Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] : solo che chiese e luoghi di culto nel compiere la loro opera hanno impiegato millenni, il cinema qualche decennio.
L'immagine visiva dunque fu anzitutto cifrata in bianco e nero: ciò che era il risultato di un'imperfezione tecnica ‒ su cui si è ...
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Neocorteccia
Vernon B. Mountcastle
Nell'uomo, la neocorteccia è la sede delle funzioni cognitive superiori e la sua complessità anatomica rispecchia l'importanza del compito che essa svolge nell'adattamento [...] elaborazione delle informazioni sul movimento di oggetti visibili e sulla loro direzione di movimento. Zeki l'ha denominata V5, area visiva prestriata di quinto ordine; essa riceve input sia dall'area V1 sia dalla V2. L'omologa della V5 delle scimmie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le vie di pellegrinaggio
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pratica del pellegrinaggio si lega fin dai primi secoli [...] dell’era cristiana, al bisogno dei fedeli di venerare luoghi santi attraverso una presenza diretta, un contatto fisico o visivo. Le mete del pellegrinaggio sono da subito di diversi tipi: luoghi identificati, sulla base di una tradizione condivisa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dai vivi ai morti
Francesca Prescendi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I riti funebri permettono una separazione graduale della famiglia [...] e proprio, quando il cadavere è sistemato sulla pira. Secondo la spiegazione antica, si evita in questo modo un pericoloso contatto visivo tra i vivi e il morto. L’esigenza di riaprire gli occhi al cadavere quando esso si trova sulla pira, è dovuto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento si avverte l’esigenza di riscrivere la storia dell’arte [...] diretto – e non libresco – con le opere d’arte.
Le sue prime tappe sono Roma e la Toscana, poi dal 1846 visita la Germania (Dresda, Lipsia, Berlino); durante uno dei suoi spostamenti conosce il giornalista inglese Joseph Archer Crowe, con il quale in ...
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ORIMINA, Cristoforo
Alessandra Perriccioli Saggese
ORIMINA, Cristoforo (Cristophoro). – Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo miniatore napoletano attivo intorno alla metà del XIV [...] della presa di Troia (cc. 26v, 67r, 154r 169r e la parte superiore della c. 172r), tutte di grande impatto visivo grazie alle imponenti architetture di ascendenza cavalliniana. Nello stesso manoscritto, le iniziali delle cc. 246r e 251r, opera di un ...
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Resnais, Alain
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Vannes (Morbihan) il 3 giugno 1922. Nei suoi film si manifesta un'insaziabile volontà di sperimentare modi e forme inerenti tanto [...] in R. e a cui un documentario come Gershwin (1992) è in un certo modo consacrato, è diventato un gioco di ritmi visivi di impeccabile figuratività nel musical ambientato negli anni Venti Pas sur la bouche (2003), tratto dall'operetta di A. Bard e M ...
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visione
David Burr
L’occhio, l’organo della visione
L’occhio è l’organo di senso per la messa a fuoco dei segnali luminosi e la loro trasduzione in segnali nervosi. I meccanismi ottici utilizzati per [...] in un occhio con una pupilla di 3 mm produce un cerchio con diametro di circa 0,8' d’arco visivo (➔ acuita visiva) dovuto sia alle aberrazioni ottiche sia alla diffrazione della pupilla. Questo valore corrisponde a circa 2 volte lo spessore degli ...
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La maschera del demonio
Stefano Della Casa
(Italia 1960, bianco e nero, 87m); regia: Mario Bava; produzione: Massimo De Rita per Galatea/Jolly; soggetto: dal racconto Il Vij di Nikolaj Gogol; sceneggiatura: [...] la storia e le situazioni a vantaggio dell'aspetto visivo, confermandosi in questo il più moderno tra i cineasti dare fondo alle sue grandi capacità di creare trucchi scenografici e visivi a basso costo. In particolare, la cripta venne interamente ...
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Asquith, Anthony
Marco Pistoia
Regista cinematografico inglese, nato a Londra il 9 novembre 1902 e morto ivi il 21 febbraio 1968. Figlio del conte Herbert H. Asquith (primo ministro per il Partito liberale [...] 1921 e il 1925, di Oxford, nel 1925 fu tra i fondatori della London Film Society e l'anno seguente si recò in visita a Hollywood su invito di Douglas Fairbanks e Mary Pickford. Nel 1927 fu chiamato come assistente del film Boadicea di Sinclair Hill ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.