio generale delle f. differenziali, anche in vista delle applicazioni alle equazioni differenziali e alle varietà differenziabili, dà origine alla teoria delle f. differenziali ...
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Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
archi-addicted
s. m. o f. inv. (scherz.) Chi non può fare a meno di ammirare e visitare le grandi opere architettoniche.
• Sono in progress il [...]
INI-PEC
(Inipec) Sigla dell’Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata delle imprese e dei professionisti.
Visto l’art. 6-bis, comma 1, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 concernente “Codice delle amministrazioni ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] e la letteratura dialettale come «immagine fedelissima […] dei popoli» (Vitale 1984: 367). I dialetti erano invece visti dai classicisti come un ostacolo alla diffusione nazionale della «comune lingua» italiana, come osservò Pietro Giordani sulla ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] delle lettere ai figli, e soprattutto alla figlia Lucia, affetta da gravi problemi nervosi, a prima vista possono lasciare delusi, con il loro frequente allineamento discontinuo e paratattico – certo condizionato anche dalla particolare situazione ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] , e, per contro, un atteggiamento più rigorosamente etimologizzante nei secondi sono, da sempre, espressione di differenti punti di vista. Benché le loro proposte di riforma non abbiano avuto ricadute pratiche, vale la pena di ricordarne qualcuna.
I ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] e poi proseguita nel corso del Novecento, anche se non del tutto completata (resistono ancora alternanze come possiedo e posseggo, visto e veduto, offrì e offerse, mentre vo e fo accanto a vado e faccio si mantengono vitali solo in Toscana; Thornton ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] , in particolare l’➔elisione della vocale finale: le forme lo e la si riducono a l’ dinanzi a vocale (l’ho visto). Quest’elisione ha opzionalità e frequenza diverse per i vari pronomi clitici: il maschile è più toccato del femminile, l’accusativo più ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] definitiva solo nel XVI secolo, se non all’inizio del XVII. In questo senso, il dizionario potrebbe essere visto come uno dei risultati della regolamentazione delle lingue nazionali, anzi l’espressione compiuta del raggiungimento del loro equilibrio ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] dialetto molto più frequente doveva essere il ricorso alle varietà intermedie. È riduttivo osservare da un solo punto di vista le strategie molteplici della Chiesa postridentina: se è vero, per es., che soprattutto la predica barocca coincise con un ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] postverbale, come nei dialetti e nelle varietà meridionali, ma nelle dislocazioni a sinistra e a destra: a Maria non l’ha vista nessuno; mi vuoi sentire a me? La preposizione a compare anche in esclamative (beato a te!, povero a te!).
La ricordata ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...