ONORIO FLAVIO (Flavius Honorius)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Figlio di Teodosio il Grande e di Elia Flacilla, fratello minore di Arcadio, nacque nel 384 a Costantinopoli. Ebbe il titolo di [...] figlia di lui, Maria, e, dopo la morte di lei, la sorella Termanzia. Sotto il suo regno si verificarono l'invasione dei Visigoti e il sacco di Roma. Dovette trasportare la capitale a Milano e, dopo un effimero ritorno e un trionfo a Roma, la stabilì ...
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MAIORIANO (Iulius Valerius Maiorianus)
C. Bertelli
Imperatore romano.
Nel 457 era nominato da Leone I magister militum, al posto di Recimero, il I° aprile dello stesso anno il senato, d'accordo con l'esercito, [...] tradizione romana: nel 459 liberava Arles, salutato da un panegirico di Apollinare Sidonio, nel 460 moveva contro i Visigoti di Spagna, ma nel 461 moriva a Tortona combattendo Recimero, che riusciva così a stroncare un imperatore troppo energico ...
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TOLOSA
Q. Cazes
(franc. Toulouse).
Città della Francia meridionale (dip. Haute-Garonne), capoluogo della regione Midi-Pyrénées, sorta sulle rive della Garonna.In età romana T. fu città di frontiera [...] del sec. 3°, con il martirio nel 250 del primo vescovo, Saturnino. Dopo il 418, T. divenne capitale del regno dei Visigoti, i quali l'ampliarono e l'arricchirono ed edificarono un grande palazzo nei pressi della Garonna. La vittoria dei Franchi sui ...
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Mérida Città della Spagna (55.568 ab. nel 2008), capoluogo della comunità autonoma dell’Estremadura, sulla riva destra del fiume Guadiana, alla confluenza del río Albarregas. Notevole centro agricolo [...] in diretta comunicazione con il Mediterraneo. In relazione di commercio con l’Oriente, continuò a prosperare sotto i Visigoti; eretta a sede arcivescovile, estese la sua giurisdizione ecclesiastica su quasi tutto l’attuale Portogallo. Caduta dopo ...
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Stirpe indoeuropea del ramo nomade, scito-sarmatico, degli Iranici. Abitarono le steppe dell’Ural, del Lago di Aral, del Mar Caspio fino al Don. Apparsi i Goti sul Mar Nero, gran parte di loro fu spinta [...] , ma furono vinti da Ricimero. Il grosso aveva intanto occupato la Lusitania e la provincia di Cartagena, ma fu disfatto dai Visigoti di Vallia (418). I resti, unitisi ai Vandali, li seguirono nel 429 in Africa, dove il re vandalo assunse anche il ...
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Andalusia
T. Falcón Márquez
B. Pavón Maldonado
INQUADRAMENTO GENERALE
di T. Falcón Márquez
Regione della Spagna meridionale, coincidente in parte con la prov. romana della Betica. I confini e lo stesso [...] continuò a svilupparsi fino alla fine del dominio musulmano (1492), è stata definita arte ispano-musulmana.
Dopo la disfatta dei Visigoti a Guadalete nel 711, la Hispania romana da essi ereditata fu soggetta a un processo di mutamento determinato dai ...
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ASTURIE
E. Fernández González
(spagnolo Asturias)
L'attuale regione delle A. con capoluogo Oviedo (v.) è situata nella Spagna settentrionale lungo la costa centrale del golfo di Biscaglia. La cordigliera [...] degli edifici sacri così come nello stile dei rilievi si notano chiare differenze rispetto alle chiese rurali d'età visigota del sec. 7°, mentre nella tripartizione dello spazio interno in funzione liturgica gli edifici si adeguano all'antico uso ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. Gli Unni
Ciro Lo Muzio
Gli unni
Nonostante abbia lasciato un’impronta duratura nella storiografia e nell’immaginario occidentali, [...] , a sud del Danubio; dirige poi le sue mire verso la Gallia, da cui viene respinto nel 451 da Romani e Visigoti. L’anno successivo invade l’Italia, conquistando Milano e Pavia, ma desiste dal marciare su Roma accettando il pagamento di un tributo ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] Verona), databile tra la fine del V e l'inizio del VI secolo e quindi in concomitanza con l'arrivo dei Visigoti di Alarico, il cui corredo personale prevede due fibule in lamina d'argento che si ricollegano ai reperti di poco antecedenti della ...
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(sp. Málaga) Città della Spagna (566.447 ab. nel 2008), in Andalusia, sul Mediterraneo, al centro di una baia prospiciente la costa marocchina, ai piedi delle propaggini meridionali della Cordigliera [...] 500 a.C.; fu civitas foederata sotto i Romani (205 a.C.) e municipio sotto i Flavi. Rasa al suolo dai Visigoti, fu ricostruita e divenne importante sede episcopale; conquistata dagli Arabi dal 711, dopo la caduta del califfato (1031) fu capitale di ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
visigoto
viṡigòto agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente, relativo alla popolazione dei Visigoti (lat. Visigothi o Wisigothi): il Regno v.; la lingua v. (e come s. m. il visigoto); le incursioni dei V. in Italia. In funzione di agg., sostituisce...