OCCHIALI (fr. lunettes; sp. anteojos; ted. Brille; ingl. spectacles)
Giuseppe OVIO
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"In senso lato occhiale è un mezzo qualsiasi, schermo, vetro o lente, che posto innanzi agli occhi modifica i raggi [...] 'astigmatismo. Viene intrapreso con indirizzo scientifico lo studio dell'acutezza visiva, la "oculi potentia qua cernit" di Celso e per T. Meyer, di J. Jurin, viene fissato come limite l'angolo visivo di un minuto, sulla cui base (1863) H. Snellen e M ...
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È la parte anteriore del corpo degli animali che hanno una complessa organizzazione somatica; in quelli a stazione eretta, come l'uomo, la parte più elevata.
Già negl'Invertebrati a organizzazione complessa [...] più intenso è questo contatto. Su questo lato del capo sono quindi posti anche gli organi delle sensazioni più elevate. L'apparato visivo è situato in posizione anteriore, adatta a vedere ciò che sta di fronte all'individuo dal lato dal quale esso si ...
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ZENONE di Elea
Guido Calogero
Pensatore greco del sec. V a. C. Scolaro di Parmenide, fu uno dei principali rappresentanti della scuola eleatica. Secondo Apollodoro la sua acme cadrebbe tra il 464 e [...] del contemplante. Già in Parmenide, di fatto, alla trasposizione di "ciò che è" dalla sfera logico-linguistica in quella visivo-intuitiva segue subito la sua conformazione in realtà finita e autosufficiente, ma d'altro lato l'esclusione di ogni "non ...
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TABE dorsale (lat. tabes dorsalis)
Vittorio Challiol
Malattia legata costantemente a un'infezione sifilitica, con sintomi prevalenti a carico del midollo spinale, ma estesa anche all'encefalo. L'antico [...] , fino ad arrivare talvolta alla cecità: questa è preceduta dall'acromatopsia e dal restringimento del campo visivo. Oftalmoscopicamente si nota atrofia dei nervi ottici. È interessante notare che nella cosiddetta tabe amaurotica tutti gli altri ...
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GLOBALISMO
Giovanni Calò
. È il termine, come quello di globalizzazione, adottato dal pedagogista belga Ovidio Decroly (1871-1932) per indicare un carattere della conoscenza infantile, che percepisce [...] , invece che dalle singole lettere e suoni, dalle frasi e dalle parole apprese come un tutto (metodo audio-visivo), e associate a oggetti e immagini, che conducono progressivamente al riconoscimento dei singoli elementi fonetici e grafici: metodo ...
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Regista cinematografico, nato a Bobbio il 9 novembre 1939. Tra i più significativi del nostro cinema contemporaneo, B. fin dagli anni Sessanta ha costruito uno stile e una poetica caratterizzati da una [...] il suo portato etico e politico, risulta una metafora del letargo e dell’ambiguità morale dell’Italia di questi anni, perno visivo intorno a cui ruota una tesa meditazione corale sulle miserie umane della politica e insieme sulle morbosità dei legami ...
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METELLI, Fabio
Manfredo Massironi
Psicologo, nato a Trieste il 10 giugno 1907, morto a Padova il 21 gennaio 1987. Nel 1929 si laureò in lettere e filosofia a Padova, dove, dal 1929 al 1940, fu assistente [...] fornito i contributi più originali è quello della percezione visiva, principalmente la percezione del movimento e lo studio il fenomeno, devono essere presenti nel campo visivo quattro aree cromaticamente differenti, organizzate secondo precise ...
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PAPILLA ottica
Camillo Giannantoni
È la zona di espansione del nervo ottico nel punto in cui questo penetra nell'occhio e si continua nella membrana retinica. Ha l'aspetto di un disco biancastro, rotondeggiante [...] strati retinici e, quindi, l'apparecchio recettore specifico degli stimoli luminosi; a essa perciò corrisponde, nel campo visivo, un'area tondeggiante, completamente insensibile alla luce, scoperta nel 1668 da E. Mariotte il quale la chiamò macchia ...
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Tiepolo, Giambattista
Flaminia Giorgi Rossi
Il grande interprete degli splendori dell’aristocrazia veneziana
Giambattista Tiepolo è il maggiore artista della pittura veneta del Settecento. Col suo stile [...] illusionistico in quello reale è ripresa da Giambattista Tiepolo: nelle sue volte straordinarie il virtuosismo e lo scherzo visivo rispondono alle esigenze della nobiltà del tempo, abituata più al divertimento e allo svago che agli affari e alla ...
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La grande scienza. Neuroimaging della funzione cognitiva
Adina L. Roskies
Neuroimaging della funzione cognitiva
Storicamente, lo studio della mente e lo studio del cervello sono stati a lungo separati. [...] al. 1995; Engel et al. 1997). Inoltre, le funzioni di contrasto e di sensibilità al colore dei neuroni nella corteccia visiva umana sono state studiate in modo parametrico (Boynton et al. 1996). I risultati sono molto simili a quelli ottenuti nelle ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.