Uomo politico tedesco (Elberfeld 1861 - Babelsberg 1937); funzionario del ministero degli Esteri dal 1911, passò alla Cancelleria con il principe Max del Baden (ott. 1918) in vista del tentativo di pace [...] separata; tornato agli Esteri nel dic. 1918, fece parte (apr. 1919) della delegazione tedesca a Versailles. Ministro degli Esteri nel gabinetto Fehrenbach (1920-21), fu poi presidente della Corte suprema ...
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Sinologo tedesco (Genova 1891 - Lipsia 1958); libero docente dal 1917, prof. di sinologia dal 1948 all'univ. di Lipsia, scrisse una Geschichte Chinas (1956) dal punto di vista marxista. ...
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Architetto inglese (n. Manchester 1909 - m. 2000). Nelle sue architetture prevalgono, a livello di immagine, l'enfatizzazione e l'iterazione di geometrie elementari, del cemento a vista, degli impianti [...] tecnici sottolineati plasticamente e cromaticamente come elementi di definizione formale (a Londra: case-torri nella vecchia zona dei docks, 1963-65; scuola secondaria a Pimlico, 1967; Queen Elisabeth ...
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Scrittore inglese (Bexhill, Sussex, 1913 - Bury Saint Edmunds 1991). Dotato di acuto spirito satirico, nei suoi romanzi e racconti, la classe media, sua protagonista costante, è vista con amara arguzia [...] e una certa simpatia. W. sceglie spesso personaggi anziani e si ferma a descrivere il loro riadattamento alla vita dopo la scoperta di una serie di errori (Hemlock and after, 1952; Anglo-Saxon attitudes, ...
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Prefetto del pretorio per l'Illirico nel 405, prefetto d'Italia e patrizio nel 409. Seguì le parti di Attalo Prisco insorto contro l'imperatore Onorio, ma vista, dopo il vano assedio di Ravenna, la fortuna [...] avversa di Attalo, lo tradì, e consigliò al re dei Visigoti Alarico di deporlo ...
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Filosofo (Newark, New Jersey, 1891 - ivi 1972), professore di filosofia e di estetica all'università di Harvard. Si è occupato particolarmente di estetica, da un punto di vista empirista e pragmatista. [...] Polemizzò con J. Dewey: Some questions on Dewey's aesthetics, in The philosophy of Dewey, a cura di P. A. Schilpp, 1939. Altre sue opere: Aesthetic quality (1938), World hypotheses (1942), Basis of criticism ...
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Letterato (Capua 1801 - Salerno 1848). Fecondo poligrafo, giornalista, poeta improvvisatore, nel 1836 fondò a Napoli una scuola privata; fu nel decennio 1840-50 l'esponente più in vista di quel romanticismo [...] meridionale d'ispirazione sentimentaleggiante che ha un posto non trascurabile nella storia del romanticismo italiano. Tra le sue opere: Ore malinconiche (1836, in poesia); Il giardino d'Italia (varî volumi ...
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Pseudonimo dello scrittore di lingua tedesca Heinrich Landesmann (Mikulov, Moravia, 1821 - Brno 1902). All'età di 15 anni perse l'udito e in grave misura anche la vista; divenuto completamente cieco e [...] condannato a progressiva paralisi, ideò un suo sistema di linguaggio per comunicare con gli altri. La tristezza della sua vita è prima matrice anche della sua produzione letteraria, che fu assai copiosa ...
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Uomo di stato giapponese (Kyoto 1835 - Tokyo 1883). Contribuì con altri a rovesciare lo shogunato e a restaurare l'autorità imperiale (1868): fu una delle figure più in vista del nuovo Giappone, all'evoluzione [...] del quale partecipò attivamente ...
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FACCIOLI, Giulio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Verona nel 1810 da Antonio e da Teresa Schiavoni. Poco si sa della sua famiglia, ma parecchi elementi inducono a ritenere che essa fosse molto in vista [...] la culla del conformismo e della fedeltà a Vienna, cosa che ne farà fino al 1866 - e non solo dal punto di vista militare - il vero cuore del sistema di dominio austriaco in Italia. Posta perciò al riparo da ogni pericolo di contagio liberale, la ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...