Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] è illusa d'attestarlo e di rafforzarlo; ma, dai suoi svolgimenti concreti, emerge proprio la scarsa tenuta d'un punto di vista generale, il suo liquefarsi volta per volta. Nessuna pretesa, in Contarini, di parlare in nome della patria (vale a dire di ...
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Romanziere statunitense (Fargo, North Dakota, 1924 - Saint Louis, Missouri, 2017). Influenzato da J. Joyce e da G. Stein ha esplorato, specie nelle prime opere (Omensetter's luck, 1966), le possibilità [...] doppî sensi scatologici e sessuali, le ripetizioni. Nelle opere successive, oltre a interrogarsi sul senso della parola, vista come prigione, e sull'estensione del suo potere e sulla possibilità di uscirne, indulge alla rêverie, allo sperimentalismo ...
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GALIZIA (Galazia), Nicola
Raffaella De Rosa
Nacque a Napoli il 20 nov. 1663. Giureconsulto, matematico e letterato, fu tra gli amici di Giambattista Vico e come lui fu a lungo perseguitato in gioventù [...] S. Uffizio.
Il 4 nov. 1696 il G. fu invitato con altri sessantuno intellettuali napoletani, scelti tra i frequentatori più in vista dei salotti del tempo (soprattutto quelli di A. Monforte, P.M. Doria e N. Caravita, ma anche quello di donna Aurelia ...
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Scrittore polacco (Częstochowa 1933 - Varsavia 1999), autore di racconti (Podróż na wierzchołku nocy "Viaggio sulla cima della notte", 1958; Pożar "L'incendio", 1982) e romanzi (Spisek "La congiura", 1966; [...] ", 1970; Odpocznij po biegu, 1976, trad. it. In fondo alla strada, 1983; Pismak "Lo scribacchino", 1984). Problema centrale della sua narrativa è il rapporto dell'individuo con la storia, vista come causa di fallimenti, solitudini e destini tragici. ...
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DI GIOVANNI, Girolamo
Rosario Contarino
Nacque intorno alla metà del sec. XVI a Palermo da Francesco, barone del Parco, e da Delizia Del Carretto, entrambi esponenti di casati altolocati di estrazione [...] Di Giovanni, originaria di Valenza, si era stabilita in Sicilia nei primi decenni del sec. XV ed era tra le più in vista di Palermo, tanto che Francesco fu senatore e deputato della peste e godette dell'amicizia del viceré Marcantonio Colonna. Il D ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] , di ricercare l'essenza del reale al di là del ‛visibile', e non in un mondo di simboli letterari ma in quella ‟vista interna" di cui parla Kandinskij e che Bahr collega anche a teorie scientifiche. Il concetto è riassunto da Marc in un articolo ...
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ALBERTI, Filippo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Fratta (Umbertide) nel 1548, da Luca e da Ippolita Petrogalli. Avviato agli studi letterari e giuridici, vi acquistò ben presto fama, entrando a far parte [...] Coadiutore del cancelliere del Comune di Perugia nel 1572, divenne cancelliere nel 1587. Fu uno dei membri più in vista, col nome di "Stracco",dell'Accademia perugina degli Insensati, allora in un momento di grande splendore. Ebbe relazioni personali ...
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(gr. Πάνδροσος) Mitica figlia di Cecrope, re di Atene, sorella di Aglauro e di Erse. Abitava sull’Acropoli in un edificio che in seguito divenne tipico delle vergini consacrate al culto di Atena. La dea [...] tre fanciulle una cesta in cui aveva nascosto il piccolo Erittonio, col divieto di aprirla; ma le sorelle, vinte dalla curiosità, l’aprirono e vi trovarono un serpente, la cui vista le fece diventare folli, per cui P. si gettò dall’Acropoli e morì. ...
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Scrittore, nato a Langenfelde (Holstein) il 24 ottobre 1878. Maestro elementare ad Amburgo fino al 1934, si ritirò poi in un sobborgo della città. Pronipote di Matthias Claudius, ne riecheggia a volte [...] tono in liriche molto vicine al canto popolare.
Il suo mondo è quello della grande città nella Germania del nord (Amburgo), vista con semplicità ed umorismo non privo di un senso di compassione per gli umili. Il basso tedesco, da lui spesso usato sia ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] : con qualche diversità, specialmente nei titoli dei paragrafi e col titolo Note sulla fortuna critica di Pietro Aretino, esso aveva già visto la luce in «Studi Urbinati di storia, filosofia e letteratura», a. xxviii, N. S., B, n.° 1-2 (1954), pp. 22 ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...