Illusione
Luciano Mecacci
Il termine illusione (dal latino illusio, derivato di illudere, "deridere, farsi beffe") indica in genere ogni errore dei sensi o della mente che falsi la realtà. Nel linguaggio [...] -Georgeson 1996). L'inibizione laterale è data dalla compresenza di due aree di stimolazione: una regione che stimola fortemente il sistema visivo e un'altra che lo stimola più debolmente. Il risultato è che una inibisce l'altra, dando l'illusione di ...
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Cortez, Stanley
Stefano Masi
Nome d'arte di Stanislaus Krantz, direttore della fotografia statunitense, di famiglia ebrea austro-ungarica, nato a New York il 4 novembre 1908 e morto a Los Angeles il [...] e nero hollywoodiano della fine degli anni Trenta e degli anni Quaranta, e diede un contributo decisivo allo stile visivo dei film Universal Pictures di allora, basato sui forti contrasti di luminosità. Fu candidato all'Oscar per The magnificent ...
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Poeta e critico letterario svedese (Kyrkefalla, Skaraborgslän, 1904 - Hälsingborg 1997); formatosi nel clima letterario dell'espressionismo, indugiò a lungo in pose decadentistiche. Più tardi, sotto l'influsso [...] ("Sotto il segno di Saturno", 1956), Insyn ("Introspezione", 1962), Ådernät ("Intreccio di vene", 1968), Synkrets ("Cerchio visivo", 1974). Critico militante, tradusse anche lirica straniera; tra i suoi numerosi saggi e studî: Strövtåg ("Escursioni ...
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Architetto nederlandese (n. Utrecht 1957). Formatosi alla Rietveld Academie di Amsterdam e la Architectural Association di Londra, nel 1988, ad Amsterdam, ha fondato con C. Bos (n. 1959) lo studio Van [...] : Villa Wilbrink ad Amersfoort (1992-1994); il ponte Erasmus sulla Mosa a Rotterdam (1990-1996), dal vigoroso impatto visivo, diventato uno dei simboli urbani della città; il padiglione olandese alla Triennale di Milano (1996); il museo Het Valkhof ...
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Cacoyannis, Michael
Silvana Silvestri
Nome anglicizzato di Michalis Kakoghiannis, regista cinematografico e sceneggiatore greco, nato a Limassol (Cipro) l'11 giugno 1922. È stato il primo regista greco [...] (alimentata dall'esperienza fatta in Inghilterra dove stava per affermarsi il Free Cinema), per l'efficacia del linguaggio visivo e la padronanza nella direzione degli attori, che gli hanno consentito il controllo di intrecci melodrammatici. Tali ...
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Franciolini, Gianni
Simone Emiliani
Regista cinematografico, nato a Firenze il 1° giugno 1910 e morto a Roma il 1° gennaio 1960. Influenzato dal cinema francese degli anni Trenta e dalle atmosfere del [...] , per certi versi, risultano anticipare il cinema di Antonio Pietrangeli, mentre appare ben riconoscibile un particolare stile visivo, evidente nell'alternanza delle luci e delle ombre, di derivazione quasi espressionista, in Fari nella nebbia (1942 ...
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Medico, fisico ed egittologo (Milverton 1773 - Londra 1829). La figura di Y. ha lasciato importanti contributi alla fisica, per lo studio dell'ottica, ma soprattutto per la cosiddetta esperienza di Y., [...] che il potere d'accomodamento dell'occhio è dovuto al cambiamento di curvatura del cristallino; nel 1801 descrisse il difetto visivo noto come astigmatismo; poco tempo dopo elaborò la teoria della percezione dei colori, ripresa e approfondita da H ...
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Regista cinematografico inglese (n. Shepperton, Londra, 1933); dopo l'esordio in patria con Catch us if you can (1965), lavorò soprattutto negli Stati Uniti. Dopo Point blank (Senza un attimo di tregua, [...] '40, 1987); I dreamt I woke up (1991). Nel corso degli anni Novanta ha realizzato opere di forte impatto visivo, alternando spesso situazioni di furiosa aggressività a riflessioni di carattere filosofico (il rapporto dell'uomo con la propria storia ...
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Pink Floyd
Marta Tedeschini Lalli
Gruppo rock inglese, formato a Londra nel 1965 da R. Waters (n. Great Bookham, Surrey, 1944; basso elettrico), R. Wright (n. Londra 1945; tastiere), N. Mason (n. Birmingham [...] cominciato a integrare nelle loro esecuzioni giochi di luce ed effetti scenici diversi, elaborando una forma di spettacolo visivo, oltre che musicale, che è rimasta la cifra caratterizzante la proposta artistica del famoso gruppo.
Alle diapositive ...
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Benigni, Roberto
Simone Emiliani
Attore e regista cinematografico, nato a Misericordia (Arezzo) il 27 ottobre 1952. Capace di sprigionare energia con la parola e con il corpo, B. ha assunto spesso, [...] , le sue opere si sviluppano secondo un preciso modello nel quale la gag verbale è spesso subordinata all'impianto visivo e i meccanismi tipicamente slapstick della ripetizione e dell'equivoco vengono rielaborati e rinnovati. Tra i pochissimi registi ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.