pleuropericardite
Processo flogistico che interessa sia la pleura sia il pericardio. La p. si verifica per diffusione di agenti microbici (batteri, virus, bacillo della tubercolosi), sia per via ematogena [...] sia, più frequentemente, per via linfatica dai linfonodi mediastinici. Una p. non infettiva è frequente nelle malattie del collageno, spec. la sclerodermia e il lupus. I reperti anatomopatologici variano ...
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Medico statunitense (n. New York 1935). Laureato presso l'University of Rochester, ha lavorato a lungo al National Institute of Health di Bethesda nel Maryland. Dopo aver collaborato con B.S. Blumberg, [...] Questa scoperta ha consentito successivamente a M. Houghton di isolare il virus HCV e a C.M. Rice di capire che il virus poteva causare l’epatite C. Scoperte importanti dato che il virus HCV è responsabile di una delle epidemie più vaste al mondo ed ...
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Oncogeni e oncosoppressori
Sergio Nasi
La straordinaria architettura dei tessuti del corpo umano dipende da un preciso coordinamento di proliferazione, morte e differenziamento delle cellule che li [...] 1970 dal retrovirus RSV e fu chiamato Src. Fu sorprendente scoprire che Src è in realtà un normale gene cellulare che il virus cattura dalle cellule infettate e poi si converte in gene del cancro per mezzo di mutazioni. La proteina codificata da Src ...
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Esantema
Mariapaola Lanti
Esantema (dal greco ἐξάνθημα, "efflorescenza", derivato da ἐξανθέω, "fiorire") è il nome di varie forme di eruzione cutanea che compaiono nel corso di talune malattie infettive, [...] elevata e conferisce immunità permanente. Talora, però, il virus permane allo stato latente nei gangli dei nervi sensitivi, al breve periodo (3-4 giorni) di presenza del virus nelle vie aeree superiori: la trasmissione avviene mediante le goccioline ...
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La grande scienza. Immunologia
Alberto Mantovani
Immunologia
La sopravvivenza dell'individuo e della specie in un ambiente microbiologico potenzialmente ostile dipende dall'esistenza di un sistema immunitario [...] quali il vaiolo. I vaccini dimostrano la raffinata specificità dell'immunità adattativa: il vaccino contro il virus dell'epatite B protegge contro il virus B ma non contro A e viceversa.
In questo contributo verranno discussi i principî generali sui ...
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antiretrovirale
Farmaco utilizzato nel trattamento della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) che ha come obiettivo la riduzione e il contenimento della replicazione di nuove copie di virus. [...] eliminare verso l’esterno, pronte per infettarne altre. Tra le proteine più importanti per la sopravvivenza e la replicazione del virus vi sono la trascrittasi inversa, la proteasi e la proteina di fusione. Gli a., a partire dalla seconda metà degli ...
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lisogenia
Mariarita De Felice
Particolare condizione di una cellula batterica che contiene, insieme al proprio cromosoma, anche una piccola molecola di DNA appartenente a un virus batterico (batteriofago [...] affatto e rimane libero nel citoplasma della cellula lisogena, come nel caso del fago P1. λ, μ e P1 sono virus specifici di Escherichia coli. In rari casi può avvenire il fenomeno inverso della lisogenizzazione, cioè l’escissione del profago che ...
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sinusite
Affezione infiammatoria dei seni paranasali (frontali, mascellari, sfenoidali, etmoidali). Può essere dovuta alla propagazione di affezioni nasali da germi o da virus (influenza, ecc.) con fenomeni [...] infiammatori attenuati e transitori (s. catarrale) o accentuati (s. purulenta, acuta e cronica). I sintomi sono rappresentati dal dolore locale spontaneo, spesso lancinante, acuito in modo particolare ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] studi riguardanti due g. contigui del batteriofago T4. Benzer individuò più di 2000 mutazioni nei g. rIIA e rIIB di questo virus; egli elaborò un metodo per mappare le mutazioni relative di un g. rispetto all'altro, che consisteva nell'infettare le ...
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Lo sviluppo più importante delle scienze biologiche negli ultimi decenni è stato indubbiamente quello che ha consentito di spingere l'indagine dei fenomeni vitali nell'ultra-microscopico, fino a raggiungere [...] Tatum; in seguito il batterio Escherichia coli e poi i virus e in particolare i batteriofagi, o fagi. In tali oggetti Asimov, Il codice genetico, Torino 1968; Autori vari, Virus e cellule, collezione di articoli apparsi in scientific American, ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...