AMANIO, Nicolò
Anna Buiatti
Nato a Crema, forse nel 1468 o 1469, da famiglia di origine bergamasca, divenne dottore in legge e ricoprì cariche pubbliche nella città di Cremona ottenendone, nel 1520, [...] del '500; il suo nome è ricordato dall'Ariosto, nell'ultimo canto dell'Orlando Furioso, tra quelli dei letterati più in vista del tempo.
Non sappiamo quando morì, ma nella XLV novella della I parte delle Novelle del Bandello, che si immagina narrata ...
Leggi Tutto
Umanista (Stignano, Buggiano, 1331 - Firenze 1406). Visse in un primo tempo a Bologna, dove il padre si era rifugiato esule, e che i S. lasciarono poi nel 1351. Studiò retorica e notariato. Per più di [...] non come mera imitazione di moduli classici, ma come riscoperta e definizione di valori umani. Da questo punto di vista, notevole interesse suscitò la difesa dell'attività umana nel suo espandersi nella vita civile; quindi l'apologia delle "leggi ...
Leggi Tutto
Scrittrice norvegese (Kalundborg, Danimarca, 1882 - Lillehammer 1949). Fu a Roma nel 1909, si convertì al cattolicesimo (1925) e fu insignita del Premio Nobel nel 1928. Decisa avversaria del nazismo fin [...] , al di là del gusto archeologico e antiquario, il dramma religioso, l'antitesi fra amor sui e amor Dei, vista sullo sfondo psicologico e ideologico della Chiesa medievale, ma sentita come dramma eternamente rinnovantesi nell'anima umana. Con intenti ...
Leggi Tutto
Scrittrice statunitense (Richmond, Virginia, 1874 - ivi 1945), autrice di romanzi tutti ambientati nella Virginia, con i quali si propose, in polemica con la letteratura sentimentale in voga nel Sud, di [...] They stoopped to folly (1929); The sheltered life (1932); In this our life (1941). Interessante da un punto di vista critico la raccolta delle sue prefazioni ai romanzi (A certain measure, 1943). Postuma è stata pubblicata l'autobiografia, The woman ...
Leggi Tutto
URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
*
Adriano Guerra
*
Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] "Addio a Matëra"; trad. it., Il villaggio sommerso, 1980) di V. Rasputin, in cui il rapporto tra l'uomo e la natura è visto nel suo significato più profondo di rapporto dell'uomo con se stesso e con la propria cultura, chiave di volta di un universo ...
Leggi Tutto
MORANTE, Elsa
Alessandra Briganti
(App. III, II, p. 159)
Scrittrice italiana, morta a Roma il 25 novembre 1985. Nel 1965 pubblicò ne L'Europa letteraria l'importante saggio Pro o contro la bomba atomica [...] di versi Il mondo salvato dai ragazzini (1968), nato come risposta a una crisi storica e personale, la poesia è vista quale strumento privilegiato di una missione salvifica che solo l'arte è in grado di compiere, contrapponendo al caos dell'irrealtà ...
Leggi Tutto
D'Annunzio, Gabriele
Emanuela Bufacchi
Il poeta dalla vita "inimitabile"
Vissuto tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, D'Annunzio, seguendo le contemporanee tendenze dell'arte [...] in azioni di guerra. Nel 1916 fu ferito all'occhio destro ‒ nel lungo periodo in cui rimase senza l'uso della vista scrisse Notturno, forse il suo libro in prosa più bello ‒ ma tornò a impegnarsi in imprese spettacolari. Finita la guerra condusse ...
Leggi Tutto
MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] scepsi la ragione che "trascorre di prospettiva in prospettiva e accerta che non vi è un punto di vista assoluto ma solo punti di vista parziali e limitati" (Cantimori, 1953, p. 371); tale polarità è ineliminabile poiché la scepsi si alimenta essa ...
Leggi Tutto
LAPI, Basilio
Federica Favino
Molto scarse le notizie sul L., di cui è noto il luogo di nascita, Firenze, ma non l'anno, da porre verosimilmente non oltre i primi anni Ottanta del XV secolo. Già nel [...] della scelta del "vernaculo et materno verso".
Già nell'epistola di argomento astronomico a Leone X era chiaro il punto di vista per cui la verità di fede domina sulle verità di ragione; il L., infatti, fu anche un teologo. Quando scriveva quella ...
Leggi Tutto
CAMPANILE, Iacopo, detto Capanio
Giovanni Parenti
Poeta napoletano del sec. XVI, le cui vicende biografiche sono del tutto sconosciute. Un suo madrigale, "Hor che da vui mi parto", fu pubblicato come [...] 'elogio delle trenta preziose colonne che lo sorreggono e che altro non sono che le trenta dame più belle e più in vista della Napoli di allora. All'illustrazione di esse ha provveduto esaurientemente il Croce che ci fornisce a sua volta una galleria ...
Leggi Tutto
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...