Nome d’arte di artista italiana (n. Catania 1972). Cresciuta in Sicilia, si forma artisticamente tra Londra e Milano, divenendo una delle pioniere e principali protagoniste della street art in Italia. [...] , allargato metaforicamente ai contenuti della vita invisibile all’occhio umano, che riguarda anche lo spirito. L’apparato visivo nel lavoro di M. è caratterizzato da sottili filamenti e sembianze primordiali, disegnate con un tratto che unisce ...
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SPAZIO INFORMATICO
Gino Roncaglia
L'uso in ambito informatico di concetti e metafore spaziali ha assunto negli ultimi anni un'importanza crescente, sviluppandosi lungo due principali linee direttrici: [...] è un ambiente concettuale privo di esistenza fisica. Riunisce persone situate in luoghi differenti all'interno di un'esperienza visiva comune, permettendo loro di interagire in modi inaspettati tramite il mezzo video. Il termine VIDEOPLACE è basato ...
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PSICHIATRIA (XXVIII, p. 446)
Lucio BINI
La psichiatria non ha subìto, durante e dopo la seconda Guerra mondiale, sostanziali modifiche di indirizzi e di nosologia. Solo le nuove terapie: la leucotomia [...] di varî colori) per il quale si sono create lunghe liste di segni indicati come specifici per varie forme cliniche; 3) il test di Bender della forma visivo-motoria, che studia il livello di integrazioni della personalità in base allo studio del campo ...
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Specchio, neuroni
Giacomo Rizzolatti
Leonardo Fogassi
Vittorio Gallese
L'uomo è una specie eminentemente sociale, che ha sviluppato la capacità di capire le azioni degli altri, le loro intenzioni [...] , o molto meno efficace, è l'osservazione di un atto motorio mimato, senza che l'oggetto sia presente. Lo stimolo visivo efficace per attivare questi neuroni è quindi l'osservazione di un effettore (mano o bocca) che interagisce con un oggetto. Parte ...
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Letteratura, teoria della
Italo Pantani
L'espressione, elaborata nel terzo decennio del 20° sec. all'interno della corrente dei formalisti russi (B. Tomaševskij, Teorija literatury, 1925; trad. it. [...] di segni, ciascuno di questi risulta costituito da due parti: il significante, ossia il suo aspetto concreto (sonoro, visivo), e il significato, il concetto espresso dal segno, sulla base di un rapporto quasi sempre arbitrario; ne derivava una ...
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TOPOGRAFICI, APPARECCHI
Luciano Surace
(App. II, II, p. 1002; IV, III, p. 650)
La facilità e la precisione con cui è possibile misurare le distanze per via elettronica hanno indotto gli utilizzatori [...] telemetria in questa Appendice). Tali apparati modificano totalmente il concetto di rilievo poiché non necessitano del collegamento ''visivo'' fra i punti noti e quelli incogniti; i vertici da determinare possono quindi essere istituiti in posizione ...
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Si chiama così, in oculistica, la parte anteriore trasparente della capsula fibrosa, o tunica esterna del bulbo oculare. È di forma sferica irregolare; nella sua parte di mezzo, o zona ottica, può praticamente [...] zona centrale è la più importante perché serve alla visione centrale, ma la nostra visione periferica, che costituisce il campo visivo, abbraccia lo spazio per un angolo di circa 150 gradi, e per quest'ampiezza tutta la cornea viene utilizzata, per ...
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sclerosi multipla
Marco Salvetti
Un male progressivo che spesso colpisce i giovani
La sclerosi multipla è una malattia che si presenta nella maggior parte dei casi in persone fra i 20 e i 30 anni. Essa [...] aiuto per una diagnosi precoce. Però è importante che il medico ascolti con attenzione la storia del paziente e lo visiti scrupolosamente.
Non esistono cure in grado di guarire la sclerosi multipla né è possibile prevenirla. Alcuni farmaci, come il ...
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Le espressioni d'arte: le sculture
Chiara Frugoni
Intanto il corpo del santo giaceva qui, composto in pace: e questo suo requiem sulla filattera dorata era già scritto sin da allora in ebraico, in [...] dell'arco due mezze figure di angeli che portano un clipeo con l'Agnus Dei, perché questo è un irresistibile richiamo, visivo e dunque simbolico, al Christus Emmanuel cardine attorno a cui ruotavano i Mesi, nonché ci prepara all'altro Emmanuel che ...
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Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] tratto riproduttivo del cinema con lo stile e la poetica del naturalismo. Eppure Ejzenštejn aveva sotto gli occhi i testi (visivi e programmatici) di una teoria del m. rilevante almeno quanto la sua, nella quale il momento riproduttivo del cinema, la ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.