Poeta ucraino (Kamenec-Podol´ski 1904 - Kiev 1983). Dapprima influenzato dal futurismo e dal costruttivismo, passò poi al realismo socialista. Le sue opere, in maggior parte dei poemi, pur tendendo talvolta [...] "L'immortalità", 1937; Bat ´ki i sini "Padri e figli", 1938; Mati "La madre", 1939), non perdono mai di vista le condizioni sociali, politiche e militari dell'URSS: Kljatva ("Il giuramento", 1941); Stalingrads´kij zošit ("Il quaderno di Stalingrado ...
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Poeta tedesco (Memel 1605 - Königsberg 1659). Ebbe la cattedra di poesia all'univ. di Königsberg, e cantò la casa di Prussia in una serie di componimenti (Churbrandenburgische Rose). Entro la sua vastissima [...] produzione lirica, spesso d'occasione, notevoli sono le poesie nelle quali egli canta l'accorata rassegnazione dell'uomo alle vicende della vita e l'ansia della morte, vista come la bramata liberazione dal carcere terreno. ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] , dove è inoltre presente la fiducia nella gioventù e nel futuro. In Vojna i mir (La guerra e l'universo) il poeta è visto come l'araldo del futuro, e nel finale si afferma che in ogni giovane c'è ‟la polvere di Marinetti". Strappare la gioia dal ...
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Scrittore sudafricano di lingua inglese (Città del Capo 1925 - Avana 1985). Ha scontato con la prigionia e la messa al bando delle sue opere la militanza comunista e la lotta contro l'apartheid; nel 1966 [...] poi a Cuba. Nella sua narrativa, il potere distruttivo della repressione viene rappresentato con estrema secchezza dal punto di vista dei neri, attraverso le emblematiche vicende di personaggi, spesso forzatamente criminali, che si muovono tra satira ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] espressione artistica. Soprattutto se quest'arte, come è accaduto per la p. negli ultimi decenni del 20° sec., ha visto dapprima trasformarsi e poi corrodersi gravemente l'incidenza di quelle funzioni del discorso pubblico - quali la critica e l ...
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Scrittore tedesco (Brandeburgo 1777 - Berlino 1843) di lontana origine francese. Introdotto da A. W. Schlegel nella vita letteraria (Dramatische Spiele, 1804), rimase legato in tutta la sua produzione [...] des Nordens, 1808-10), dell'avventuroso Medioevo francese (il romanzo Der Zauberring, 1812), della patria tedesca vista con spirito nazionalistico-militaresco, di una natura vaporosa e sentimentale, del mondo fiabesco delle credenze e superstizioni ...
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Scrittore statunitense, morto a Baltimora il 28 settembre 1970. Nel 1953 pubblica la seconda trilogia District of Columbia, che è meno organica della prima, USA (1930-1938) perché D.P. sembra accentuare [...] ormai una fede democratica di spirito più sciovinistico.
È da questo punto di vista che egli conduce le sue polemiche contro i tre sistemi politici che più degli altri gli sembrano insidiare quella fede, il comunismo in Adventures of a young man ( ...
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Poeta, scrittore e uomo politico lituano (Czereia, Lituania, 1877 - Fontainebleau 1939); ministro della Lituania a Parigi dal 1919 al 1926, alla conoscenza della sua patria dedicò parecchie opere letterarie, [...] alla sua opera poetica nella quale affronta il mistero dell'uomo dinnanzi all'eternità, tema che egli affida (dal punto di vista espressivo) a un'intima suggestione musicale (Poèmes, 1921-38; Le poème des arcanes, 1927; Dix-sept poèmes, 1937; ecc ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] un'opera d'arte esterna, ma solo un atto interno del poeta, che il critico deve ripetere. Paul Valéry sostenne il punto di vista opposto: egli vede un abisso tra l'autore, l'opera e il lettore; il rapporto tra di essi viene concepito come qualcosa di ...
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Uomo politico e letterato (Venezia 1602 - ivi 1654). Membro del Maggior Consiglio e senatore, è noto però soprattutto come autore di alcuni libretti d'opera, due dei quali (Il ritorno di Ulisse in patria [...] dal Monteverdi (la partitura per il secondo è andata perduta) e rappresentati nel 1640: mediocri dal punto di vista poetico, sono invece notevoli per alcune innovazioni rispetto alla tradizione teatrale allora corrente, prima fra tutte la marcata ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...