Il cibarsi di carne umana. Gli scrittori antichi avevano già raccolto notizia di tale usanza fra alcuni popoli lontani: Erodoto (IV, 18, 106; VI, 26) per l'Asia interna, Strabone (XV, 710) per l'India, [...] ;
d) endocannibalismo o degustazione della carne dell'uomo a scopo magico o rituale (soprattutto nei sacrifici, come un tempo a Tahiti); e della lingua, credendo di assimilarsi in tal modo le virtù e le attitudini che i guerrieri ebbero in vita. ...
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Poeta francese del sec. XII. Una sola volta egli si nomina con l'aggiunta della patria, Troyes, nella Champagne, nel romanzo Erec et Enide, considerato come primo della serie dei suoi romanzi bretoni, [...] , e che si dànno prove scambievoli di amore e di virtù quasi sovrumane. La storia prende le mosse dalla bizzarria del sposare Alexis perché la sua balia, una tessala esperta nelle arti magiche e nella farmacia, le promise di dare a bere al consorte ...
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SIMBOLO (dal gr. συμβάλλω "metto insieme", da cui σύμβ)
Emilio SERVADIO
Gioacchino MANCINI
Nicola TURCHI
Con questo termine s'indica, genericamente, un segno, un'immagine o un oggetto che ne rappresenta [...] e di espressione logica riassuntiva.
Religione. - In virtù del significato di congiunzione implicito nella sua etimologia, simbolo riveste tutti i caratteri della realtà. Così nelle danze magiche, di tipo animalesco, fatte o come rito totemico o come ...
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Com'è chiaramente indicato dalla composizione della parola (Διὸς κοῦροι), sono costoro gli eroi figli di Zeus. In numero di due, Castore (Κάστωρ) e Polluce (Πολυδεύκης), insieme con Elena, andata sposa [...] pugilato. Ambedue sono però forniti delle più pure virtù cavalleresche, compresa quella di sovvenire, come divinità benefiche di Creta, per intervento dei Dioscuri e per le arti magiche di Medea. Soggetto questo ispiratore di una delle più perfette ...
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Scrittore, nato a Firenze il 14 luglio 1884. Dal 1910 al 1923 fu critico letterario della Tribuna (talvolta firmando con lo pseudonimo "Il tarlo"); nel 1919 partecipò con V. Cardarelli e con altri alla [...] intelligenza critica e sottilmente ironica delle più vigili e agili; non mirano che ad un'animazione e contaminazione quasi magiche - per virtù d'un intenso potere visivo e d'una rara facoltà associativa e analogica - delle cose lette o contemplate o ...
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Nato a Nogent-le-Rotrou nel 1528, morì nel 1577. Poeta gentilissimo, delicato "pittore della natura", come si compiacque di chiamarlo il Ronsard, che gli fu amico, fu il più giovane dei poeti della Pléiade. [...] dove, in trentun poemetti, descrisse elegantemente, derivandole dalle leggende dell'antichità e del Medioevo, le virtù naturali e magiche delle pietre preziose: diamanti, topazî, rubini, smeraldi, agate, ecc. Fine sentimento della poesia agreste, pur ...
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Sembra che Creonte (il "possente", il "signore") sia venuto alla leggenda dei Labdacidi da quella di Eracle, dove Creonte Tebano è padre di Megara sposa di Eracle e padre pure di un'altra figlia che dà [...] per la salvezza di Tebe, e di Emone, che, acceso delle virtù di Antigone, tenta di difenderla presso il padre, e quando questi in sposa a Giasone, ma allorché Medea riesce con le sue magiche arti a far morire tra le fiamme la giovinetta, anche Creonte ...
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Induismo
OOscar Botto
di Oscar Botto
Induismo
sommario: 1. Formazione del concetto di induismo. Caratteri generali. Moderne interpretazioni. 2. Induismo antico e induismo classico. Le costanti di una [...] del dharma, dell'ordine costituito, in quanto proprio in virtù della legge sociale e religiosa i Veda non sono accessibili sistema Vedānta, come un'illusione cosmica, come una sorta di ‛velo magico' che si interpone fra l'uomo e la vera realtà, che ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] al commento plotiniano, fosse un evidente richiamo alle dottrine magiche dello Asclepius e rivelasse l'influenza anche di fonti più Medici e di Firenze, privata del suo "padre", ma consolata dalla virtù "eroica" del suo erede, Piero (Op., pp. 930 s., ...
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URBANO VIII, papa
Georg Lutz
URBANO VIII, papa. – Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e da Camilla Barbadori.
Penultimo di sei fratelli, fu battezzato lo stesso [...] immune dal subire l’influenza dell’astrologia e persino di credenze magiche. Era molto apprezzato per la sua conversazione arguta e spiritosa fu assegnato da Urbano VIII al nipote Taddeo. In virtù di questo titolo, i Barberini pretesero per Taddeo la ...
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magico
màgico agg. [dal lat. magĭcus, gr. μαγικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Di magia o della magia, che si riferisce alla magia o è proprio della magia: arte m., arti m.; riti m., cerimonie m.; formule m.; scongiuri, esorcismi m.; operazioni...
virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. a. Disposizione naturale a fuggire il male...