Come concetto naturale, la causa è una relazione tra due eventi del mondo fenomenico, e in ciò si differenzia dal motivo, che interessa invece l’ambito delle azioni umane (➔ finalità, espressione della). [...] di una relativa semplicità cognitiva della causa, che in ciò si distingue, in particolare, dalla concessione.
Dal punto di vista formale, i gradi di codifica della causa si distribuiscono tra la frase complessa subordinativa, o periodo, e la sequenza ...
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La legge Tobler-Mussafia (così detta dal nome di Adolf Tobler e Alfredo Mussafia, i quali, rispettivamente nel 1875 e nel 1886, per primi osservarono nella distribuzione dei ➔ clitici in francese e in [...] confine (superficiale) di frase, prescindendo dalla forma morfosintattica del verbo. Osservando il fenomeno da un punto di vista sintattico, quindi, la legge Tobler-Mussafia può essere interpretata come una vera e propria restrizione che impedisce ai ...
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Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] di un sintagma, dette parentesi endosintagmatiche (cfr. Cignetti 2003b). Sono costruzioni fortemente marcate dal punto di vista stilistico, usate per introdurre una reinterpretazione in senso correttivo della forma modificata (nell’esempio citato si ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] anche le formule in una certa / qualche misura, in un certo senso, in un certo qual modo, da un certo punto di vista, ecc.
Citiamo l’avverbio quasi, che può essere usato per attenuare la perentorietà dell’enunciato:
(28) direi quasi che ci siamo
o ...
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Sono in generale definiti substandard gli elementi che, nell’architettura sociolinguistica di una lingua (➔ varietà), stanno al di sotto dello standard (➔ italiano standard), vale a dire occupano i settori [...] parlanti che lo producono, ad atteggiamenti non favorevoli, e sottoposto a giudizi negativi da diversi punti di vista (in primo luogo, di carattere normativo: «cattivo italiano», «non è corretto», «sbagliato», «dialettale»; Galli de’ Paratesi 1984 ...
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L’ipercorrettismo (meno spesso ipercorrezione) consiste nella sostituzione di una forma linguistica che sarebbe esatta, ma che viene erroneamente ritenuta scorretta per somiglianza con una forma effettivamente [...] . 41-79.
D’Achille, Paolo (2008), Le varietà diastratiche e diafasiche delle lingue romanze dal punto di vista storico: italiano, in Romanische Sprachgeschichte. Ein internationales Handbuch zur Geschichte der romanischen Sprachen, hrsg. von G. Ernst ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] ottenere consensi e copertura al proprio punto di vista sulla questione tedesca e dei rapporti tra le anche al ridimensionamento del SPD, che con il 9,7% dei voti ha visto il suo consenso dimezzato; netta affermazione dei Verdi (17,5%, +10%) e ...
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Denominazione di un gruppo di arcipelaghi dell’Oceano Pacifico, posti fra quelli della Polinesia a E, della Micronesia a N e dell’Indonesia a O, e comprendono la Nuova Guinea, l’Arcipelago di Bismarck [...] , Buka, Nuova Caledonia, Vanatu, Figi, Arcipelago di Bismarck; Oposisi, Nebira e Mailu in Nuova Guinea).
Lingua
Dal punto di vista linguistico la M. designa soltanto le isole abitate dagli indigeni che parlano il gruppo delle lingue e dei dialetti ...
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PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] , come si è già detto, le novità realmente significative sono state poche, in particolare dal punto di vista dei modelli teorici usati per interpretare in modo unitario dati empirici diversi. Questo rallentamento verificatosi nello sviluppo teorico ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] che diventarono i produttori e i fruitori della nuova cultura scritta.
I volgari romanzi dipendono dal latino da un punto di vista genetico, nel senso che è a partire da esso che si spiegano la quasi totalità dei fenomeni fonetici e morfosintattici ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...