Burnet, Sir Frank Macfarlane
Gilberto Corbellini
Patologo australiano (Traralgon, Victoria, 1899 - Melbourne 1985). Prof. di medicina sperimentale all’Univ. di Melbourne, svolse la sua carriera scientifica [...] esistere in una forma stabile, non infettiva, che si moltiplica nell’ospite batterico; in seguito studiò il virus dell’influenza, analizzandone le dinamiche epidemiologiche e mettendo a punto le tecniche per testare sierologicamente l’emagglutinina ...
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In biologia molecolare, qualsiasi traccia di DNA proveniente da organismi estinti o estratto da resti scheletrici fossili, per il cui studio a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta l'impiego della [...] dell’individuo. Per quanto riguarda la ricerca di patogeni batterici nei contesti archeologici, fino a ora, è stato di un frammento lungo circa 300 bp del materiale genetico del virus. L’esame della sequenza ‘archeologica’ ha indicato che HIV-1 ...
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trasduzione In biologia molecolare e cellulare, t. del segnale: la capacità di una cellula di convertire uno stimolo esterno in una particolare risposta cellulare (➔ recettore).
In genetica, processo di [...] al ciclo litico dei fagi litici, ➔ lisogenia). Nella t. specializzata i geni batterici sono incorporati nel genoma del virus a causa di un distacco anomalo del profago dal cromosoma batterico, in seguito al quale il DNA del fago porta con sé alcuni ...
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Transgenico
Elisabetta Mattei
Si definiscono organismi transgenici quegli organismi in cui un gene estraneo è presente in tutte le cellule, inclusa la linea germinale, e può quindi essere trasmesso [...] , un promotore costitutivo (gene sempre attivato) ottenuto dal virus del mosaico del cavolfiore, ma è possibile clonare il ultime), mentre l'ingestione di DNA estraneo, compreso quello batterico, è una prassi quotidiana connessa con il fatto stesso ...
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TRASPONIBILI, ELEMENTI
Maria Furia-Lino C. Polito
In genetica si dicono elementi trasponibili quegli elementi genetici che sono in grado di ''saltare'' (jumping genes) da una localizzazione cromosomica [...] (F, plasmidi RTF, ecc.) e dai batteriofagi detti temperati (λ, P2, Mu, ecc.; v. virus, App. IV, iii, p. 834), i quali sono in grado di inserirsi nel cromosoma batterico e di replicarsi in sincronia con esso, svolgendo così un ciclo di infezione ...
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SETTICEMlA (dal gr. σηπτικός "settico" e αἷμα "sangue")
Guido VERNONI
Nino BABONI
Malattia sostenuta da un'infezione generale del sangue, che ne costituisce l'elemento essenziale. Quando l'infezione [...] adattamento o per speciale composizione chimica del protoplasma batterico, s'è resa particolarmente patogena per una delle vie respiratorie, in quanto negli ambienti molto umidi il virus eliminato con la tosse rimane per un certo tempo sospeso nell ...
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SULFAMIDICI
Mario FILOMENI
. La scoperta dei sulfamidici (Domagk, 1935) ha segnato nella terapia delle malattie infettive un progresso inatteso e decisivo. Per quanto i sulfamidici sintetizzati dopo [...] cancrena, edema e flemmone gassoso); alcune malattie da virus (agente eziologico del tracoma, linfogranuloma venereo, ecc riassunte dalla tabella seguente:
La sulfomerazina, quanto a tropismo batterico, ha quasi le stesse indicazioni della s-diazina. ...
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Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] di tipo B, detta anche epatite da siero, è determinata da un virus a DNA formato da una capsula proteica (surface) che contiene il DNA soprattutto di natura emorragica.
La presenza di leucociti e batteri, invece, conferisce al liquor un aspetto più o ...
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Lucio Bianco
Ricerca scientifica
La luce della scienza cerco e 'l beneficio
(Leonardo da Vinci)
Il ruolo della ricerca
di Lucio Bianco
13 febbraio
Oltre 1500 scienziati firmano un appello per protestare [...] delle teorie di Delbrück sulla natura molecolare del gene, iniziò una serie di esperimenti sui batteriofagi, virus parassiti specifici dei batteri.
Nel 1938, dopo la promulgazione delle leggi razziali, Luria decise di lasciare l'Italia. Visse per ...
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Radiobiologia
Giovanni Suini
di Giovanni Suini
Radiobiologia
sommario: 1. Definizione e limiti della radiobiologia. 2. Sviluppo storico della radiobiologia: a) 1895-1922: la radiobiologia descrittiva; [...] da uno spostamento dell'interesse dai materiali biologici complessi verso unità biologiche più semplici (Virus, Batteri, strutture genetiche elementari) che maggiormente si prestano ad analisi quantitative.
Le caratteristiche principali di ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
positivizzarsi
v. intr. pron. Detto di un test diagnostico (o del suo esito), attestare la non benignità di un responso rispetto alla presenza di elementi come batteri, virus, sostanze nocive | Detto di persone, diventare positivi dopo essersi...