Dmytryk, Edward
Mauro Gervasini
Regista cinematografico canadese, naturalizzato statunitense nel 1939, nato a Grand Forks il 4 settembre 1908 e morto a Encino (California) il 1° luglio 1999. Specializzato [...] preso coscienza dell'assurdità della causa nazionalista nipponica. Retorico e didascalico, il film si segnalò comunque per il notevole impatto visivo e per la sapienza della messa in scena, e D. si dimostrò regista abile e attento al lavoro degli ...
Leggi Tutto
Ashby, Hal
Simone Emiliani
Regista e montatore cinematografico statunitense, nato a Ogden (Utah) il 2 settembre 1929 e morto a Los Angeles il 27 dicembre 1988. Nel corso della sua ricca carriera ha [...] ottantenne. Ottenuto con quest'opera un considerevole successo commerciale, il regista non volle lasciarsi imprigionare in un universo visivo prefissato e con The last detail (1973; L'ultima corvée) seppe fondere un crudo realismo e una dimensione ...
Leggi Tutto
Bruno, Edoardo
Bruno Roberti
Critico e studioso del cinema, nato a Roma l'11 settembre 1928. La sua riflessione sulla centralità dell'esperienza cinematografica, si è articolata tanto attraverso saggi [...] trova la sua amplificazione. Per B. è la forma, entro cui il film snoda il suo linguaggio di tracce e segni visivi, a essere decisiva per una restituzione interpretativa del mondo estetico scaturito dallo sguardo di un autore, al di là degli equivoci ...
Leggi Tutto
Tourneur, Jacques
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico francese, naturalizzato statunitense, nato a Parigi il 12 novembre 1904 e morto a Bergerac (Dordogne) il 19 dicembre 1977. La sua filmografia [...] Lewton, T. realizzò il suo primo film a colori, il western Canyon passage (1946; I conquistatori, dimostrando che il genio visivo non si limitava agli inquietanti chiaroscuri del bianco e nero (anche il successivo Anne of the Indies, 1951, La regina ...
Leggi Tutto
Anatomia e medicina
Una delle tre porzioni della membrana vascolare dell’occhio (o uvea). È quella che traspare attraverso la cornea, apparendo di colore assai variabile (grigio, bruno ecc.) nei diversi [...] ’i.; nel punto del distacco si osserva una lunula nera, che rimane un’alterazione permanente, ma il potere visivo dell’occhio è generalmente conservato; l’iridodonesi è un sintomo della sublussazione del cristallino, consistente in un tremolio dell ...
Leggi Tutto
Astronomia
Macchie solari
Regioni relativamente oscure della superficie solare (➔ fotosfera). Sono l’unica manifestazione dell’attività solare osservabile, in condizioni favorevoli, anche a occhio nudo. [...] del corpo; sono anche dette macchie ipostatiche (➔ ipostasi).
Macchia cieca
Zona fisiologicamente cieca del campo visivo (➔ scotoma), corrispondente alla zona di proiezione del punto di origine del nervo ottico, normalmente insensibile (punto ...
Leggi Tutto
Regista teatrale lituano (Pažobris, Kaũnas, 1952 - Vilnius 2018); è considerato tra i più famosi registi teatrali affermati a livello internazionale. Nei suoi spettacoli, espressivi e visuali, N. ha dedicato [...] Die Walkure «La Valchiria» di R. Wagner. Tra le regie teatrali più recenti, in cui ha rinnovato la potenza dell'elemento visivo, punto nodale della sua pratica teatrale, si ricordano: Faust di J. W. Goethe (2006), testo che N. ha tradotto in uno ...
Leggi Tutto
GRAFICA E DESIGN MULTIMEDIALE.
Letizia Bollini
- Ipertesti, hypermedia, multimedia. Dalle GUI alle MUI (Multimodal User Interfaces). Rivoluzione mobile, interfacce (multi)touch, aptiche e vocali. Dall’editoria [...] Surface e Apple iOS 7. Quest’ultimo, superata tale prima fase simulativo-metaforica, si è riappropriato di un linguaggio visivo più essenziale, sintetico, semplice (secondo l’accezione di John Maeda) e astratto o flat cui ha fatto seguito anche ...
Leggi Tutto
Artista concettuale statunitense, di madre danese e padre italiano, nato a National City (California) il 17 giugno 1931. A partire dagli anni Settanta la sua ricerca ha indagato il significato e la simbologia [...] la macchina fotografica deve accettare e meccanicamente riprendere». Con questo lavoro B. rifiuta l’antitesi modernista tra visivo e verbale, riflette ironicamente sui luoghi comuni, sull’accettazione della fotografia come tecnica artistica e sulla ...
Leggi Tutto
Telescopia
IIra S. Bowen
Wilbur N. Christiansen
Telescopi e tecniche di osservazione, di Ira S. Bowen
Radiotelescopi, di Wilbur N. Christiansen
Telescopi e tecniche di osservazione
SOMMARIO: 1. Introduzione. [...] in una data parte di cielo era piccola. Inoltre il campo visivo di ogni telescopio era limitato a una singola risposta (cioè a il potere risolutivo relativamente scarso e il piccolo campo visivo, per cui, in generale, non può fornire informazioni ...
Leggi Tutto
visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.