Restauro e conservazione. Le tecniche diagnostiche
Rossella Colombi
Giuseppe Guida
Claudio Caneva
Pietro Moioli
Domenica Paoletti - Giuseppe Schirripa Spagnolo
Mario Micheli
Le indagini conoscitive
di [...] di J. Chaptal La chimica applicata alle arti. Sul finire del XIX secolo l'indagine della composizione e l'esame visivo della struttura dei manufatti artistici si fondono idealmente nella scoperta dei raggi X, che consentono di esaminare l'invisibile ...
Leggi Tutto
Artista concettuale francese, nato a Boulogne-Billancourt (Parigi) il 25 marzo 1938. Conclusi a Parigi gli studi presso l'École nationale supérieure des métiers (1956-60), ha esordito nel 1967 al Salon [...] ottico-minimaliste, B. si esprime con bande di colore (invariabilmente larghe 8,7 cm e alternate al bianco), espediente visivo per ridefinire lo spazio o per condurre l'attenzione dello spettatore su uno o più elementi della realtà quotidiana ...
Leggi Tutto
visibilità arte Pura v. (ted. reine Sichtbarkeit) Nella critica d’arte, teoria, elaborata nell’ultimo quarto del 19° sec. da K. Fiedler e dagli artisti A. von Hildebrand e H. von Marées, secondo la quale [...] ’ambiente circostante sia attraverso un mezzo trasparente o diafano. La v. è per lo più limitata dal potere visivo dell’occhio, dalle condizioni di illuminazione dell’ambiente, dall’esistenza di ostacoli, dalle condizioni atmosferiche ecc. Angolo di ...
Leggi Tutto
FOTOGRAFIA (XV, p. 782; App. II, 1, p. 963; III, 1, p. 663)
Aldo Gilardi
Emilio Ugoletti
In campo fotografico i fatti più notevoli negli ultimi anni sono stati di natura sociale e culturale, e riguardano [...] f., cioè, usata come mezzo di precisa documentazione e misurazione dalle varie discipline scientifiche; come strumento d'inventario visivo, di descrizione delle merci, per gli scopi più diversi (dal catalogo alla pubblicità) da tutte le industrie; e ...
Leggi Tutto
Il Rinascimento. La scienza e le arti
Samuel Y. Edgerton
Paolo Gozza
Scott L. Montgomery
La scienza e le arti
La matematizzazione della pittura, della scultura e dell'architettura
di Samuel Y. Edgerton
All'inizio [...] scritta non era più in grado di veicolare da sola il pensiero tecnico.
I tipi d'illustrazione: la gamma dei linguaggi visivi
Le grandi opere illustrate della scienza rinascimentale furono realizzate tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo.
Tra ...
Leggi Tutto
Architettura costantiniana a Costantinopoli
Alessandra Ricci
È un’impronta di imponenti presenze architettoniche quella che definirà, nelle fasi iniziali del IV secolo, la costruzione di una nuova capitale [...] fuori delle mura, lungo la costa19. La suggestione di un monumentale palazzo con una facciata marittima o, almeno in rapporto visivo con l’acqua e sulla falsariga di quanto realizzato dallo stesso Diocleziano ad Antiochia-sull’Oronte e poi a Spalato ...
Leggi Tutto
disegno
Silvana Macchioni
Un'idea, un'emozione, un progetto affidati a una trama di segni
Il disegno è una pratica comune a tutte le culture e a tutte le età dell'uomo. Per il bambino è uno strumento [...] a volte impreziosite da lumeggiature in oro.
Col tempo si andarono affermando altri modelli di decorazione e di commento visivo al testo scritto, come l'incorniciatura parziale o totale del frontespizio e delle pagine interne, brevi fregi ad apertura ...
Leggi Tutto
Van Berkel, Ben
Maurizio Unali
Architetto nederlandese, nato a Utrecht (Paesi Bassi) il 25 gennaio 1957. Ha studiato architettura presso la Rietveld Academie di Amsterdam e la Architectural Association [...] Erasmus sul fiume Mosa a Rotterdam (1990-1996), elegante struttura strallata, asimmetrica a unico pilone, dal vigoroso impatto visivo, diventata uno dei nuovi simboli urbani della città; il restauro e l'ampliamento del Rijksmuseum Twente a Enschede ...
Leggi Tutto
COCCAPANI, Sigismondo
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio dell'orafo Regolo Francesco e fratello di Giovanni, nacque a Firenze nel 1583. Queste e le altre non molte notizie biografiche che possediamo di [...] del Baldinucci, al di là della raccolta di qualche dato, mancando pressoché del tutto il supporto del diretto ricordo visivo delle opere pittoriche, ne è risultata una "vita" generica, sfocata, in cui niente affiora del temperamento che pur dovette ...
Leggi Tutto
MOHOLY-NAGY, Laszlo
Alessandro Cappabianca
Moholy-Nagy, László (propr. Ladislaus)
Pittore, scultore, fotografo, regista cinematografico ungherese, nato a Bácsborsod il 20 luglio 1895 e morto a Chicago [...] di insegnare, di moralizzare o di raccontare una storia. Il suo deve essere un effetto visivo, puramente visivo. In questo film i vari elementi visivi non devono necessariamente essere legati fra loro da un nesso logico, tuttavia le loro connessioni ...
Leggi Tutto
visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.