Gli ultimi quarant'anni hanno apportato dei cambiamenti profondi alle nostre conoscenze delle l. a.; scoperte di nuovi documenti, decifrazione di scritture, nuovi studi si sono succeduti con tale rapidità [...] prefissi (e pochi suffissi), da numerosi composti e dall'assenza di distinzioni di tempo e persona nel verbo. Dal punto di vista indoeuropeo è importante perché ci fa conoscere qualcosa sul sostrato del hittito e del palaico.
Il hurrita (v. XVIII, p ...
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LINGUAGGI SETTORIALI
Claudio Giovanardi
Con l. s. s'intende una varietà funzionale della lingua comune utilizzata da determinati gruppi socioprofessionali per esprimere e comunicare contenuti, nozioni, [...] fatta coincidere con una parola di uso corrente o con un nome proprio, tanto che non è riconoscibile a prima vista: il noto linguaggio di programmazione basic va in realtà interpretato come Beginner's All-purpose Symbolic Instruction Code.
Sul piano ...
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GLOSSEMATICA
Rita D'AVINO
. Dottrina linguistica elaborata, a partire dal 1931, in seno al Cercle linguistique di Copenaghen, e formulata nei suoi principî costitutivi teorici e metodologici da L. Hjemslev, [...] contro uno dei principî della stessa glossematica. In definitiva, non sembra possibile prescindere dalla sostanza senza perdere di vista l'oggetto stesso della scienza linguistica, e, per quel che riguarda ab interno la glossematica, senza urtare ...
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Lingua e lingue
Luisa Mattia
Le parole dei bambini
Tutti i bambini imparano a comunicare. Molto rapidamente arrivano a capire e a usare il linguaggio del proprio gruppo sociale attraverso diverse fasi [...] di comunicare.
Per imparare a parlare occorre che tutti i nostri sensi siano ben svegli e in movimento. Udito, vista, tatto, gusto e olfatto vengono raggiunti continuamente da una grande quantità di informazioni. Di tante informazioni, al cervello ne ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Girolamo Vitelli
Rosario Pintaudi
Chi si è occupato finora di Girolamo Vitelli ha messo in luce dello studioso sannita la sua importanza di filologo, di grecista, di insegnante simbolo del Regio Istituto [...] Villari alla Minerva Ferdinando Martini, per arrivare a Giovanni Giolitti e Vittorio Emanuele Orlando, i quali, in vista di un’educazione scolastica più democratica e meno elitaria, erano favorevoli alla creazione della cosiddetta Scuola unica, con ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] l’oggetto diretto se quest’ultimo è costituito da un pronome clitico di terza persona singolare e plurale (l’ho vista; le ho viste), dal clitico ne partitivo (– ha voluto dei soldi? – no, non ne ha voluti) o da pronomi riflessivi (vi siete vestiti ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] lava / si è lavato.
Nella ➔ flessione le desinenze si aggiungono o alla radice o al tema, che varia, come si è visto, a seconda delle classi. Nella maggioranza dei casi un unico morfema esprime tutte le categorie grammaticali: per es., il morfema -o ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] termini dell’anatomia, della fisiologia, della patologia, della diagnostica, della terapia), oppure, da un punto di vista storico, considerando la lingua di provenienza di singoli vocaboli e di particolari settori terminologici. Malgrado il decisivo ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] e regionalismi, «si tratta [...], al tirar delle somme, di trasgressioni infrequenti e che, anche da un punto di vista qualitativo, non appaiono in grado di attentare alla grammaticalità dell’italiano» (Masini 2003: 19-20).
Di là da ogni ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] “San Martino” (1883, ancora nelle Rime nuove).
Fra gli altri filoni della sua produzione, ben caratterizzato anche dal punto di vista linguistico è quello relativo al mito del medioevo (“La leggenda di Teodorico”, 1884-1885) e in particolare all’età ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...