Nipote (m. 451) di Alarico, successe a Vallia (419). Desiderando estendere il suo dominio, combatté contro i Romani; successivamente unì le sue forze a quelle del generale romano Ezio, contro l'invasione di Attila, e perì nella battaglia dei Campi catalaunici ...
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- Condottiero dei Visigoti (circa 370 - 410), fu l'autore del celebre saccheggio di Roma del 410.
Vita e attività
Acclamato nel 395 duce dei Visigoti stanziati come foederati di Roma nella Pannonia e [...] da stipendiato, assumeva una sua autonomia e si affiancava ai Romani, pur diviso da questi se non altro per la religione (i Visigoti erano ariani). Forse in relazione ad altri movimenti di barbari, A., proclamato re dai suoi, nel 400 scese in Italia ...
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Re dei Visigoti dal 672 al 680. Fece alcune aggiunte alla Lex Wisigothorum e cercò di dare un'organizzazione militare al suo regno. Fu costretto a rinunciare al trono da Ervige, che gli succedette. ...
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Re dei Visigoti (m. Mérida 554); impegnatosi nella lotta contro la nobiltà ispano-romana della Betica e nella persecuzione dei cattolici fu sconfitto nel 554 dai Bizantini, accorsi in aiuto, e assassinato [...] poi dai suoi stessi soldati. Ad A. successe Atanagildo ...
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Re dei Visigoti (sec. 7º); generale del re Sisebuto, successe (621) al re Recaredo II e completò la riconquista della Spagna meridionale a danno dei Bizantini (624). Dovette abbandonare il potere e fuggire [...] (631) di fronte alla ribellione di Sisenando, governatore della Gallia gotica, alleato del re franco Dagoberto ...
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Re dei Visigoti di Spagna (m. 621), successore di Gundemaro (612); dopo aver ridotto all'obbedienza i ribelli guasconi e asturiani, iniziò la fortunata riscossa militare visigota contro i Bizantini (615) [...] e la persecuzione contro gli Ebrei. Si dilettò di scienza e d'arte; di lui ci restano epistole (una in versi, sull'eclisse) e la Vita Desiderii episcopi viennensis ...
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Capo (m. 381) dei Visigoti; verso il 370, in lite con l'altro capo goto Atanarico, si convertì al cristianesimo (ariano) e ottenne di essere stanziato coi suoi nel territorio dell'Impero. Nel 378 invase [...] la Tracia e, insieme a schiere di Alani e Unni, sconfisse Valente presso Adrianopoli; nel 380 penetrò di nuovo nella Grecia settentr., ma i suoi successi contro Teodosio furono interrotti dalla morte, ...
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Re dei Visigoti (m. 531). Figlio di Alarico II, che era stato sconfitto e ucciso dai Franchi nella battaglia di Vouillé (507), fino al 526 regnò sotto la protezione del nonno Teodorico, re degli Ostrogoti [...] (che governò di fatto per mezzo dei luogotenenti Ampelio, Liberio e Teudi), che gli riguadagnò in parte il regno visigotico. Dopo aver sposato Clotilde, figlia del re franco Clodoveo, cercò di convertirla all'arianesimo, ciò provocò, tra l'altro, la ...
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Re dei Visigoti (m. Toledo 586). Associato dapprima al governo dal fratello Liuva I (568), poi (572) solo, estese il suo regno sconfiggendo gli Svevi stanziati lungo la costa atlantica, i Baschi e i Bizantini [...] che avevano riconquistato l'Andalusia. Fedele all'arianesimo, mise a morte il figlio primogenito Ermenegildo, che si era convertito al cattolicesimo. Compì anche la revisione delle leggi d'Eurico, riducendole, ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
visigoto
viṡigòto agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente, relativo alla popolazione dei Visigoti (lat. Visigothi o Wisigothi): il Regno v.; la lingua v. (e come s. m. il visigoto); le incursioni dei V. in Italia. In funzione di agg., sostituisce...