asepsi
Pratica, sviluppatasi intorno alla metà del secolo 19°, volta a ridurre o eliminare la presenza di agenti contaminanti (batteri , virus, funghi , parassiti ) che possono causare infezioni durante [...] le procedure medico-chirurgiche. Si avvale dell’uso di strumenti sterilizzati con diverse tecniche (vapore, calore secco, raggi UV, gas) ...
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panencefalite
Encefalite diffusa, a carattere virale. La forma più nota è la p. sclerosante subacuta, causata dalla persistenza di un virus del morbillo. Colpisce per lo più l’età infantile e giovanile. [...] È una malattia grave, ad alta mortalità. La terapia è generalmente sintomatica (per es., antiepilettici) pur essendo stato descritto un ruolo per l’interferone ...
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(XI, p. 130). -Le congiuntiviti, oltre che da cause batteriche, tossiche, fisiche e meccaniche, possono essere sostenute da determinati virus nonché da cause allergiche.
Fra le forme da virus è da annoverare [...] la cosiddetta cheratocongiuntivite epidemica, determinata da un virus affine a quello dell'herpes febrilis. Si tratta di un'affezione che si è diffusa dapprima in Europa (con punto di partenza da quella centrale), e di qui, durante l'ultimo decennio, ...
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coriomeningite
Meningite non purulenta caratterizzata dalla compromissione dell’aracnoide e dei plessi coroidei. C. linfocitaria acuta: forma causata da un virus specifico (appartenente agli Arenavirus), [...] che provoca intensa infiltrazione linfocitaria delle leptomeningi, dell’ependima ventricolare e dei plessi coroidei. Può essere accompagnata da una polmonite atipica. Il liquor è iperteso, per lo più chiaro ...
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imprenditorite
s. f. (scherz. iron.) La smania contagiosa di diventare imprenditori.
• E meno male che, a dispetto degli xenofobi, il virus dell’«imprenditorite», quello che infettava gli operai veneti [...] spingendoli a metter su ciascuno una sua fabbrichetta, ha infettato negli ultimi anni i giovani extracomunitari più in gamba... (Gian Antonio Stella, Corriere della sera, 27 ottobre 2010, p. 43, Idee & ...
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self
Sistema formato dagli antigeni costitutivi dei tessuti di un organismo, in contrapposizione agli antigeni presenti su agenti patogeni (quali virus, batteri, parassiti, ecc.) o individuabili in altri [...] organismi della stessa specie (non-s.). Il sistema immunitario (➔) in condizioni normali non reagisce contro sé stesso e non si attiva verso gli antigeni s.; questo fenomeno si verifica nel caso delle ...
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Biologo statunitense (n. New York 1938); prof. dal 1973 al Massachusetts Institute of Technology, si è occupato delle interazioni tra i virus tumorali e la costituzione genetica delle cellule. Per queste [...] ricerche ha ricevuto nel 1975, insieme a R. Dulbecco e a H. Temin, il premio Nobel per la fisiologia o la medicina. Nel 1997 B. è stato eletto presidente del California Institute of Technology ...
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miRNA
(miRna), s. m. inv. In biologia, piccolissima molecola di acido ribonucleico individuata nel trascrittoma di piante, animali e alcuni virus contenenti una molecola di acido ribonucleico.
• Poi, [...] quattro anni fa, la svolta: le ricerche si concentrano sui miRNA (microparticelle di RNA, acido ribonucleico), piccolissime molecole che agiscono come «interruttori» accendendo e spegnendo i nostri geni. ...
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etravirina
Farmaco antiretrovirale inibitore non nucleosidico della trascrittasi inversa. È utilizzato, insieme ad altri farmaci antiretrovirali, nel trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza [...] umana di tipo 1 (HIV-1) ...
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Trasmissione sessuale
Franco Sorice
Le malattie sessualmente trasmesse comprendono un gruppo di patologie - alcune frequenti, certe rare, alcune ubiquitarie, altre quasi esclusivamente limitate a determinate [...] solo eccezionalmente del tratto genitale; si trasmette con la saliva o per diretto contatto tra due superfici corporee. Il virus tipo 2 si trasmette invece per via sessuale, oppure dalla madre al neonato durante il passaggio attraverso il canale del ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...