acromatopsia
Perdita della visione di tutti i colori per quanto riguarda intensità, tono e saturazione. L’a. può essere congenita (ereditaria e non) o acquisita. Dal punto di vista anatomopatologico [...] la sottostante sostanza bianca nel lobo occipitale. Se causata da infarto cerebrale, l’a. può manifestarsi in un solo quadrante del campo visivo (emiacromatopsia) o in tutti; in quest’ultimo caso l’a. è definita a tutto campo ed è causata da lesione ...
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nevoxantoendotelioma
Malattia cutanea dell’età evolutiva, nota più correttamente come xantogranuloma giovanile, con tendenza alla guarigione spontanea, caratterizzata da aree di aspetto xantomatoso, [...] dislocazione nel cuoio capelluto. Vengono distinte, almeno in prima approssimazione, una variante micro- e una macronodulare. Eccezionalmente è stato descritto l’interessamento dell’apparato visivo, essenzialmente nella forma micronodulare. ...
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MERKEL, Friedrich
Agostino Palmerini
Anatomista, nato il 5 aprile 1845 a Norimberga, morto a Gottinga il 28 maggio 1919. Si laureò nel 1869 a Erlangen dove nel 1870 conseguì la libera docenza in anatomia; [...] e topografica, si dedicò allo studio degli organi di senso, particolarmente all'anatomia e allo sviluppo del senso visivo, indicando pregevoli metodi di tecnica microscopica (xilolo e celloidina). Scrisse: Die Zona ciliaris (Lipsia 1870); Die Linea ...
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cometa
Giovanni Buti
Renzo Bertagni
La c. è un corpo celeste composto di una testa splendente (nucleo) e di una lunga striscia vaporosa (chioma). Il nome (greco χωμήτης, latino cometes o cometa) significa [...] fiammando, volte, a guisa di comete. L'espressione coglie la caratteristica distintiva del corpo celeste e ha valore visivo, potenziato dalla grandiosità che, qui come altrove, il riferimento ai fenomeni celesti conferisce alle notazioni dantesche. S ...
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Demme, Jonathan
Demme, Jonathan. – Regista statunitense (n. Baldwin 1944), si è affermato negli anni Novanta del 20° sec. con un susseguirsi di successi cinematografici, consacrati nel 1992 con l’Oscar [...] il senso per lo spettacolo, l’intrigo narrativo, le sfumature psicologiche, l’analisi politica e un’interpretazione musicale del ritmo visivo. Nel 21° sec. i suoi film hanno conseguito, a fasi alterne, successi e insuccessi. Poco capito è stato un ...
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Pseudonimo dell’artista spagnolo Samuel Marìn (n. Elche 1980), conosciuto per le sue immagini a silhouette nera che animano i muri di molti luoghi nel mondo. Vive e lavora tra Murcia e Madrid. Adolescente, [...] presso l’Accademia di belle arti di Granada. Gli interventi di S. sono caratterizzati dal forte impatto visivo di sagome interamente nere a carattere prevalentemente antropomorfo, quasi una versione contemporanea di quelle dell’antica ceramica greca ...
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orizzonte (orizzonta, in rima)
Giovanni Buti-Renzo Bertagni
L'o. è uno dei circoli fondamentali dei quali parla nel secondo capitolo del suo trattatello sulla Sfera il Sacrobosco (v.), uno dei testi [...] mezzo [l'aria], puro infino al primo giro (Pg I 14-15): per primo giro s'intende l'o. e precisamente l'o. visivo, che si presenta come la base di una cupola di aria azzurra. Questa interpretazione è confermata da Pietro che, seguendo la lezione dal ...
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Franju, Georges
Massimo Causo
Regista e sceneggiatore cinematografico francese, nato a Fougères (Bretagna) il 12 aprile 1912 e morto a Parigi il 5 novembre 1987. Autore tra i più singolari del cinema [...] crudeltà e il profondo orrore. Prendendo le mosse dalla pratica documentaria, arricchì la cifra del suo stile visivo di pulsioni surrealiste e risonanze espressioniste, trovando nell'ambito dei generi cinematografici tradizionali quell'equilibrio tra ...
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Campion, Jane
Mario Sesti
Regista cinematografica neozelandese, nata a Wellington (Nuova Zelanda) il 30 aprile 1954. L'universo psichico e corporeo della femminilità, la disamina rivelatrice dei legami [...] , dell'Ottocento come di quelle contemporanee, dalle complesse psicologie, la C., con un tratto stilistico e un sistema visivo originale, si è imposta a livello internazionale ottenendo vari riconoscimenti della critica, in particolare la Palma d'oro ...
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(o chiasma)
Anatomia
C. dei nervi ottici Lamina di sostanza bianca, formata dalle fibre ottiche, ben visibile in corrispondenza della base del cervello, subito avanti al tuber cinereum. Ha forma rettangolare: [...] di lesione del c., quali si osservano, per es., nei tumori dell’ipofisi, consistono soprattutto in disturbi del campo visivo (emianopsie).
Biologia
Punto di contatto, singolo o multiplo, che si osserva in meiosi tra cromosomi omologhi. Secondo la ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.