Ormisda, santo
Teresa Sardella
Nacque a Frosinone, figlio di Giusto. Fu diacono della Chiesa romana sotto il pontificato di Simmaco, del quale fu il successore. Fu eletto papa il 20 (e non il 27 come [...] della penisola iberica. Forse questo è spiegabile con la situazione politica, dal momento che il dominio ariano dei Visigoti poneva maggiori problemi. A Sallustio di Siviglia O. conferisce - forse nell'aprile 521 - (ep. 142, in Epistolae Romanorum ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] la disfatta di Alarico a Pollenza, descrive Fortuna che gira la sua ruota con malevolenza per precipitare nell'abisso i Visigoti, saccheggiatori dei tesori greci e romani. B. conferisce a questa nuova iconografia tutta la sua orchestrazione. Egli ci ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
visigoto
viṡigòto agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente, relativo alla popolazione dei Visigoti (lat. Visigothi o Wisigothi): il Regno v.; la lingua v. (e come s. m. il visigoto); le incursioni dei V. in Italia. In funzione di agg., sostituisce...