agnosia
Carlo Caltagirone
Disturbo del riconoscimento percettivo degli oggetti, limitato a una sola modalità sensoriale (visiva, uditiva, tattile ecc.), non imputabile a un deficit del corrispondente [...] Anche l’olfatto può talvolta supplire al deficit di riconoscimento visivo, per es., quando si tratti di identificare dei cibi. A un livello più alto nella gerarchia del riconoscimento visivo, nell’agnosia associativa il paziente è capace di stabilire ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Ottica, scienza dei pesi e cinematica
Katherine Tachau
John D. North
Johannes M.M.H. Thijssen
Ottica, scienza dei pesi e cinematica
'Perspectiva': [...] di suoi simili o di sue specie. Nel preferire il termine 'specie' per ciò che era chiamato anche 'potenza' o 'forza' (vis o virtus) Grossatesta e i suoi seguaci sostenevano la nozione di "ciò che è visibile". Come la terminologia stessa suggerisce, l ...
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Hathaway, Henry
Fabio Giovannini
Nome d'arte di Henri Leopold de Fiennes, regista cinematografico statunitense, nato a Sacramento il 13 marzo 1898 e morto a Los Angeles l'11 febbraio 1985. Tipico professionista [...] per le majors. Poco apprezzato dai critici, realizzò tuttavia indimenticabili film di intrattenimento, che rivelano un ottimo gusto visivo e grande abilità nelle riprese in esterni. A partire dagli anni Trenta, Hollywood gli assegnò la direzione di ...
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ultraleggero Nell’aviazione civile e sportiva, piccolo aeroplano di vario tipo (monoplano, biplano, ecc.) usato per diporto e competizioni sportive, propulso in genere da un motore a due tempi, di massa [...] monoposto, si usa nelle ore diurne e solo quando le condizioni atmosferiche e meteorologiche consentono al pilota il continuo riferimento visivo al terreno e a quote non superiori, di massima, ai 150 m. Gli u. si realizzano soprattutto in legno ...
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Arte
Pittura gestuale (o del gesto)
Pittura che affida un particolare significato autonomo al gesto dell’artista, espressione diretta dell’impulso creatore; sono pittori g. G. Mathieu, H. Hartung, J. Degottex, [...] nel 1955.
Musica
Musica gestuale
Modo di esecuzione musicale (solitamente di composizioni contemporanee), in cui l’aspetto visivo assume un’evidenza particolare e in cui la teatralità degli atteggiamenti e dei gesti, prescritti agli interpreti dall ...
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Oculista italiano (Canicattì 1898 - Bologna 1995); prof. univ. dal 1939, insegnò clinica oculistica a Bologna. È autore di studî sul tracoma, la schiascopia, il glaucoma, le angioneurosi e la tubercolosi [...] settica. Si interessò inoltre a varî problemi di chirurgia, contribuendo al perfezionamento di alcune tecniche operative. Tra le sue pubblicazioni: Profilassi e terapia della cecità (1949); Le affezioni reumatiche dell'apparato visivo (1958). ...
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(XI, p. 569)
La c. è oggetto di continua chiarificazione terminologica (tra gli altri, Consciousness in contemporary science, 1988; Jervis 1993). La parola non designa in effetti un fenomeno unitario, [...] finito con l'essere intesa come un sistema di controllo delle stesse operazioni cognitive. Nel riconoscimento di oggetti visivi e negli esercizi di attività mnemonica si è infatti rilevato che un oggetto può essere riconosciuto o ricordato mettendo ...
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Cubismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema cubista
Nella storia delle avanguardie artistiche del 20° sec. un posto di indubbio rilievo ebbe il C., nell'ambito delle arti figurative. [...] la plasticità e il dinamismo degli oggetti. Così non sono un puro gioco formale i triangoli che inframmezzano il balletto visivo, o l'alternanza dei semivuoti in un contrasto figurativo violento; e neppure è un semplice omaggio a Charlie Chaplin il ...
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Ventrone, Luciano. – Pittore italiano (Roma 1942 - Collelongo, L’Aquila, 2021). Interrotti gli studi di architettura nel 1968, ha affidato al linguaggio pittorico una ricerca serrata che, precisatasi nell’ambito [...] si snoda nei dipinti in anamorfosi fino alle nature morte, la cui perfezione formale sottende un'illusione, un inganno visivo. Il dominio della luce, grazie al quale Ventrone è stato accostato a Caravaggio, e della tecnica pittorica (privilegiata ...
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Regista (Londra 1906 - ivi 1976); attivo nel cinema dapprima come attore, scrittore e assistente alla produzione, passò alla regia nel 1936, attraversando tutti i generi e ritagliandosi un ruolo di rilievo [...] the Islands (L'avventuriero della Malesia, 1951), i suoi film più noti, dotati di profondità psicologica e personale gusto visivo, segnaliamo: Bank holidays (Fiamme di passione, 1938); The stars look down (1939); Kipps (1940); The way ahead (La via ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.