visione artificiale
Sistema che utilizza circuiti analogici neuromorfi nell’emulazione della trasduzione ed elaborazione del segnale che avviene nel sistema visivo, e in partic. nella retina. La v. a., [...] l’apprendimento è anche la frontiera dove la v. a. si incontra con la scienza della visione biologica. I sistemi visivi biologici sono più efficienti e flessibili di quelli per la v. a., principalmente perché si adattano continuamente e imparano dall ...
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osservazione
È possibile distinguere due accezioni generali: la prima è quella detta o. naturale, ossia riconducibile all’apparato visivo, che fa essenzialmente riferimento alla constatazione spontanea [...] e casuale di un oggetto o sistema di oggetti o di fatti; la seconda è quella detta o. sperimentale, che fa riferimento a un’‘o. provocata’, ossia a un’analisi metodica e progettata di un oggetto o sistema ...
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miopia
Laura Ziani
Termine utilizzato in economia, finanza e teoria delle decisioni (➔ decisione). Prende spunto dalla disfunzione dell’apparato visivo che consente ai soggetti colpiti da tale patologia [...] di mettere correttamente a fuoco solo oggetti posti a distanza ravvicinata. Si definiscono dunque miopi quegli agenti economici che decidono valutando soltanto le conseguenze di breve periodo e trascurandone ...
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campo recettivo
Camillo Padoa Schioppa
Regione dello spazio nella quale deve essere localizzato uno stimolo sensoriale affinché un neurone possa rispondere. I campi recettivi di neuroni del sistema [...] campo recettivo è illuminato. I neuroni nel nucleo genicolato laterale rispondono, invece, a stimoli puntiformi; i neuroni della corteccia visiva primaria (V1) rispondono meglio a barre orientate di luce, mentre i neuroni nelle aree più alte (per es ...
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ILLUMINOTECNICA
Marcello Paribeni
. Gli studi e le ricerche condotti a livello applicativo, nel campo della tecnica dell'illuminazione (v. XVIII; p. 819; App. II, 11, p. 7), nell'ultimo decennio, non [...] d'illuminazione che questo deve realizzare in un determinato ambiente perché in esso si realizzi la condizione di benessere visivo, è stato oggetto di studi e di ricerche sperimentali di rilevante interesse sia sul piano concettuale che su quello ...
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cromatopsia
cromatopsìa [Comp. del gr. chróma "colore" e di opsia, der. del gr. ópsis "vista", dal tema óp- "vedere"] [FME] Disturbo visivo, consistente nell'insorgenza di immagini falsamente colorate [...] in giallo (xantopia), come capita, per es., in corso di itterizia, oppure in rosso (eritropsia), dopo un'operazione di cataratta ...
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Fritsch, Katharina. – Scultrice tedesca (n. Essen 1956). Laureatasi nel 1984 alla Kunstakademie Düsseldorf, la sua ricerca artistica stempera in un linguaggio visivo originalissimo l’iperrealismo newpop, [...] assegnando al segno figurativo valori stranianti ottenuti attraverso l’alterazione delle dimensioni del soggetto e l’uso di luminose monocromie: così nell’installazione Rattenkönig / Rat-King (1993), angosciante ...
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visus
visus [Lat. scient. visus -us "vista", dal part. pass. visus di videre "vedere"] [FME] Il grado di capacità funzionale dell'apparato visivo, detto più comunem. acuità visiva. ...
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Scrittore svizzero di lingua tedesca (n. Cachuela Esperanza, Bolivia, 1925). Legato al movimento dell'arte concreta, ha teorizzato e proposto un modello visivo di poesia costruita sulla parola, da lui [...] denominato "costellazione", in cui l'estrema semplificazione del linguaggio corrisponda a un progetto (sintetico-razionale e insieme ludico) di leggibilità immediata. Fondatore della rivista Spirale e ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.