transgenico Si dice di organismo nel quale sono stati inseriti, per mezzo di tecniche di biologia molecolare, geni provenienti da un altro organismo di specie diversa, o eterologo. Il materiale genetico [...] unica fonte di quantità cospicue di geni puri erano i virus; da quando sono stati disponibili i geni clonati è Per es., i semi di soia t. contengono un transgene batterico che conferisce alla soia la resistenza contro un erbicida, il glifosato. ...
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Biotecnologie e genetica di Roberto Gambari
Con il termine biotecnologia ci si riferisce a un settore molto vasto della ricerca, che prevede l'utilizzo di organismi viventi o di loro componenti subcellulari [...] antibiotici, permettendo la selezione dei cloni che hanno ricevuto il nuovo gene. I batteriofagi, o fagi, sono virus che infettano i batteri. I cosmidi sono vettori ibridi fra un plasmide, che fornisce la resistenza agli antibiotici, e una regione ...
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Ingegneria genetica
Vittorio Sgaramella
di Vittorio Sgaramella
Ingegneria genetica
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni storici. 3. Strumenti teorici e sperimentali: a) operazioni in vitro; b) vettori [...] compresenza di diverse sequenze geniche e regolative. Incrementi di dimensioni degli inserti sono stati ottenuti usando come vettori virusbatterici, tipo il fago lambda, e strutture ibride, tipo i cosmidi, costituiti in parte da plasmidi e in parte ...
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Genoma
Renato Dulbecco
Sommario: 1. Definizioni. 2. Costituzione del genoma nucleare. 3. Il Progetto Genoma. a) Premesse storiche. b) iI nuovo Progetto. 4. Le basi tecnologiche del Progetto. a) La conoscenza [...] noti come cromosomi, riconoscibili durante la metafase della mitosi, il cui numero varia a seconda della specie. I Batteri e molti virus hanno un solo cromosoma, mentre gli organismi eucarioti ne hanno generalmente più di uno: per esempio, Drosophila ...
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Lo sviluppo di biotecnologie per l'ambiente
Walter Marconi
(Dipartimento di Chimica, Università di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
In questo saggio illustreremo il contributo delle biotecnologie alle [...] e pomodoro), resistenti a insetti grazie a un gene derivato da un batterio, risalgono addirittura al 1987÷1988, e di quegli anni sono anche le prime piante biotecnologiche resistenti a virus, rese tali da un derivato di geni virali. Dal 1996 è stata ...
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Botanica
Luca Comai
sommario: 1. Introduzione. 2. La botanica e la rivoluzione genetica. a) Il sofisticato parassitismo di Agrobacterium tumefaciens. b) Il trasposone della McClintock. c) Arabidopsis [...] permette la rapida diffusione della resistenza agli antibiotici fra batteri patogeni; inoltre, la capacità di trasposizione è essenziale al ciclo biologico di certi virus come l'HIV, il virus responsabile dell'AIDS.
c) Arabidopsis e il Progetto ...
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OGM vegetali
Anna Meldolesi
La sigla OGM (Organismi geneticamente modificati), quando viene riferita all’agricoltura, indica le piante il cui patrimonio genetico è stato modificato ricorrendo agli strumenti [...] la casa produttrice del Roundup, la Monsanto, utilizzando dapprima un gene di petunia, poi un gene batterico. Nel 1986 fu la volta della resistenza ai virus: un ricercatore della Monsanto, infatti, riuscì a introdurre nel DNA del tabacco il gene che ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
positivizzarsi
v. intr. pron. Detto di un test diagnostico (o del suo esito), attestare la non benignità di un responso rispetto alla presenza di elementi come batteri, virus, sostanze nocive | Detto di persone, diventare positivi dopo essersi...