La polemica di Croce con Francesco De Sarlo
Cristiano Sabino
In una lettera del 22 aprile 1907, Croce informa l’amico e collaboratore Giuseppe Lombardo-Radice della sua decisione di «non dare tregua [...] è stato soltanto perché ciò serviva ottimamente al mio intento di ritrarre in modo tipico, e in un caso particolare, le virtùdianoetiche ed etiche di una certa genia di professionisti e mestieranti, la quale, fino a pochi anni addietro, teneva quasi ...
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operazione
Paolo Mugnai
. Termine presente nella Vita Nuova, nella Monarchia (operatio) e prevalentemente nel Convivio (79 volte), una sola volta invece nella Commedia (Pg XVIII 105). Ha valore di " [...] I II 5 [due volte], XIV 7), accanto alla felicità dovuta alle o. secondo virtù etiche quella più perfetta dovuta alle o. secondo virtùdianoetiche (nostra beatitudine... prima trovare potemo quasi imperfetta ne la vita attiva, cioè ne le operazioni ...
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Etica nicomachea
(’Ηϑικὰ Νικομάκεια) Opera di Aristotele. Suddivisa in dieci libri, raccoglie la trattazione più compiuta dell’etica aristotelica. L’indagine deve chiarire quale sia il fine della vita [...] la legge laddove essa presenta carenze, in quanto universale, nell’applicarsi a casi particolari (libb. 4°-5°). Le virtùdianoetiche, poiché realizzano il fine dell’uomo come intelligenza, attengono al piano teoretico e sono insegnabili. L’anima ...
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scientifico
Occorre una sola volta, al femminile, in Cv III Il 15 In questa nobilissima parte de l'anima [la mente] sono più vertudi, sì come dice lo Filosofo massimamente nel sesto de l'[Etica]; dove [...] 'Etica Nicomachea ricordato, Aristotele tratta infatti della partizione della ragione o facoltà intellettiva al fine di determinare le virtùdianoetiche: la ragione va considerata da un duplice punto di vista in rapporto al suo oggetto; una ‛ parte ...
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giudicativo
Alfonso Maierù
Occorre due volte nel Convivio e sta per " giudicante ", " capace di giudicare ".
In I IV 6, D. afferma che paritade ne li viziosi è cagione d'invidia, e invidia è cagione [...] scientifica, e ragionativa o consigliativa] sono certe vertudi... sì come la vertù inventiva e giudicativa. Si tratta delle virtùdianoetiche: per le prime due D. rimanda ad Aristotele (Eth. Nic. VI 1, 1139a 11) e aggiunge, per le ultime due, sì ...
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virtù Disposizione a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, al di fuori di ogni considerazione di premio o castigo.
Filosofia
Per i Greci più antichi il termine ἀρετή [...] per natura ma che acquisisce con l’operare e con il compiere gli atti corrispondenti a ciascuna virtù. Aristotele distingue altresì tra v. dianoetiche e v. etiche, considerando le prime come legate al prevalere della parte razionale dell’anima e le ...
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virtù (vertù, virtute, virtude, vertute, vertude)
Philippe Delhaye-Giorgio Stabile
Sostantivo femminile, di altissima frequenza nelle opere di D., dove indica fondamentalmente una ‛ capacità naturale [...] la quale qui non si puote avere (Cv IV XXII 18).
Distinzione delle virtù. - Le virtù naturali. Le v. morali naturali (o ‛ etiche ', distinte dalle intellettuali o ‛ dianoetiche ': cfr. Cv IV XVII 11 e 12, e MORALE) secondo l'enumerazione aristotelica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] vede l’uomo libero direttamente come cittadino della polis; al punto che si potrebbe dire che ogni virtù, sia le etiche sia le dianoetiche, è per Aristotele direttamente o indirettamente orientata alla costruzione della polis, e quindi civile.
Quanto ...
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Filosofia
Vincenzo Placella
. Il concetto di f. in Dante. Per f., ai tempi di D., s'intendeva tutto l'ambito del sapere compreso nelle opere di Aristotele, il Filosofo per antonomasia. Anzi, negli ultimi [...] 17 [due volte], III XV 11 [due volte] e 14, IV VI 15, XV 14) D. riconosceva la superiorità oggettiva delle virtù intellettuali (dianoetiche) e della contemplazione (IV XVII 9-11) che di esse si nutre, rispetto a quelle morali e alla vita attiva che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Accademia platonica
Enrico Berti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Accademia è fondata da Platone come scuola per la formazione dei [...] , ma non è il bene supremo, cioè la felicità, la quale consiste nell’esercizio di tutte le virtù, soprattutto di quelle dianoetiche (saggezza e sapienza). Il piacere è una specie di risonanza soggettiva della realizzazione della perfezione, cioè è ...
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dianoetico
dianoètico agg. [dal gr. διανοητικός, der. di διανόησις «pensiero»] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio filos., relativo alla dianoia: pensiero d., nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dal pensiero...