ESTREMO
Dal punto di vista etimologico, estremo deriva dal latino extremus, superlativo di exter ‘che sta fuori’.
Il significato fa riferimento a ‘ciò che è o rappresenta il termine ultimo (in senso [...] locativo o temporale) di qualche cosa’
Nell’estremo versante occidentale della Grecia
L’estremo istante della sua vita
È usato di frequente anche con il significato figurato di ‘eccessivo’ o semplicemente ...
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VALUTO O VALUTO?
Valùto rappresenta la pronuncia più corretta dal punto di vista dell’etimologia (dal latino tardo valùto) della 1a persona singolare del presente indicativo del verbo valutare.
La pronuncia [...] vàluto, con ➔ritrazione dell’accento, è comunque quella di gran lunga più diffusa nell’italiano d’oggi.
VEDI ANCHE accent ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] poi in abbondanza anche gli odonimi (S. Raffaelli 1996: 225-234).
Dialetti, lingue minoritarie e prestiti furono visti come potenziali forze centrifughe (Simonini 1978: 201-211; S. Raffaelli 1983; Parlare fascista 1984; Klein 1986; Foresti ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] della forma ‘E è vero-in-L se, e solo se, T’ (deducibili per ogni enunciato E di L) sono viste da Davidson come specificazioni del significato di E attraverso una formulazione delle sue condizioni di verità. La verità viene invece assunta come ...
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Indoeuropei
Franco De Renzo
Tanti popoli, un'unica famiglia linguistica
Chi potrebbe sostenere, a prima vista, che vi sia una profonda affinità tra italiano, greco, albanese, tedesco, persiano e sanscrito? [...] Eppure esiste un rapporto di parentela tra queste e le molte altre lingue che, sparse dall'Europa all'India, costituiscono la famiglia linguistica indoeuropea. E tali somiglianze consentono di affermare ...
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Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] ‟in altri campi [cioè, secondo noi, nelle scienze della natura] si può parlare delle cose ‛da questo o quel punto di vista' con la certezza di ritrovare un terreno solido nell'⟨oggetto stesso>" (ibid., col. 5), in linguistica ‟neghiamo in linea di ...
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Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] o come una sequenza di occlusiva e fricativa.
Le affricate sono segmenti compositi anche dal punto di vista acustico (➔
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] , nell’aggettivo e nel verbo, ma presentano notevoli differenze nelle marche morfologiche che le esprimono.
Dal punto di vista delle categorie grammaticali, l’unico dato rilevante è la totale assenza del ➔ passato (e del trapassato) remoto, condivisa ...
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DIMOSTRATIVI, AGGETTIVI
Gli aggettivi dimostrativi sono aggettivi che indicano la posizione di qualcuno o qualcosa da un punto di vista:
– spaziale
questa casa, quel bar, quel palazzo
– temporale
quest’anno, [...] quella volta, quel giorno
I dimostrativi inoltre si usano per richiamare qualcosa detto in precedenza
Quella frase, che hai citato prima, mi piace proprio
o per anticipare qualcosa che si dirà in ...
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Grammatico greco vissuto in Alessandria nell'età di Augusto. Fu critico e commentatore di poeti, che studiò dal punto di vista linguistico, antiquario, geografico; la sua opera ebbe grande influenza specie [...] per lo studio dei poeti alessandrini ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...