LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] V una risposta alla contestazione luterana.
Nell'impreparazione di L. X a raccogliere tale sfida si è sempre visto un segno dei limiti della sua cultura religiosa, inficiata da superficialità ed estetismo; ma a prescindere dalla personale sensibilità ...
Leggi Tutto
GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] , come precisa Girolamo Negri a Marco Antonio Michiel.
La personalità del G. mostra diversi motivi di interesse dal punto di vista della storia dell'arte. In primo luogo per la sua raccolta di dipinti, e particolarmente per il nucleo prevalente di ...
Leggi Tutto
GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] , Fabrizio Boschi o Filippo Tarchiani. Si trattò di un intervento massiccio, organico e coerente dal punto di vista iconografico, funzionale e perfino stilistico, che allineò due significativi esponenti della scuola pittorica fiorentina, l'opera dei ...
Leggi Tutto
CLEMENTE X, papa
Luciano Osbat
Emilio Altieri nacque a Roma il 12 luglio 1590, nel palazzo di famiglia vicino a piazza del Gesù, e fu battezzato nella parrocchia di S. Marco il 15 luglio 1590. Figlio [...] suscitano le figure prestigiose e singolari, assente anche la spinta che proviene da avvenimenti di particolare rilievo che li avessero visti protagonisti. La loro levatura, come uomini di Chiesa e uomini di fede, non è mai stata esaltata né forse è ...
Leggi Tutto
COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] della marchesa di Pescara e leggibile come proiezione di un ideale maternità santificata e sublimata. L'opera, fu vista con sospetto dalle gerarchie cattoliche, centrata com'era sulla dimensione dolorosa e tragica della Crocifissione. In difesa di ...
Leggi Tutto
ANTONELLI, Giacomo
Roger Aubert
Nacque il 2 apr. 1806 a Sonnino, da famiglia di origine modestissima, arricchitasi poi in fortunate speculazioni immobiliari.
Mandato a Roma dal padre Domenico, che desiderava [...] dichiarazione. Dopo una conversazione con lui, l'ambasciatore d'Austria scriveva il 9 marzo 1870: "Egli mantiene questo punto di vista: che la Chiesa deve stabilire i propri principi; che quanto il concilio sarà chiamato a definire e decretare non è ...
Leggi Tutto
DEGOLA, Eustachio
Marina Caffiero
Nacque a Genova, in una famiglia agiata della borghesia mercantile, il 20 sett. 1761, da Giovanni Pietro. Mancano notizie dell'infanzia e dell'adolescenza: le prime [...] ed un gesuita, investe la dottrina e l'intera vita della Compagnia e ricostruisce, da un punto di vista rigorosamente giansenistico, tutto il secolare dibattito sulla dottrina della grazia, sulle cinque proposizioni dell'Augustinus di Giansenio ...
Leggi Tutto
ELIA d'Assisi (Elia da Cortona, al secolo Buonbarone)
Silvana Vecchio
Nacque probabilmente ad Assisi intorno al 1170-11 80. Le fonti che ci hanno tramandato i suoi dati biografici (quasi tutte francescane, [...] estraneo e lontano.
Questi episodi e queste valutazioni si dilatano e si enfatizzano nella letteratura spirituale. Si è già visto quanto ostile ad E. sia la narrazione del filospirituale Salimbene: il suo E. superbo, autoritario, avido, ingiusto e ...
Leggi Tutto
CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] una soluzione dei gravi problemi della Chiesa. I concordati e le trattative con la Curia romana fanno perdere di vista l'orizzonte universale della riforma della Chiesa. La soluzione migliore sarebbe quella della convocazione di un concilio ecumenico ...
Leggi Tutto
DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli maschi dell'uomo politico (sarà, tra l'altro, capo del Consiglio dei dieci) nonché titolare d'un banco privato Andrea (1508-1573) di Giovanni di [...] gode di quella "santa pace" dell'anima ripromessasi reduce da Vienna. Meglio, molto meglio - da questo punto di vista - il placido governo, lontano dalla furia riformatrice borromeiana (che non vuole da lui collaborazione paritetica ma solo ardore ...
Leggi Tutto
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...