Frankenstein
Antonio Faeti
(USA 1931, bianco e nero, 71m); regia: James Whale; produzione: Carl Laemmle Jr. per Universal: soggetto: dall'omonimo romanzo di Mary Shelley e dall'omonimo testo teatrale [...] , a fiaccolate notturne che riportano gli echi delle sfilate e delle adunate. La scelta di rendere molto tedesco tutto l'apparato visivo è poi confermata dalle danze tirolesi di cui si riempie il borgo per l'attesa del matrimonio. E anche la figura ...
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Damiani, Damiano
Guglielmo Siniscalchi
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Pasiano (Pordenone) il 23 luglio 1922. Fin dagli esordi, il suo cinema è stato attraversato da una speciale tensione [...] una dimensione ideale. La carriera cinematografica di D. si presenta complessivamente come un lungo e avventuroso tragitto visivo segnato da una peculiare coerenza stilistica, riempito da giustizieri solitari ed eroi crepuscolari, dilatato fra ampi ...
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cannocchiale e binocolo
Giorgio Strano
Strumenti con lenti per ingrandire gli oggetti lontani
Il cannocchiale nacque in Olanda dalla combinazione di due lenti. Galileo Galilei lo perfezionò e lo applicò [...] grande limite. Più era potente l'oculare, più il campo visivo del cannocchiale era ristretto. Per esempio, con un telescopio da una lente convergente. Il nuovo modello aveva un campo visivo molto più ampio e raggiungeva maggiori ingrandimenti. Unico ...
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Stilista italiano (n. Alghero 1961). Dopo aver lavorato come free-lance per varie aziende, nel 1996 ha realizzato la prima collezione con il suo nome che ha presentato nell'ambito dell'alta moda romana. [...] la Triennale di Milano gli ha dedicato la mostra antologica Antonio Marras: Nulla dies sine linea. Vita, diari e appunti di un uomo irrequieto, installazioni edite e inedite, disegni, schizzi e dipinti che raccontano il percorso visivo dell'artista. ...
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La cinematografia è basata sulla scomposizione del movimento in elementi fissi successivamente ripresi e riprodotti od osservati con ritmo quasi sempre uguale a quello impiegato per la ripresa. Il Linke [...] del montaggio. Ma la caratteristica nel cinema non è tanto nella rapida successione di scene, che, per via della memoria visiva che è in noi, dànno luogo a una specie di divisionismo scenico, bensì nella successione di particolari dello stesso quadro ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] avevano perso il significato ha fatto ipotizzare l' esistenza di una via diretta di accesso dal lessico di entrata visivo al lessico fonologico di uscita, senza il passaggio attraverso uno stadio di accesso al significato. Infine, l'ultima componente ...
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La grande scienza. La genetica del comportamento
Ralph J. Greenspan
La genetica del comportamento
La convinzione che i caratteri comportamentali si trasmettano da una generazione alla successiva è antica. [...] di mosche di dimensioni più grandi hanno mostrato che questi neuroni sono sensibili al movimento in una gran parte del campo visivo; essi ricevono segnali ad ampio spettro dai neuroni presenti nei lobi ottici più periferici. Tali neuroni sono stati ...
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L'Ottocento: fisica. La matematizzazione del colore
Steven R. Turner
La matematizzazione del colore
I colori e il loro mescolamento da Newton a Helmholtz
Il moderno approccio allo studio della visione [...] secondaria soggettiva che aveva luogo nel sensorio quando una luce con determinate qualità primarie colpiva l'apparato visivo. Pertanto, dal punto di vista logico, qualsiasi trattamento matematico del colore richiedeva l'esistenza di relazioni ...
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Lean, David
Emanuela Martini
Regista cinematografico inglese, nato a Croydon il 25 marzo 1908 e morto a Londra il 16 aprile 1991. Avvicinatosi al cinema a diciannove anni, L. esordì nella regia nel [...] e profondità d'intenti. Equilibrio che non riesce a raggiungere il successivo e più manierato Doctor Zhivago, malgrado la bellezza visiva di certe scene (il palazzo ghiacciato) e l'intensità di alcune sequenze. Nel 1970 la pessima accoglienza di ...
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terapia del massaggio
Insieme di comportamenti che promuovono la comunicazione corporea tra i genitori e il bambino, volti a favorire lo sviluppo del neonato mediante una complessa stimolazione multisensoriale. [...] sia nei piccoli di ratto. Poiché il blocco dell’azione dell’IGF- 1 elimina gli effetti del massaggio sullo sviluppo dell’acuità visiva dei ratti, lo studio suggerisce che tale fattore sia un mediatore chiave degli effetti del massaggio sullo sviluppo ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.