L'Ottocento: biologia. Fisiologia e medicina sperimentale
Frederic L. Holmes
Fisiologia e medicina sperimentale
Nel corso dell'Ottocento la fisiologia divenne una solida disciplina a base sperimentale: [...] sono le mie idee, e questo è il punto di vista essenziale della medicina sperimentale". Adottando il 'principio di Broussais' essa se non nel caso in cui "nessun altro punto di vista è possibile". Du Bois-Reymond, Helmholtz e Brücke erano tutti ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Epidemiologia
Alessandra Parodi
Paolo Vineis
Epidemiologia
Il termine epidemiologia rimanda all'antico significato di epidemia, ossia [...] un atteggiamento pratico: essa deve essere studiata dal punto di vista storico non solo o non tanto come scienza, vale a che essa è una 'scienza sociale'.
Dal punto di vista dell'epidemiologia Virchow non era favorevole alla batteriologia e si ...
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Gruppo montuoso abruzzese, il più importante dell’Appennino Centrale dopo quello del Gran Sasso; è costituito da una lunga dorsale orientata da N a S tra i bacini dei fiumi Pescara e Sangro. È delimitata, [...] dorsale (superano i 2000 m anche altre vette fra cui l’Acquaviva, 2737 m).
Il gruppo, da un punto di vista geologico parte del dominio della piattaforma laziale-abruzzese, è costituito da rocce calcaree di età cenozoica, spesso profondamente incise e ...
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SPECIE (XXXII, p. 323)
Giuseppe Montalenti
Oltre al criterio morfologico e a quello genetico, un altro cui i sistematici dànno grande valore nella definizione della specie è quello ecologico-geografico. [...] sono i lavori di Th. Dobzhansky, recentemente riassunti in un volume, che considera la questione della specie dal punto di vista genetico. L'autore propone una nuova definizione che consiste nel considerare la specie come quello stadio del processo ...
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Piante transgeniche e loro applicazioni nelle agrobiotecnologie
Maarten J. Chrispeels
(Department of Biology, University of California San Diego, California, USA)
Uwe Sonnewald
(Institut für Pflanzengenetik [...] e non sul metodo utilizzato per produrre la nuova varietà di pomodoro. Considerando la questione da un punto di vista genetico, non vi è alcuna valida ragione scientifica per raggruppare tutte le piante prodotte mediante ingegneria genetica sotto un ...
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Chimica
Capacità degli atomi di un elemento di formare legami chimici. Quantitativamente si esprime come il numero di atomi di idrogeno (o di altro elemento monovalente) che si possono combinare o che [...] ) nella quale gli elementi vennero raggruppati sulla base della loro capacità di combinazione rispetto all’ossigeno.
Da un punto di vista operativo la v. di un elemento si può determinare dal rapporto tra il peso atomico e il peso equivalente, cioè ...
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Biochimico statunitense (n. presso Derry, Pennsylvania, 1936), scopritore, con S.N. Cohen, della tecnica di produzione di OGM, insignito della National Medal of Science nel 1990. Nel 1973, presso la Stanford [...] in natura non esisteva, e che aveva nel suo DNA un gene di una specie diversa e molto lontana dal punto di vista evolutivo. Nel 1976 fondò, con l'industriale Robert Swanson, una società commerciale per produrre OGM per usi farmaceutici (e poi anche ...
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- Con l'espressione "b. molecolare" s'indica quella parte della scienza che si propone di studiare e interpretare a livello molecolare i fenomeni biologici, prendendo in considerazione la struttura, le [...] e da tempo ho cercato di propagarlo. Esso implica non tanto una tecnica quanto un indirizzo, un indirizzo dal punto di vista delle cosiddette scienze di base con l'idea dominante di ricercare, al di sotto delle manifestazioni su larga scala della ...
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Nūsslein-Volhard, Christiane
Ester De Stefano
Biologa tedesca, nata a Magdeburgo il 20 ottobre 1942. Dopo aver conseguito nel 1973 il Ph.D. in biologia presso la Eberhard-Karls-Universität di Tubinga, [...] enorme, sia per l'importanza della determinazione dei processi di sviluppo in uno degli organismi meglio conosciuti dal punto di vista genetico, sia perché analoghi di tali geni sono stati trovati in altre specie, persino nell'uomo. Con i suoi studi ...
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THIMANN, Kenneth Vivian
Luciana Fratini
Biologo americano, nato ad Ashford, Kent, il 5 agosto 1904; conseguì il Ph. D. in biochimica presso lo Imperial College di Londra (1928) e nel 1930 si trasferì [...] cui riconobbe la natura chimica, identificandola con l'acido 3-indolacetico (1934). Ha studiato anche, sempre dal punto di vista biochimico, il fototropismo e la senescenza delle foglie. È autore di alcuni libri: Phytohormones, con F. W. Went (1937 ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...