al-Mustansir, Abu Tamim
Califfo fatimide d’Egitto (n. 1029-m. 1094). Salito al trono nel 1036, il suo lungo regno segnò l’apogeo della potenza fatimide (nel 1059 fu per un momento riconosciuto califfo [...] ) e dell’ismailismo, ma conobbe anche gravissime crisi interne causate dallo strapotere dei mercenari turchi e berberi. Questi furono infine repressi grazie all’energico visir armeno Badr al-Jamali, che pose da allora il califfato sotto tutela. ...
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ḤAQQI Pascià, Ibrāhīm
Ettore Rossi
Uomo politico turco, nato a Costantinopoli nel 1863; si distinse come insegnante nella scuola di diritto; ader. al movimcnto rivoluzionario del 1908 e fu ministro [...] 1909 fu a Roma come ambasciatore e sembrò favoirire una politica d'accordo con l'Italia; l'anno seguente fu nominato Gran Visir e si dimise nel 1911 all'atto della dichiarazione di guerra dell'Italia alla Turchia; fu allora minacciato di processo per ...
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QARAH MUṢṬAFÀ
Ettore Rossi
. Ministro e generale ottomano, soprannominato maqtūl "l'ucciso" e Merzīfūnī dal luogo ove nacque nel 1044 (1634-1635). Fu protetto da Köprülü Meḥmed Pascià e da suo figlio [...] di qā'im-maqām, cioè di reggente del governo della Porta, come supplente del gran visir. Nel 1676, alla morte di Fāẓil Aḥmed Pascià, ricevette il sigillo di gran visir; trattò duramente gl'inviati delle potenze cristiane e cercò in tutti i modi di ...
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n Epiteto onorifico con cui è noto il fondatore della dinastia ayyubita di Egitto e Siria Yūsuf ibn Ayyūb (Takrīt, Mesopotamia, 1138 - Damasco 1193), conosciuto tra i musulmani anche come al-Malik an-Nāṣir. [...] Nūr ad-Dīn, che lo inviò in Egitto (1163) per redimere una controversia con il califfo fatimide, al-῾Āḍīd. Divenuto dapprima visir (1169), alla morte di al-῾Āḍīd (1177) Ṣ. ad-D. si proclamò sultano di Egitto, riportando il paese alla fede sunnita ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] precedente dinastia. L’amministrazione si articolò e un visir fu posto accanto al re, mentre numerosi funzionari, tombe di personaggi collegati alla corte, come la tomba ipogea del visir di Psammetico I, Bakenrenef, e quella di Pedipep, precettore di ...
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Uomo politico turco (n. presso Adrianopoli 1872 - m. Berlino 1921). Membro del comitato Unione e Progresso dei Giovani Turchi, deputato (dal 1908) e varie volte ministro, diresse, insieme a Enver Pascià [...] della sanguinosa deportazione della popolazione armena dalle province orientali dell'impero in Siria e in Mesopotamia. Nominato Gran Visir (1917) si dimise nell'ottobre 1918, poco prima della capitolazione turca; nel novembre seguente fuggì a Berlino ...
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IBN al-QIFṬĪ (o anche semplicemente al-Qifṭī)
Michelangelo Guidi
ṬĪ Forma abbreviata di Giamāl ad-dīn Abū 'l-Ḥasan ‛Alī ibn Yūsuf ibn Ibrāhīm ibn ‛Abd al-Wāḥid al-Qifṭī, storico e biografo musulmano [...] . (1172-1173 d. C.), vissuto a lungo ad Aleppo ed ivi, dal 1236 fino alla sua morte, avvenuta nel 646 èg. (1248 d. C.), visir del sovrano al-Malik al-‛Azīz.
È autore di molte opere storiche, di cui una sola ci è giunta (nel compendio di Muhammad ibn ...
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CAVALLI, Giovan Pietro
Gino Benzoni
Di famiglia appartenente all'ordine cittadino e solita a fornire personale ai quadri cancellereschi della Serenissima, il C. nacque, nel 1632, a Venezia da Francesco.
Non [...] e il resto della "famiglia",accolti da un pascià dalla "maestosa presenza",vengono alloggiati nella "casa" del kyāhyā del primo visir, "sorta di quartiere per le milizie" prossimo al mare e, ancor più, al "campo turchesco". Qui sono sottoposti ad una ...
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Peć (turco Ipek; albanese Peja) Città della Repubblica del Kosovo (78.600 ab. nel 2009) posta a 530 m s.l.m. su uno dei rami sorgentiferi del Drin Bianco. Centro agricolo e commerciale, con industrie [...] 1346 al 1463, quando fu abbattuto dalla conquista turca, e quindi dal 1557 (quando fu ripristinato per intervento del gran visir Mehmet Soqolli, di origine serba) al 1766, assumendo in questa seconda fase grande importanza, in quanto la Chiesa serba ...
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(o Theuth; gr. Θώϑ o Θεῖϑ) Dio egizio. Il centro del suo culto fu a Ermopoli, dove T. era considerato il dio supremo che aveva creato con la parola un gruppo di otto dei paredri, l’Ogdoade. È dio lunare, [...] e Seth è l’alleato del secondo, in quella più recente è invece colui che compone la lotta. Nel mito solare funge da visir di Ra. È venerato come dio della scrittura, delle formule divine e magiche, della giustizia dell’aldilà, dove pesa le anime dei ...
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visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.