Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Avicenna e l'alchimia araba
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il X e l’XI secolo l’alchimia islamica conosce una [...] età matura affianca alla sua attività di scienziato quella politica, rivestendo importanti cariche pubbliche, compresa quella di gran visir presso la corte del principe Shams ad-Dawlah nella città di Hamadhan, dove risiede fino al termine della sua ...
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SOLIMANO (Sulaimān) I
Ettore Rossi
Sultano ottomano (1520-1566), decimo della serie e primo di questo nome secondo l'uso degli storici ottomani, i quali non comprendono nella serie dei sultani il principe [...] 'ambiente del palazzo. La favorita Khurrem Sulṭān (d'origine russa, come pare, detta dagli Europei "la Rosselana") e il Gran Visir Rustem pascià lo indussero nel 1553 a far uccidere il figlio Mustafà, avuto da altra donna, per favorire la successione ...
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MILLE E UNA NOTTE (in arabo Alf lailah wa lailah)
Francesco Gabrieli
Celebre raccolta novellistica in arabo, resa nota in Europa attraverso una libera traduzione francese al principio del sec. XVIII, [...] obbliga ogni giorno una fanciulla dei suoi sudditi a passare la notte con lui, uccidendola all'indomani, sino a che il visir incaricato di fornirgli la vittima non trova più altri che la sua stessa figliuola, la bella e saggia Shahrazād; questa ...
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N Vocabolo arabo d'origine persiana, italianizzato in divano (fr. e ingl. divan, sp. diván, ted. Diwan), il quale è andato assumendo significati svariatissimi, che qui riassumiamo.
1. La parola araba, [...] Imperiale") o cancelleria della Sublime Porta, riordinato da Maometto II il Conquistatore (1451-1481), presieduto dal Gran Visir e avente alte funzioni politiche e giudiziarie; esso perdette d'importanza nel sec. XVIII, finché Maḥmūd II (1808 ...
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MENFI (dall'eg. Men-nŏfrew "fermo di bellezza"; ass. Mempi; ebr. Müph, Nüph; gr. Μενϕις; ar. Menf; copto Ménfe)
Giulio Farina
Città dell'antico Egitto. Fino dalla preistoria i re di Ieraconpoli avevano [...] quando nei secoli successivi la residenza effettiva dei sovrani fu portata qua e là e tenuta a Tebe. Durante l'impero un visir era a capo di essa. I faraoni non cessarono di arricchirla di nuovi edifici, di ampliare i santuarî venerati, accrescere le ...
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Sulaiman I detto il Magnifico o il Legislatore
Sulaiman I
detto il Magnifico o il Legislatore Sultano ottomano (n. 1495-m. Szigetvár, Ungheria, 1566). Figlio di Selim I, salì al trono nel 1520. Dopo [...] , si concluse con la pace del 1555 fra S. e questi ultimi. La sua favorita Khurrem Sultan (Rosselana) e il Gran visir Rustem Pascià lo indussero (1553) a far uccidere il figlio Mustafa, avuto da un’altra donna, per favorire la successione di Selim ...
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TURCHI.
Ettore ROSSI
Carlo TAGLIAVINI
Ernst KUHNEL
Egon WELLESZ
Sommario: Etnologia e storia (p. 519); Le lingue turche (p. 523); La lingua 'osmānlï (p. 526); Letterature (p. 527); Arte (p. 533); [...] imita o traduce modelli arabi e persiani (nel sec. XV Sheikh-Zādeh Aḥmed voltò dall'arabo in turco le storie dei Quaranta Visir, Qïrq Vezīr ḥikāyesi; verso il 1530 ‛Alī Celebi tradusse le favole di Bidpai con il titolo Humāyūn-nāmeh), ma tratta pure ...
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LEOPOLDO I imperatore
Heinrich Kretschmayr
Secondogenito dell'imperatore Ferdinando III e di Maria Anna, sorella del re Filippo IV di Spagna, nacque il 9 giugno 1640 a Vienna. Destinato all'inizio alla [...] l'Austria che la Turchia. La guerra, nonostante la vittoria riportata da Raimondo Montecuccoli, presso San Gottardo sulla Raab, sul gran visir Ahmed Koprülü (1 agosto 1664) finì il 10 agosto 1664 con la pace non favorevole di Eisenburg (Vasvár). L ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Il ruolo delle istituzioni
Ekmeleddin Ihsanoglu
Il ruolo delle istituzioni
Nel corso del processo di istituzionalizzazione della scienza, e [...] da Ġāzān Ḫān a Tabriz, che a sua volta ha molte somiglianze con il Rab῾-i Rašīdī fondato da Rašīd al-Dīn, il visir di Ġāzān Ḫān. Anzi, Ġāzān Ḫān aveva visitato l'Osservatorio di Marāġa diverse volte e aveva finanziato anche il suo osservatorio come ...
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Sultano ottomano (n. 1495 - m. Szigetvár, Ungheria, 1566), figlio di Selīm I; salì al trono nel 1520. Durante il suo lungo regno con numerosi interventi bellici portò all'apogeo la potenza turca in Asia, [...] si concluse con la pace del 1555 fra S. e questi ultimi. La sua favorita Khurrem Sulṭān (Rosselana, v.) e il gran visir Rustem Pascià lo indussero (1553) a far uccidere il figlio Muṣṭafà, avuto da altra donna, per favorire la successione di Selīm II ...
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visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.