PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] (1815). Tali ricerche durarono quasi mezzo secolo, condotte con maggiore o con minore assiduità, ma mai perse di vista, come testimoniano i saggi in seno all’Accademia delle scienze e una grande tappa intermedia, costituita dal testo intitolato ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] pròbbio «proprio».
Riguardo alla morfologia, queste varietà conservano in genere quattro casi e un numero ridotto di desinenze (vista anche la perdita delle consonanti finali) di una declinazione in cui sono marcati il genere maschile, femminile e ...
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PIETRO da Pisa
Vito Sivo
PIETRO da Pisa (Petrus Pisanus diaconus). – Su di lui abbiamo scarsissime e incerte notizie, oltre a quelle fornite da Eginardo e Alcuino di York. Non sono note né la data della [...] conferma forse l’interesse alla presenza, a corte, di un maestro capace di insegnare rudimenti di lingua greca, in vista dell’imminente matrimonio di Rothrud, figlia di Carlo Magno, con Costantino, figlio della basilissa Irene: Godman, 1985, pp. 9 ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] in ogni discorso è cosa lodevole il manifestare bene il concetto»] (Dante, Conv. I, 12).
Dal punto di vista della funzione, l’infinito sostantivato serve almeno a:
(a) compensare la mancanza, nel vocabolario italiano, di nominalizzazioni appropriate ...
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GASPARINI, Evelino (Evel)
Emanuela Sgambati
Nacque ad Altivole, nel Trevigiano, il 24 sett. 1900 da Antonio e da Enrichetta Sarto. Rimasto presto orfano, prima del padre poi della madre, ebbe come tutore [...] (A.M. Raffo).
Negli ultimi anni il G. ritornò alla letteratura russa, analizzata questa volta da un punto di vista marcatamente antropologico, come è evidente anche solo dal titolo dei corsi monografici tenuti nelle Università di Venezia e di Padova ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] di tutti i tempi dell’indicativo prevede tre persone al singolare e tre al plurale; ➔ paradigmi).
Dal punto di vista della posizione dei morfemi nella parola, i morfemi flessivi sono più esterni rispetto a quelli derivazionali (informa-zion-e ...
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Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di [...] ricorre a un sistema di assegnazione dei nomi alle classi di genere in larga prevalenza formale e di natura morfologica, visto che per sancire l’appartenenza di un nome a una classe si deve tenere conto tanto della desinenza del singolare, quanto ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] ne governano la resa informativa secondo i moduli tipici dell’italiano parlato comune. Da questo punto di vista il costante ricorso a intonazioni specifiche, trasmesse dall’italiano pubblicitario, paiono trasformare una figura retorica di schietta ...
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Regione dell’Italia centrale (17.232 km2 con 5.755.700 ab. nel 2020, ripartiti in 378 Comuni; densità 334 ab./km2). Si affaccia sul Mar Tirreno tra la foce del Chiarone e quella del Garigliano, mentre [...] i 50.000 e poco meno numerose sono Anzio (ma la conurbazione Anzio-Nettuno ha oltre 90.000 ab.). Dal punto di vista delle funzioni svolte, Roma ha un’area d’influenza che travalica di molto il territorio del L.; funzioni urbane di una certa ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] di motivi e forme, che possono crearsi e svilupparsi indipendentemente in tempi e luoghi diversi.
Dal punto di vista estetico, particolare rilievo meritano le pitture votive, i cui elementi stilistici (rigidità di linee, ripetizione di motivi, con ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...