Fra gli agenti capaci di causare nell'uomo l'insorgenza di cancro (radiazioni, virus, composti chimici, ecc.) i composti chimici sono particolarmente pericolosi per la loro diffusione (v. tumore, App. [...] II, ii, p. 1030; III, ii, p. 993). L'esistenza di una relazione fra cancro e composti chimici fu avanzata per la prima volta (1761) da J. Hill, in una memoria che metteva in guardia contro l'uso eccessivo ...
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NEF (sigla dell’ingl. NEgative Factor), proteina
Proteina virale regolatoria di HIV-1. Per mezzo di questa proteina il virus neutralizza la risposta immunitaria dell’ospite e riesce così a diffondersi. [...] NEF viene prodotta dal virus nelle fasi iniziali dell’infezione e modifica l’attività delle cellule che costituiscono la prima difesa immunitaria (cellule dendritiche e linfociti K). ...
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atazanavir
Farmaco antiretrovirale inibitore delle proteasi. Viene usato insieme ad altri farmaci nel controllo dell’infezione provocata dal virus HIV. ...
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Pratica, introdotta da J. Lister nel 1865, volta a ridurre o eliminare la presenza di agenti contaminanti (batteri, virus, funghi, parassiti) che possono causare infezioni durante le procedure medico-chirurgiche. [...] Si avvale dell’uso di strumenti sterilizzati con diverse tecniche (vapore, calore secco, raggi UV) ...
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clorexidina
Farmaco disinfettante ad azione battericida; è attivo verso germi gram-positivi e gram-negativi, miceti e alcuni virus (HIV e HBV). ...
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microbo
Organismo unicellulare di dimensioni microscopiche, sin. di microrganismo. Usualmente si intendono con questo termine i batteri, i virus e altri microrganismi patogeni come i protozoi. ...
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Malattia originaria delle coste del golfo del Messico e delle Antille, causata da un virus ultramicroscopico, filtrabile, ancora ignoto.
In quelle regioni fu sempre endemica e di là venne portata per via [...] recenti studî sperimentali risulta che certe scimmie, come i macachi, sono ricettive e principalmente l'asiatico Macacus rhesus. Il virus si mantiene in vita e attivo nel fegato congelato di scimmie morte di febbre gialla. Infezioni di laboratorio si ...
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meningoencefalite
Processo infiammatorio del sistema nervoso che colpisce le meningi e l’encefalo. Gli agenti eziologici possono essere: virus (herpes, HIV), batteri (meningococco, brucella), criptococchi, [...] amebe, toxoplasma, elminti (Trichinella spiralis). Oltre alla presenza di sintomi generali, l’interessamento encefalico provoca anomalie del comportamento, confusione mentale, sintomi neurologici vari ...
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Agente virale analogo dei nucleotidi purinici, di formula 9-(2-idrossietossimetil)guanina, dotato di attività antivirale nei confronti dei virus erpetici, tra cui il V-Z (varicella zoster). È di particolare [...] utilità nei pazienti immuno-depressi ...
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Negli animali superiori, un elemento essenziale della difesa contro i microbi delle malattie infettive (virus) e i loro veleni, è quello della reazione immunitaria, cioè della produzione degli anticorpi, [...] , un caso speciale di difesa antiproteica. La presenza nel sangue di anticorpi verso un dato virus conferisce, di regola, immunità verso quel virus. Ma quegli stessi anticorpi cui si deve la immunità antinfettiva, possono divenire sorgente di danno ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...