BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] queste "macchine motrici immobili" o che "servono come cannocchiali, cioè non servono fuor che a coloro che hanno buona vista" egli promette una lettera che poi sarà il trattato Dell'entusiasmo. E un altro scritto promette, particolarmente di "suo ...
Leggi Tutto
PAPINI, Giovanni
Andrea Aveto
– Nacque a Firenze il 9 gennaio 1881. Figlio di genitori non sposati, venne iscritto nei registri comunali con il cognome Tabarri e trascorse i primi mesi di vita presso [...] provocò accese polemiche tanto da venire ritirato dalle librerie cattoliche. Il 1° aprile 1954, ormai impedito nell’uso della vista e della mano, Papini iniziò a dettare per Il Nuovo Corriere della sera la serie delle Schegge, postrema testimonianza ...
Leggi Tutto
CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] se non, forse, unicamente per il Prometeo e l'Edipore), ma storia dell'"incivilimento" greco, o storia tout court, vista e narrata dall'angolo visuale della letteratura.
Un criterio e un metodo analoghi governano il saggio alfieriano: che è la storia ...
Leggi Tutto
ERIZZO, Sebastiano
Gino Benzoni
Nato il 19 giugno 1525, in un'illustre famiglia patrizia veneziana, da Antonio di Sebastiano e da Caterina di Sebastiano Contarini, ebbe un'accurata istruzione umanistica [...] i suoi contorni precisi per diventare, genericamente, la "città chiarissima e mercantile", col "palagio dell'imperatore", dove Erasto, vista nel contiguo "bello e meraviglioso giardino" la figlia di quello, Filene, "di lei" s'innamora "fieramente ...
Leggi Tutto
DALL'ONGARO, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mansuè di Oderzo (Treviso) il 19 giugno 1808 da Sante e da Elisabetta Fantin, piccoli dettaglianti originari della zona di Pordenone. Aveva già scritto [...] un esame lucido e più squisitamente tecnico delle sue opere (esame che la critica sta portando avanti con risultati a prima vista del tutto inaspettati) o che programmi e intenti debbano avere la meglio sul giudizio critico: con il ricorso all'uomo e ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] , all'uomo d'armi ed al religioso, ed al matrimonio; inoltre un paio di capitoli risultano molto interessanti dal punto di vista della storia e della critica d'arte.
Nei "ricordi" riferiti più direttamente al pronipote, il C. si limita ad invitare ...
Leggi Tutto
BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] fiducia da lui riposta nella sostanziale comunione di tutte le scienze. La medesima Catena fu poi rielaborata dal B. in vista di una seconda edizione ed aumentata a cinquantanove salmi.
Inediti il B. lasciò anche altri scritti di minor rilievo, tra ...
Leggi Tutto
DOTTORI, Carlo de'
Antonio Daniele
Nacque a Padova, secondogenito di cinque fratelli, il 9 ott. 1618 da Antonio Maria, di antica e nobile famiglia, e da Nicolosa Mussato, in contrada S. Bartolomeo, [...] autore, nel 1686 (Venezia, Francesco Valvasense). A un interessante esperimento teatrale, anche se non del tutto risolto dal punto di vista poetico, in cui si abbandona il principio dell'unità di luogo.
Il Busetto (1902) suppone che l'opera fosse già ...
Leggi Tutto
LETI, Gregorio
Emanuela Bufacchi
Nacque a Milano il 29 maggio 1630 da Girolamo e da Isabella Lampugnano.
Le notizie certe sulla famiglia si fermano al nonno paterno, Marco, che fu per due anni al servizio [...] al 1652, e a Roma, dove strinse contatti con l'Accademia degli Umoristi. Nel 1654 fu infine lo stesso Agostino, visti fallire i suoi progetti, a decidere di rimettere al nipote l'amministrazione dei suoi beni, lasciandolo libero di viaggiare.
Fu con ...
Leggi Tutto
CAMPANA, Dino
Alberto Asor Rosa
Nacque a Marradi (Faenza) il 20ag. 1885 da Giovanni, maestro elementare, e da Fanny Luti, casalinga benestante. Dopo aver frequentato il ginnasio inferiore presso il [...] infatti da lui ripresa e al tempo stesso originalmente modificata accentuandone gli elementi più puramente immaginifici e verbali, in vista della costruzione di un quadro in cui, tanto per intendersi, si potrebbe dire che l'uso del linguaggio non ...
Leggi Tutto
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...