DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] Organizzò quindi il ritorno. Durante il viaggio verso Hòrmuz morì Sitti Maani, che aveva sposato cinque anni prima a Bagdad. Vista l'impossibilità di varcare lo stretto a causa delle operazioni belliche in corso, si imbarcò su una nave inglese per l ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] ), ricorrendo ad una tprospettiva ristretta" (Lavagetto), quella di Teresa: tutto ciò che si descrive risente direttamente del punto di vista della protagonista e delle cose e delle persone che attraversano la sua vita. L'autore non riferisce né da ...
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DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] 'argomento fondamentale che era alla base dello scritto del Petrarca, e cioè la difesa della poesia: un tema, come si è visto, assai caro a Domenico. La traduzione, col titolo Invettiva contro agli ignoranti medici, fu condotta su un testo latino non ...
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LANCELLOTTI, Secondo
Emilio Russo
Nacque a Perugia il 19 marzo 1583 da Ortensio e Camilla Sebastiani, secondo di quattro fratelli, e fu battezzato con il nome di Vincenzo. La precoce vocazione religiosa [...] 1637). I lavori di edizione sono narrati (Vita, pp. 136-139) come faticosi, quasi in una lotta contro il tempo, in vista dell'ennesimo capovolgimento di equilibri entro l'Ordine; al termine, tuttavia, il L. riuscì a presentare l'Hoggidì a Urbano VIII ...
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LODI, Mario
Adolfo Scotto di Luzio
La famiglia
Nacque a Piadena, in provincia di Cremona, il 17 febbraio 1922 da Ferruccio e da Maria Morbi, primo di tre fratelli (Fausto, di un anno più giovane; Sergio, [...] attento, invece, a interpretare la scuola come istituzione politica e ideologica di prima grandezza.
Da questo punto di vista, allora, il giudizio di Lodi si segnala perché, nonostante l’accenno prude alle «contraddizioni di fondo» secondo un ...
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GIACOMINO Pugliese
Giuseppina Brunetti
Con questo nome è conosciuto uno dei principali poeti della scuola siciliana, la cui identificazione è tuttora controversa e la cui attività poetica è da collocare [...] Fiore sta vicino" (quanto a orgoglio).
Il frammento zurighese recentemente rinvenuto pare costituire anche da questo punto di vista una sponda concreta ai versi di "Lontano amore". Su una carta di guardia del manoscritto C 88 della Zentralbibliothek ...
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BUONACCORSI, Filippo (Callimachus Experiens)
Domenico Caccamo
Nacque a San Gimignano il 2 maggio 1437 da una famiglia di mercanti, piuttosto facoltosa, che aveva stabilito da lungo tempo relazioni d'interessi [...] dirsi il contrario. In armonia con la concezione umanistica, affermava che il sogno è parte esso stesso della vita, un riposo in vista dell'azione futura; esso non deriva da forze o da realtà esterne, ma dalla natura di colui che sogna. Costante era ...
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BUTTI, Enrico Annibale
Ferruccio Marotti
Nato a Milano il 19 febbr. 1868, dopo gli studi classici intraprese quelli matematici che però interruppe per seguire, secondo la volontà del padre, giurisprudenza [...] Talli-Gramatica-Calabresi, 21 nov. 1901, pubblicato a Milano nel 1903). In esse il B. affronta, da tre punti di vista, la problematica della concezione atea e materialistica della vita nel momento in cui una qualche tragedia pone gli uomini dinanzi ...
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CONTI (Comes, Maioragius), Antonio Maria (Marcus Antonius)
Roberto Ricciardi
Nacque a Mairago (prov. di Milano), il 26 ott. 1514 da Giuliano e Maddalena Conti.
Secondo la testimonianza del C., suo padre [...] 40-41) ricorrendo all'autorità dell'Alciato, maestro dell'autore, al quale gli Antiparadoxon sono dedicati. Il punto di vista dell'Alciato, che in una lettera ad Erasmo concordava con quello espresso nel Ciceronianus, avrebbe operato come fattore di ...
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GRILLO, Clelia (del)
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque a Genova nel 1684 (entro il luglio: alla morte, nell'agosto 1777, aveva già compiuto i 93 anni), in una famiglia patrizia illustre e doviziosa, [...] sceso si era trovato dinnanzi la G., che tranquillamente gli aveva detto "non voglio altro che conoscere il Vallisnieri di vista, giacché l'ho conosciuto nelle sue opere, che ho letto tutte", ed era ripartita. Nel giugno 1722, passando in carrozza ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...