La grande scienza. L'osservazione della Terra dallo spazio
D. James Baker
L'osservazione della Terra dallo spazio
Prima dell'avvento dei satelliti artificiali si poteva soltanto immaginare come la Terra [...] geostazionaria
Al crescere della distanza fra il satellite e la Terra, una parte maggiore della superficie terrestre entra nel campo visivo del satellite e aumenta anche il tempo impiegato da questo per orbitare. A una distanza di circa 36.000 km ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella Germania di fine Trecento si assiste a una progressiva rinascita del pensiero [...] si esclude il Taccuino di Villard de Honnecourt, siamo in presenza del primo libro basato esclusivamente sul linguaggio visivo, nel quale la descrizione verbale è relegata a svolgere una funzione esclusivamente didascalica. L’opera di Kyeser inaugura ...
Leggi Tutto
cataratta
Grazia Pertile
Processo di progressiva opacizzazione del cristallino, legato all’ossidazione delle proteine che lo costituiscono. Il termine risale al Medioevo (dal lat. cataracta o catarr(h)acta, [...] più diffusi al mondo. L’intervento è generalmente indicato nel paziente che lamenta un calo della capacità visiva, giustificato dalla cataratta, tale da limitarlo nell’esecuzione delle normali attività quotidiane.
Storia del trattamento
La ...
Leggi Tutto
horror, cinema
horror, cìnema <òrror ...> (ingl. <hòrë ...>) locuz. sost. masch. – Tra tutti i generi cinematografici l’horror è quello che nel primo decennio del 21° sec. ha conosciuto l’evoluzione [...] ) di J.E. Dowdle è uno scrupoloso remake. Il messicano G. del Toro è un autore tra i più ironici, il cui gusto visivo è capace di estetizzare il sangue e la violenza e di attualizzare il demoniaco e il vampirico: di un filone che contamina il mondo ...
Leggi Tutto
Molander, Gustaf
Stefano Boni
Regista e sceneggiatore cinematografico svedese, nato a Helsinki il 18 novembre 1888 e morto a Stoccolma il 19 giugno 1973. Uno dei padri del cinema nordico, realizzò quasi [...] Stiller. Debuttò nella regia con Bodakungen (1920, Il re di Boda). Già in quegli anni M. mostrò uno stile visivo profondamente influenzato dai maestri Stiller e Sjöström, senza tuttavia possederne la fantasia e la forza evocativa. Nonostante ciò ...
Leggi Tutto
visibilità arte Pura v. (ted. reine Sichtbarkeit) Nella critica d’arte, teoria, elaborata nell’ultimo quarto del 19° sec. da K. Fiedler e dagli artisti A. von Hildebrand e H. von Marées, secondo la quale [...] ’ambiente circostante sia attraverso un mezzo trasparente o diafano. La v. è per lo più limitata dal potere visivo dell’occhio, dalle condizioni di illuminazione dell’ambiente, dall’esistenza di ostacoli, dalle condizioni atmosferiche ecc. Angolo di ...
Leggi Tutto
(XIII, p. 961)
Una nuova fase nella e. ha avuto inizio nel 1958 a opera di Hirschowitz, Curtiss e Peters, con la realizzazione di un endoscopio totalmente flessibile, detto anche fibroscopio per la natura [...] pieni è più rischioso. La dilatazione pneumatica avviene sotto controllo visivo diretto, poiché il catetere a palloncino viene introdotto nel di effettuare trattamenti disostruttivi sotto diretto controllo visivo, analogamente a quanto avviene per l ...
Leggi Tutto
Scrittore. Già accademico d'Italia; dal 1931 redattore-capo della Nuova Antologia. Ha collaborato e collabora a numerosi giornali e periodici, specie al Corriere della sera.
Dopo Michelaccio (1924; nuova [...] " (v. Se rinasco..., Roma 1944): e il suo descrivere e commentare e narrare è sempre un confessarsi, in quel suo amore tutto visivo per la forma, in quel suo gusto fra classico e popolaresco, in quella malizia mista a pudore e in quell'ironia piena d ...
Leggi Tutto
OTTICO, NERVO
Cesare GIARRATANO
Camillo GIANNANTONI
. I nervi ottici in numero di due formano il 2° paio di nervi cranici. Le fibre nervose che lo costituiscono si originano, nella massima parte, dalle [...] del Gratiolet, si portano alla corteccia cerebrale, nel lobo posteriore, in prossimità della scissura calcarina, nel campo visivo corticale. Le fibre, che terminano nei corpi quadrigemini anteriori, contraggono rapporti con i nuclei di origine dei ...
Leggi Tutto
Scrittore, nato a Firenze il 14 luglio 1884. Dal 1910 al 1923 fu critico letterario della Tribuna (talvolta firmando con lo pseudonimo "Il tarlo"); nel 1919 partecipò con V. Cardarelli e con altri alla [...] delle più vigili e agili; non mirano che ad un'animazione e contaminazione quasi magiche - per virtù d'un intenso potere visivo e d'una rara facoltà associativa e analogica - delle cose lette o contemplate o meditate, dei sogni e dei ricordi. E ...
Leggi Tutto
visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.