PANFILO, Ganimede
Giuseppe Crimi
PANFILO, Ganimede. – Nacque da Francesco e da una Felice di cui si ignora il cognome a San Severino Marche, verosimilmente tra il 1513 e il 1516 (Ranaldi, Memorie, c. [...] nel monastero di S. Caterina.
Nei primi anni Quaranta soggiornò a Roma, come suggeriscono i versi destinati a personaggi in vista della Curia. Una preziosa testimonianza a proposito si deve a Giovanni Della Casa, il quale, in una lettera da Venezia ...
Leggi Tutto
ALFIERI, Alberto
Giuseppe Oreste
Nato ad Albano, presso Vercelli, nella seconda metà del sec. XIV, emigrò in epoca imprecisata a Genova, ove prese la cittadinanza genovese e visse sino ai primi anni [...] testimone oculare; particolarmente preziosa appare inoltre un'accurata descrizione di Caffa e del suo territorio. Dal punto di vista letterario l'opera, corretta e scorrevole, dimostra la notevole cultura classica dell'autore.
Questi si manifesta in ...
Leggi Tutto
CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] può offrirsi a dei rilievi considerevoli. Si considerino questi versi tratti dalla lauda "O Dio, o sommo bene, or come fai": "La vista in mille varie cose vòlta / te guarda e non ti vede, e sei lucente; / l'orecchio ancor diverse voci ascolta, / e 'l ...
Leggi Tutto
ALIANELLO, Carlo
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 20 marzo 1901, da Antonio, ufficiale di artiglieria, e da Luisa Salvia.
Ambedue i genitori erano di origine lucana, ma, mentre la famiglia paterna [...] Mamiani", dopo che la sua domanda di ammissione all'Accademia navale di Livorno era stata respinta per un difetto alla vista. Iscritto in un primo momento alla facoltà di ingegneria, passò a lettere, coltivando in particolare studi di antropologia ed ...
Leggi Tutto
BONAZZI, Giuliano
Armando Petrucci
Nacque a Sissa (Parma) il 16 nov. 1863. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nelle biblioteche governative, svolgendo per due anni le funzioni di bibliotecario all'Estense [...] dei servizi e del materiale librario.
Il B. era allora uno dei bibliotecari italiani più preparati dal punto di vista professionale e fra i più aperti all'apprendimento delle esperienze straniere in campo bibliografico. Dopo l'epoca dei bibliotecari ...
Leggi Tutto
CRISTINA (Christine) da Pizzano (de Pizan)
Jean-Yves Tilliette
Nacque a Venezia nel 1365 da Tommaso di Benvenuto e da una figlia di Tommaso Mondini.
Il nome di C. deriva dalle proprietà che la famiglia [...] , si fosse comportata in modo disonesto nel corso della polemica. Si buttò a fondo nella battaglia per difendere un punto di vista che coincideva perfettamente con le sue idee (il Dit de la Rose, scritto nella stessa epoca, lo attesta), difendendo il ...
Leggi Tutto
PETRETTINI, Giovanni
Giorgio Piras
PETRETTINI, Giovanni. – Nacque a Corfù, il 12 settembre 1793, da Giorgio e Angelica Canaliotti. La famiglia paterna era nobile, distinta da quella, sempre corcirese, [...] l’antichità greco-romana. Il suo classicismo fu declinato in senso decisamente conservatore, non soltanto dal punto di vista politico: nella prefazione a una raccolta di suoi lavori sostiene che «questi scritti […] vanno predicando a tutta possa ...
Leggi Tutto
LORENZI, Bartolomeo
Mario Allegri
Nacque da Lorenzo e da Francesca Ganascini, terzo di quattro figli, a Mazzurega, nel Veronese, il 4 giugno 1732. Due suoi fratelli, Francesco e Giandomenico, furono [...] la sua cattedra, nel 1765 istituì a Verona una scuola privata di lettere per i rampolli delle famiglie più in vista, anche delle città contermini.
Negli anni Sessanta iniziò a manifestare una vocazione poetica, espressa nell'esercizio estemporaneo in ...
Leggi Tutto
FERRERO, Leonardo
Marcello Gigante
Nato a Cuneo il 7 dic. 1915 da Antonio e da Domenica Peano. Allievo di A. Rostagni, si laureò a Torino nel 1937. Professore di latino e greco dal 1940 insegnò nei [...] anche delle Odi nella poetica unitaria dell'Ars oraziana, è istruttivo, perché la stessa formazione dell'Epistola ai Pisoni è vista non tanto in funzione delle fonti quanto nella storia interiore dell'anima e della cultura di Orazio, "che condiziona ...
Leggi Tutto
CASSONE, Giuseppe
Magda Jászay
Eugenio Koltay-Kastner
Nacque, quartogenito di dieci figli, a Noto il 13 nov. 1843 da Luigi, architetto e ingegnere del genio civile, e da Michela Rizza, che vi si erano [...] . Passerà da allora la vita tra letto e poltrona, tormentato da ricorrenti acute algie e indebolimenti della vista, rifugiandosi completamente, quasi una giustificazione e una necessità esistenziale. nella lettura e nella conoscenza della poesia ...
Leggi Tutto
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...