Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] buono / cattivo / grande / piccolo di Gianni. Si badi che le due costruzioni non sono sempre equivalenti dal punto di vista semantico: in generale nelle forme suppletive si riscontra «un prevalere di significati astratti» (Serianni 1989: 218), che è ...
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PIRONA, Jacopo
Vincenzo Orioles
PIRONA, Jacopo. – Nacque a Dignano al Tagliamento il 22 novembre 1789 da Giovan Battista, «in una vecchia famiglia friulana di agiata e civile condizione» (Marchetti, [...] «alquanto riservato ed equilibrato nei giudizi, conciliante nelle controversie» riuscendo a farsi apprezzare dalle figure «più in vista della sua epoca, pur appartenenti a orientamenti diversi» (Frau, 2011, p. 2776). Ciononostante non si sottrasse ...
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L’isocolo o parisosi è una figura retorica che consiste nell’allineamento coordinato di due o più membri (periodo, frase o segmento di frase), ciascuno strutturato al proprio interno con il medesimo ordine [...] suo lume e che sparisce incontanente a l’apparire del suo divino spirito (Tasso, ivi, p. 812)
Dal punto di vista semantico, i membri paralleli possono corrispondersi oppure contrapporsi. Nel primo caso essi convergono su parole o gruppi lessicali che ...
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In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] società», nonché «la differenziazione tra i ruoli delle persone stesse». L’antropologia statunitense ha invece adottato un punto di vista strettamente culturologico, tanto che per R. Linton la s. sociale è una «organizzazione d’idee», mentre per E.R ...
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scienza cognitiva L’insieme delle discipline (intelligenza artificiale, psicologia cognitiva, linguistica, psicolinguistica, filosofia della mente e del linguaggio, neuroscienze, antropologia), che hanno [...] dei processi cognitivi umani, che non sempre sono riconducibili alle regole formulate in sede di teoria logica. Si è visto infatti che il ragionamento umano, almeno nelle situazioni più comuni, si rivela, sotto molti aspetti, più flessibile e insieme ...
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Crittografia
GGiancarlo Bongiovanni
di Giancarlo Bongiovanni
SOMMARIO: 1. Introduzione e definizioni. ▭ 2. Cenni storici. ▭ 3. Crittografia a chiave segreta: a) l'algoritmo DES; b) l'algoritmo IDEA; [...] , proprio come una firma apposta (in originale) in calce a un documento cartaceo (v. Akl, 1983).
5. Protocolli crittografici.
Quello visto sopra è un esempio di 'protocollo crittografico', ossia di una serie di regole che le parti debbono seguire per ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] solo antichi (i nomi stranieri moderni sono adattati, almeno in rima: Husse ‘Hus’ in rima con strusse). Il treno, visto come simbolo di progresso in opposizione a iniziali diffidenze clericali, è rappresentato con una nobile perifrasi che risponde al ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] in un senso molto più forte e fisico, vicino al valore originario che avevano in latino, come pare (già visto al § 3) «appare», affetto «passione», molesto «estremamente gravoso, insopportabile», offendere, in cui è ancora vivo il valore etimologico ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] tematico-compositivo e a un lavoro alessandrino sulle strutture formali e sull’allusività della lingua.
Dal punto di vista linguistico, le opere principali (Ghinassi 1957; Roggia 2001; Mercuri 2007) mostrano una sostanziale adesione al fiorentino ...
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PARISIO di Benvenuto da Altedo
Diana Tura
PARISIO di Benvenuto da Altedo. – Nacque intorno al 1247, o poco prima, ad Altedo, a pochi chilometri da Bologna, dove il padre Benvenuto Brexanus si era trasferito [...] che si erano particolarmente distinti nella lotta contro i Lambertazzi.
Ormai ben inserito in città sia dal punto di vista professionale sia da quello politico, Parisio iniziò a dedicarsi all’insegnamento. Nel 1293, in qualità di magister, cioè come ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...