ATALARICO
Paolo Lamma
Figlio di Eutarico e di Amalasunta, figlia di Teoderico (Jordanis Getica,parr. 80, 251), nacque nel 516 (Id., ibid.,par. 304) o nel 518 (Id., Romana,par. 367; Procopii Bellum Gothicum,l.I, [...] desiderosi di venir persuasi di una voce poco credibile, che attestava come Amalafreda fosse morta di morte naturale. Coi Visigoti si arrivò a un compromesso: Amalarico ebbe il potere effettivo nel regno, dove tuttavia l'ostrogoto Teudi continuò ad ...
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(basco Gasteiz) Città della Spagna settentrionale (235.661 ab. nel 2009), capoluogo della comunità autonoma dei Paesi Baschi e della prov. di Álava, a SE di Bilbao. È costituita da due nuclei: a N, su [...] , alimentare, del legno, produzione di apparecchiature elettriche) e mercato agricolo.
L’antica Gazteiz, probabilmente fondata dai Visigoti, acquistò importanza solo nel 10° secolo. Nel 1181 ottenne i privilegi di Logroño con grandi franchigie da ...
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Vedi CORDOVA dell'anno: 1959 - 1994
CORDOVA (Colonia Patricia Cordŭba)
A. García y Bellido
Città della Spagna, patria di Lucano e dei due Seneca. Fu una delle prime colonie romane stabilite in Spagna. [...] la colonia romana. I resti antichi giacciono a grande profondità; tale motivo, insieme alle costanti spoliazioni effettuate da Visigoti e da Arabi, spiega la scarsità di resti monumentali romani, nonostante la trascorsa grandezza. Gli Arabi vi ...
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Cronista (m. 621), goto di nazione; nacque in Spagna e ancora giovane si recò a Costantinopoli, per studiare latino e greco. Tornato dopo sedici anni in patria, vi fondò il monastero di Biclaro (presso [...] , Béjar). Vescovo di Gerona, sottoscrisse probabilmente il Concilio di Barcellona (599) e il decreto di Gundemaro (610). La sua cronaca, iniziata verso il 592, narra le vicende dal 567 al 590 ed è fonte importante per la storia dei Visigoti spagnoli. ...
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Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle [...] . La decadenza della città iniziò nel 4° secolo d.C., anche se nel 410 sostenne ancora validamente l’assalto dei Visigoti di Alarico.
L’alto Medioevo
All’inizio del Medioevo B. si trovava nelle condizioni di disorganizzazione e di sfacelo comuni a ...
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(sp. Galicia) Regione autonoma della Spagna (29.574 km2, con 2.784.169 ab. nel 2008; 94,1 ab./km2). Comunità autonoma dal 1981, con capoluogo Santiago de Compostela. Occupa l’estremità nord-occidentale [...] 137-136 a.C. e la sottomisero del tutto solamente sotto Augusto. Dal 411 d.C. fu sottoposta agli Svevi, poi (585) ai Visigoti. Incorporata nel Regno delle Asturie (718), ma occupata dagli Arabi (734), sostenne l’azione di riconquista. Il 9° e 10° sec ...
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Comune della prov. di Cosenza (149,4 km2 con 37.680 ab. nel 2008). La cittadina è posta a 270 m s.l.m., sul versante settentrionale della Sila Greca, a 7 km dalla costa del Mare Ionio, su un rilievo arenaceo. [...] . Turismo balneare.
Municipio romano, R., ricordata nell’itinerario di Antonino e nella Tabula Peutingeriana, sostenne con successo l’assedio dei Visigoti di Alarico. Nel 548 fu presa da Totila. Ritornata sotto i Bizantini, dall’8° al 12° sec. fu una ...
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. Erano così chiamati dall'antica popolazione celtica dei Catuvellauni, i quali diedero nome anche alla capitale della regione, Catalauni, oggi Châlons-sur-Marne. Geograficamente i Campi catalaunici corrispondevano [...] di Châlons e non dopo il passaggio della foresta delle Argonne, si vide costretto a ingaggiare battaglia con l'esercito dei Visigoti e Romani, comandato da Ezio. I due opposti schieramenti, con direzione nord-sud, erano contenuti a nord da un colle e ...
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(sp. Zaragoza) Città della Spagna nord-orientale (666.129 ab. nel 2008), nell’Aragona, capoluogo dell’omonima provincia. È situata a 200 m s.l.m. sulla destra dell’Ebro, alla confluenza dei fiumi Huerva [...] celtiberico, con Augusto divenne una colonia romana con il nome di Caesaraugusta (23 a.C.). Occupata dagli Svevi (452) e dai Visigoti (466 ca.), verso il 714 passò agli Arabi, che la chiamarono Saraquṣtaḫ. Nell’11° sec. S. diventò la capitale di uno ...
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Figlio (n. 525 circa - m. Chalon-sur-Saône 592 circa) di Clotario I, alla morte del padre, verso il 561, ebbe la Borgogna, con Orléans, Arles e Marsiglia; si sforzò tuttavia di estendere la sua autorità [...] in Gallia, li vinse e li costrinse a tornare in Italia; nel 586 combatté più volte e con alterne vicende i Visigoti della Septimania. Fu anche tutore di suo nipote Clotario II. Non avendo figli maschi che gli sopravvissero, col trattato di Andelot ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
visigoto
viṡigòto agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente, relativo alla popolazione dei Visigoti (lat. Visigothi o Wisigothi): il Regno v.; la lingua v. (e come s. m. il visigoto); le incursioni dei V. in Italia. In funzione di agg., sostituisce...