Psicologia della forma
Wolfgang Metzger
di Wolfgang Metzger
Psicologia della forma
sommario: 1. Introduzione. 2. La situazione di partenza. 3. Il significato dell'elementarismo (atomismo) e del connessionismo [...] come ‛casi speciali' della summenzionata tendenza alla pregnanza, la quale si dimostra un fattore decisivo per l'organizzazione del campo visivo e, come l'attento lettore avrà capito sin dall'inizio, anche per l'organizzazione del campo tattile e di ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
Da circa un secolo e mezzo nell’ambito degli studi scientifici sulla mente si è progressivamente sviluppata l’idea che il linguaggio, come le altre facoltà [...] attraverso la via lessicale-fonologica (in rosso nella figura) che prevede un collegamento diretto tra il lessico di entrata visivo e quello di uscita fonologico. Al contrario, la via non lessicale (in blu) è utilizzata quando occorre leggere parole ...
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vedere
Domenico Consoli
Verbo ad altissima frequenza, presente in tutte le opere dantesche, con funzioni espressive di particolare rilievo.
Quanto alle forme, notiamo: vedestù per " vedesti tu " (Vn [...] io era in luogo dal quale vedea la mia beatitudine (Vn V 1: il sostantivo che designa la donna sembra togliere all'atto visivo il carattere più comune di semplice rilevamento percettivo); Ciò che m'incontra, ne la mente more, / quand'i' vegno a veder ...
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SCORZON, Amos
Mariadelaide Cuozzo
– Nacque a Dolo (Venezia) il 18 dicembre 1885, in un’abitazione in via Bassa, da Giuseppe, maestro di ginnastica, e da Carolina Morandini, maestra comunale.
Illustratore, [...] di Venezia, 22 febbraio 1908, in Moro, 2017, pp. 124 s.). Nel contesto romano Scorzon maturò gradualmente un linguaggio visivo che da un iniziale naturalismo si andò volgendo verso semplificazioni e stilizzazioni al passo con gli esempi della grafica ...
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Léger, Fernand
Gianni Rondolino
Pittore, scenografo, costumista, cineasta francese, nato ad Argentan (Orne) il 4 febbraio 1881 e morto a Gif-sur-Yvette il 17 agosto 1955. I suoi rapporti con il cinema [...] puro gioco formale i triangoli che inframmezzano il balletto visivo, o l'alternanza dei volti stilizzati in un da colpire favorevolmente e profondamente Sergej M. Ejzenštejn, che nella sua visita a Parigi nel 1930 volle incontrare L., e del quale, in ...
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ricorrere
Andrea Mariani
Non tanto " correre di nuovo "; piuttosto " correre in direzione opposta " rispetto a un moto precedente, " correre incontro ", rispetto al moto di qualche altra persona o cosa, [...] / a lo splendor che va di gonna in gonna, dove il senso del verbo oscilla fra i valori attribuitigli dal Torraca (" la virtù visiva... fa cammino opposto a quello dello splendore; questo dal di fuori al di dentro, essa dal di dentro al di fuori ") e ...
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vitamine e sistema nervoso
Le vitamine che più direttamente interessano il buon funzionamento del sistema nervoso sono la tiamina (o vitamina B1), la vitamina B12, l’acido folico, la vitamina A e la [...] malformazioni a carico del tubo neurale (spina bifida). La vitamina A agisce nella retina, come parte del pigmento visivo che permette la trasformazione della luce in impulso nervoso; il segno precoce di carenza riguarda la diminuita capacità di ...
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flaillo
Bruna Cordati Martinelli
Una sola occorrenza, in Pd XX 14 O dolce amor... / quanto parevi ardente in que' flailli, / ch'avieno spirto sol di pensier santi! Nonostante i suggerimenti di alcuni [...] appare ‛ in que ' flailli ', la successiva qualifica di ‛ lucidi lapilli ' e quella precedente di ‛ vive luci ' rimandano a un dato visivo, e non uditivo " (Ulisse 579). Cfr. anche Petrocchi, ad l.; si veda inoltre E. Paratore, Il c. XX del Paradiso ...
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Sydney
Livio Sacchi
La principale città australiana, capitale dello Stato del Nuovo Galles del Sud, è caratterizzata, oltre che dalla eccezionalità della posizione geografica, affacciata sulla profonda [...] e di una dozzina di corsi d'acqua che si riversano sulla baia; quest'ultima, in particolare, costituisce il vero centro visivo della città e il punto verso il quale sono orientati la maggior parte degli edifici. L'area metropolitana di S., con una ...
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OTTOTIPI
Cesare GIARRATANO
Camillo GIANNANTONI
. Sono tavole che servono per l'esame della funzione visiva. Su esse sono stampati dei numeri o delle lettere e, per gli analfabeti, forche, anelli, ecc. [...] colorate in rosso, ma solo quelle verdi e le vede nere, e viceversa. In tal modo è possibile stabilire l'acutezza visiva dell'uno e dell'altro occhio, separatamente, e senza che il soggetto se ne accorga. Esistono infine anche tavole ottotipiche per ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.