L’emergere della scienza moderna, fondata sul metodo sperimentale e su criteri interpretativi di tipo meccanicistico, permise la graduale eliminazione dei presupposti panpsichistici, antropomorfici ed [...] dello spazio di questo tipo escluse, di conseguenza, il vuoto sia intracosmico che extracosmico ed ebbe forti ripercussioni da un punto di vista etico: la natura fu ridotta a un organismo in grado di provare passioni, come la paura e l’odio del vuoto ...
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Compagna di questa poesia è dunque Who has no found the Heaven – below –, dove, nel confronto below/above, l’io lirico costruisce una simmetria tra paradiso celeste e terrestre («Who has no found the Heaven [...] felt at Home – Below, e che si rivela essere, nei versi finali della poesia, il Dio-«Telescope» che non perde mai di vista i suoi figli: il punto, allora, non è tanto lo spaesamento ontologico dell’io lirico, quanto il fatto che persino l’aldilà, se ...
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“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”Se l'esperienza del quotidiano è quella di una realtà profondamente intrisa dal male e dominata dalla sofferenza, come conciliare la constatazione del dolore [...] a teorizzare che senza la morte come limite naturale non esisterebbero le religioni, così come Dio. La fede vista in questa prospettiva assumerebbe caratteri prettamente utilitaristici: l’individuo è costretto ad affidarsi a una figura ultraterrena e ...
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La medicina si fa sempre più “rosa”. Ma di un rosa (purtroppo) spento, molto attenuato. Infatti, nonostante la percentuale di donne medico sia cresciuta negli anni, continua ad esserci una disparità di [...] tutti gli ambiti della sanità, è facile notare questa costante (se così possiamo definirla). Quindi il “rosa” è, a prima vista, molto ben rappresentato. In realtà, per dirla con una battuta, sono “molte donne” tranne dove sono “tutti uomini”, ovvero ...
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Può la relazione padri-figli essere decisiva per la riuscita di una rivoluzione? O meglio, abbandonando l’iperbole: in che modo può essere utilizzato per finalità rivoluzionarie il diritto civile, che [...] regola da un punto di vista giuridico quella relazione? ...
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Per quel che concerne l’apprendimento delle lingue straniere, molti sono stati gli studi, nel secolo scorso e negli ultimi anni, in seno a quella che, parafrasando Umberto Eco, voleva essere la ricerca [...] , Claude Piron (1931-2008), nell’articolo apparso sulla rivista italiana “Disvastigo” nel 2007, L’Esperanto dal punto di vista psicopedagogico, e, ancor prima, nella sua opera La bona lingvo (1989), affrontò questa problematica, spiegando come nella ...
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Relazioni, punti di vista, prospettive, orizzonti: spazi e luoghi plasmano e intessono la geografia fisica e interiore di ognuno. Dimensioni spaziali intrecciano i nastri di una filosofia, di una semiotica [...] dell’abitare; i luoghi svelano motivi nascosti e profondi del rapporto sotteso con noi nel momento in cui ci sforziamo di spogliarli e percepirne l’essenza, il sostrato comune, latente e magmatico che ...
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[leggi la prima parte]
Ogni anno muoiono in media 25 lingue, una ogni 15 giorni. L’UNESCO stima che per la fine del XXI secolo sopravviveranno circa un decimo delle quasi 7000 lingue oggi esistenti. [...] ai suoi parlanti nativi L1 ma è la lingua seconda panterrestre, la global language. La storia del secolo scorso ha visto decrescere la forza del francese come lingua internazionale a favore dell’inglese, e il processo di globalizzazione ha dato una ...
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La condizione di essere vivente presuppone un meccanismo di nutrizione, ma non bisogna dimenticare la componente culturale e quella sensoriale (gusto, vista, tatto, olfatto) che ne determinano l’aspetto [...] psicologico. Il cibo non ha un valore semplicemente nutritivo, è lo specchio della storia, della cultura e delle esigenze dell’uomo. Per questo la componente psicologica è molto importante. Infatti, la ...
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Siamo soliti pensare all’italiano, e alle lingue in generale, come a blocchi compatti le cui regole sono rigidamente stabilite dalla grammatica. Da questa prospettiva, la frase che funge da titolo di questo [...] possibile modificarne i presupposti di analisi? L’interazione tra sociolinguistica e tipologia sembra, sotto molti punti di vista, una buona strada da percorrere. Inoltre, riconoscere dignità di riflessione tipologica alle varietà meno prestigiose di ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...
Senso specifico che presiede alla visione e che ha come organo recettoriale l'occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. I problemi della v. derivanti dalle patologie oculari sono oggetto di studio dell'oculistica.
vista
Senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (➔ visione), che ha come organo recettoriale l’occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. Il grado di capacità funzionale posseduto dall’apparato...