abacavir
Principio attivo di farmaci antiretrovirali usati nel trattamento dell’infezione da virus HIV. Appartiene alla classe degli inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa e viene impiegato [...] da solo o in associazione con altri principi attivi (lamivudina e zidovudina) ...
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tracheobronchite
Processo infiammatorio che coinvolge trachea e bronchi. Le cause sono: infettive (virus, batteri), allergiche, irritanti (inalazione di polveri o gas), o tossiche (gas tossici, fumi [...] di sostanze volatili). Molto frequenti a quest’ultimo riguardo le t. da solventi usati per mansioni lavorative o domestiche (detergenti contenenti cloro o ammoniaca, uniti ad acqua calda). I sintomi sono: ...
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sito-canaglia
loc. s.le m. Sito web dal quale vengono diffusi virus informatici e notizie false o che provvede alla raccolta illecita di dati degli utenti della rete telematica.
• Più concreto ancora [...] il pericolo di una pearl harbour digitale denunciato nel 2012 da Leon Panetta, segretario di Stato Usa, circa gli effetti della guerriglia cibernetica che gli stati combattono segretamente. Una guerriglia ...
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viremia
Presenza di particelle virali nel circolo sanguigno. La via più comune di diffusione sistemica dei virus è quella ematica, che il virus raggiunge nella maggior parte dei casi attraverso i vasi [...] diffusione per via ematica può anche avvenire tramite meccanismi naturali (insetti ematofagi) o artificiali (trasfusioni). I virus che si diffondono per via viremica possono raggiungere vari organi, dei quali, però, vengono definiti arbitrariamente ...
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epatite
Maria Cristina Morelli
Come si contrae e come si cura l’epatite virale
La trasmissione del virus dell’epatite A (HAV) avviene per via oro-fecale, ovvero mediante l’assunzione di acqua o cibo [...] . Il periodo di incubazione per HBV varia da 15 a 180 giorni (in media 2÷3 mesi).
Le modalità di trasmissione del virus dell’epatite C (HCV) sono sovrapponibili a quelle di HBV: anch’esso si trasmette per via parenterale (apparente e inapparente): in ...
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azidotimidina
Farmaco ad azione antivirale, analogo della timidina, in grado dì inibire la replicazione del virus che causa l’immunodeficienza acquisita (➔ AIDS), sia in pazienti con sola positività [...] feto e talvolta per prevenire lo sviluppo dell’AIDS nelle persone che sono venute accidentalmente a contatto con il virus HIV. Usato da solo o in associazione con altri farmaci antiretrovirali, ha come effetti collaterali la diminuzione di leucociti ...
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In patologia generale, ogni processo caratterizzato da penetrazione e moltiplicazione, nei tessuti viventi, di microrganismi patogeni unicellulari (agenti infettivi: batteri, miceti, protozoi) o da virus.
Il [...] la loro azione dannosa. Tipica è la predilezione del bacillo del tifo per l’intestino (enterotropismo) e quella di molti virus per il sistema nervoso (neurotropismo) e per la cute (dermotropismo). Dopo la loro penetrazione, i germi si propagano e si ...
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In biologia, gene che può potenzialmente indurre trasformazione neoplastica nelle cellule che lo contengono o nelle cellule dove viene introdotto (➔ tumore).
Alcuni retrovirus, implicati in molti tumori [...] in pochi tumori umani, in aggiunta o in sostituzione dei propri geni normali, contengono un o. che non è necessario ai virus stessi ma è in grado di trasformare le cellule ospiti normali in cellule cancerose. L’integrazione di un singolo provirus è ...
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diencefalite
Processo flogistico localizzato al diencefalo. Può essere una complicazione dell’infezione da virus erpetici e del corso della varicella in età adulta. ...
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GIALLUME
Cesare Sibilia
. Nei vegetali s'indicano con tale nome alcune malattie da virus che inducono colorazione giallastra e accartocciamento delle foglie, produzione di germogli anormali, alterazione [...] nei frutti e irregolarità anatomiche e fisiologiche. Il giallume, ben distinto dalla clorosi e dall'ittero, si trasmette artificialmente solo per innesto e non per iniezioni di succhi di piante malate, ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...