(lat. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Origini ed espansione in Occidente
I V., secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia [...] per il riconoscimento del nuovo re Roderico trassero profitto gli Arabi, stabilitisi a Tangeri fin dall’epoca del re visigoto Vamba (672-80), per attraversare lo Stretto di Gibilterra e sbarcare nella Penisola Iberica. Il loro arrivo modificò il ...
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Figlio (m. 601) di Leovigildo, cui successe nel 586; nel III Concilio di Toledo (589) fu proclamata la sua conversione al cattolicesimo avvenuta per merito di Leandro, arciv. di Siviglia; alla sua seguì [...] la conversione di buona parte del popolo visigoto. Ciò gli suscitò contro l'ostilità dei vescovi ariani e di parte della nobiltà, ma R. riuscì a superare tutte le rivolte sollevate contro di lui. Batté inoltre i Franchi e consolidò e ampliò i confini ...
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Nobile visigoto (m. Toledo 567), fu proclamato re dei Visigoti (554) dopo aver sconfitto, con l'aiuto dei bizantini, il re Agila malvisto dagli Ispani romanizzati e cattolici. Lottò poi contro i Bizantini, [...] che non intendevano restare nei limiti pattuiti, e contro i Baschi, sostenuto dall'Andalusia, fortemente romanizzata e cattolica. Si disse che si fosse segretamente fatto battezzare ...
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Re visigoto (m. 585). Figlio del re Leovigildo che l'associò al trono, per influenza della moglie merovingia Ingonda, che aveva sposato nel 579, si convertì al cattolicesimo, onde una lunga lotta col padre [...] ariano. Vinto e fatto prigioniero, fu decapitato a Tarragona (o a Siviglia) per aver rifiutato la comunione dalle mani di un vescovo ariano. Fu canonizzato da papa Sisto V. Festa, 13 aprile ...
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Figlio (m. Gerticos, Valladolid, 672) di Chindasvindo; fu associato al trono dal padre nel 649. Rimase re anche dopo la morte del padre (653), benché l'VIII Concilio di Toledo stabilisse che l'elezione dei re era riservata al clero e ai nobili. Favorì la fusione del suo popolo coi Romani stabilendo una legislazione comune col Liber iudiciorum, valido per i due popoli (654), e stabilendo così il principio ...
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LEOVIGILDO
Bruno Paradisi
. Re visigoto. Fu associato al trono dal fratello Liuva I nell'anno 568 e, alla morte di lui (anno 572), rimase unico sovrano. Ebbe due mogli, Teodosia prima, poi Gosminda, [...] vedova di Atanagildo, e due figli, Ermenegildo e Reccaredo, per i quali rese ereditario il trono. L. si mantenne tenacemente fedele all'arianesimo e combatté il primogenito Ermenegildo, che s'era fatto ...
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. Capo visigoto, figlio di Rotesteo. Conosciamo l'anno e il giorno della sua morte (25 gennaio 381), ma non quelli della nascita. Appartiene, ad ogni modo, a quel periodo singolarmente procelloso in cui [...] i Goti stanziatisi sul Danubio, ma non ancora penetrati nell'interno del territorio romano, vi erano tuttavia oramai tanto vicini da sentirne l'influsso sul loro incivilimento e sul loro svolgimento sociale ...
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. Questo re visigoto salì al trono con l'aiuto dell'avo Teodorico, re degli Ostrogoti. Morto Alarico (v. alarico ii) nella battaglia di Vouillé, aveva cinto la corona Gesaleico, suo figlio naturale, che [...] presto morì; a lui succedette (511) A., figlio legittimo di Alarico, il quale, finché visse Teodorico, rimase sotto la sua tutela (526). Conscio del pericolo causato dalla vicinanza dei Franchi, soprattutto ...
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EUTARICO
Herwig Wolfram
Figlio di Viderico, discendeva dal ramo visigoto della stirpe degli Amali. Il nonno, Berimundo, era forse il pronipote del re ostrogoto Ermanarico che, secondo Ammiano Marcellino [...] gli Ostrogoti che si erano sottomessi agli invasori. A quanto pare, c'era anche un progetto di elevare Berimundo a re dei Visigoti, ma la stirpe dei Balti conservò il potere con Teoderido, re dal 418 al 451. Berimundo aveva portato con sé il figlio ...
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visigoto
viṡigòto agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente, relativo alla popolazione dei Visigoti (lat. Visigothi o Wisigothi): il Regno v.; la lingua v. (e come s. m. il visigoto); le incursioni dei V. in Italia. In funzione di agg., sostituisce...
visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...