Racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, negli episodi come nei personaggi, anonimo e popolare, di fonte e tradizione orale (➔ favola). La f. ebbe sin dai tempi remoti vastissima diffusione [...] nel mondo indoeuropeo, quale importante genere della narrativa orale d’intrattenimento. Dal punto di vista letterario, ebbe grande sviluppo in Oriente (Mille e una notte), mentre in Occidente fu in epoche diverse utilizzata a fini artistici da ...
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Medico e psicanalista ungherese (Miskolc 1873 - Budapest 1933). Laureatosi a Vienna nel 1894, si unì (1908) a S. Freud del quale fu, sino al 1923, uno dei discepoli più fedeli. Si occupò in origine dei [...] problemi dell'omosessualità prima di elaborare un proprio autonomo punto di vista (bio-analisi) tendente a estendere la teoria psicanalitica in campo biologico e fondato sull'ipotesi secondo la quale l'esistenza intrauterina sarebbe la ripetizione ...
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Economista, filosofo e riformatore sociale (Arleux, Nord, 1801 - Saint-Leu-Taverny 1887); seguace di C.-H. Saint-Simon e poi di Ch. Fourier, formulò, con sintesi di elementi di varia origine, una sua dottrina [...] collettivista orientata verso il materialismo storico, che ebbe scarsa rilevanza dal punto di vista pratico ma influì indubbiamente sul pensiero di L. Blanc e di P.-J. Proudhon, oltre che su quello di Marx ed Engels. Fondò (1849) il periodico Le ...
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Morrissey, Paul
Paolo Marocco
Regista e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 23 febbraio 1938. Filmmaker indipendente, manager del gruppo musicale dei Velvet Underground, M. è emerso nel panorama [...] a dare un'impronta espressiva, dal punto di vista cinematografico, alla factory fondata dall'artista Andy Warhol, portato M. a curare fino al 1973, anche dal punto di vista manageriale, tutte le attività del gruppo a eccezione della vendita delle ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] è tuttavia evidente che l'aristotelismo costituisce il punto di partenza del pensiero di Tommaso. Da questo punto di vista è fondamentale l'accoglimento della metafisica di Aristotele con la sua concezione dell'essere, la dottrina della causalità, la ...
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Architetto (Napoli 1700 - Caserta 1773), figlio di Gaspard van Wittel (v.), fu uno dei più grandi architetti italiani tra il barocco e il classicismo, cercando di adattare i modi francesi al gusto italiano. [...] Suo capolavoro è la reggia di Caserta (1752-73), che dal punto di vista stilistico costituisce la più grandiosa espressione di quel rinnovamento classico che è base del pensiero vanvitelliano.
Vita e opere
Dal padre apprese la pittura, che praticò ...
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Attrice e regista italiana (n. Roma 1975). Figlia di D. Argento, ha debuttato come attrice a soli dieci anni nella serie televisiva Sogni e bisogni (1985). Ancora adolescente ha lavorato con registi riconosciuti [...] quali M. Placido (Le amiche del cuore, 1992) e C. Verdone (Perdiamoci di vista, 1994, David di Donatello come miglior attrice protagonista). Il riconoscimento internazionale è arrivato poco dopo con New Rose Hotel (1998, di A. Ferrara). Tra gli ...
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Pseudonimo dell'economista Karl Georg Winkelblech (Ensheim, Magonza, 1810 - Kassel 1865). Propose un nuovo sistema economico-sociale, mirante all'eliminazione della miseria soprattutto attraverso la nazionalizzazione [...] e l'organizzazione corporativa dell'attività economica, e combatté sia il comunismo, ritenuto insufficiente dal punto di vista produttivo, sia il liberalismo economico, considerato premessa al crescente sviluppo del capitalismo. Presentò ai congressi ...
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Navigatore ed esploratore (Bath 1790 - Ems 1855). Partecipò (1818) alla spedizione Ross che ricercava il "passaggio di nord-ovest", giungendo fino allo Stretto di Lancaster. Ripartito l'anno seguente, [...] al comando di una nuova spedizione con le navi Hecla e Griper, giunse, dopo un fortunoso viaggio, in vista della Terra di Banks, a oltre 110º long. O. Dette così una nuova prova della reale esistenza di un passaggio marittimo a N del continente ...
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Capo dei Galli (m. 46 a. C.), nativo dell'Alvernia. Figlio di Celtillo, ancor giovane organizzò (52) e diresse la ribellione nazionale contro Cesare, riuscendo, dopo alterne vicende, a infliggere una grave [...] sconfitta a Cesare nell'assedio di Gergovia; assediato poi ad Alesia si difese con valore, finché, vista perduta la partita, per placare il vincitore, si offrì prigioniero. Cesare lo tenne per sei anni prigioniero a Roma per averlo presente nel suo ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...