VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] V. la massima altezza; quelli che vennero dopo di lui, non lo sostituirono, ma solo atteggiarono diversamente la dottrina varroniana. Virgilio per l'Eneide, Ovidio per i Fasti attinsero a V. la materia storica e archeologica dei loro poemi; Verrio ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] di Roma") come ideologia-guida del Comune fiorentino (Res publica è appunto volgarizzato con la parola "comune"). "Quello che è Virgilio per Dante, è per Brunetto Latini Cicerone" (Maggini, 1912, p. 70). Al centro sta l'assimilazione, già in Cicerone ...
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Narrare con la penna
Alessandro Zattarin
Emanuela Zignol
Raccontami una storia
In tutti i tempi e in tutti i paesi del mondo gli uomini hanno sentito il bisogno di raccontare e ascoltare storie. Nei [...] Beatrice e per amore di Dio, "l'amor che move il sole e l'altre stelle". Guidato prima dal poeta latino Virgilio, poi da Beatrice e sempre dalla fede, Dante visita i tre regni dell'oltretomba: Inferno, Purgatorio, Paradiso. Una Commedia affollata di ...
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ENNODIO, Magno Felice (Magnus Felix Ennodius)
Marc Reydellet
Originario della Gallia, nacque nel 473 o 474, probabilmente ad Arles.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia ed era imparentata con [...] declino in cui l'aveva gettata la dominazione di Odoacre. A conclusione del suo discorso, E. si augura con espressione ripresa da Virgilio (Aen., IV, 328 s.) che un crede al trono venga a giocare sulle ginocchia del re ("utinam heres regni in tuis ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] ) non verrà mai portata sulle scene né dalla compagnia Praga, con la quale aveva perfezionato un accordo, né dalla compagnia di Virgilio Talli, con il quale pure aveva preso contatti. Pure in quello stesso anno il D. coronò il suo sogno: al teatro ...
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Cultura cavalleresca
Maria Luisa Meneghetti
Nell'arco dei cent'anni che precedono gli inizi della Scuola poetica siciliana, un genere letterario del tutto nuovo ‒ il romanzo cortese-cavalleresco ‒ nasce, [...] , ma assume anche un atteggiamento fortemente critico verso la grande tradizione letteraria della leggenda troiana: Omero, Virgilio e Ovidio vengono infatti condannati in quanto mistificatori di una verità storica che il giudice messinese sembra ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] . Tuttavia il suo interesse per le buone lettere diviene evidente nella particolareggiatissima - si direbbe, amorosa - descrizione del Virgilio ambrosiano del Petrarca, che il C. vide nella biblioteca di Pavia, quando era "ancor giovinetto",prima che ...
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DELLA GHERARDESCA, Ugolino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Pisa da Guelfo di Ottone conte di Donoratico e da Uguccionella di Uguccionello di Uguccione [...] . 124-139; c. XXXIII, vv. 1-90), ma anche fra i più densi di stilemi, di ricalchi, di reminiscenze di Virgilio, Lucano, Ovidio, tesi tutti a nobilitare attraverso uno stile "tragico" la cruda materia cronachistica per farla assurgere alla dignità di ...
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GUIDOTTO da Bologna
Sonia Gentili
Autore di incerta identità, forse maestro di retorica, vissuto nel secolo XIII. Il suo nome ci giunge attraverso una famiglia di codici del Fiore di rettorica, rielaborazione [...] certo interesse, traccia una sorta di storia della retorica, definita arte d'invenzione ciceroniana, ma tramandata ai posteri da Virgilio, che avrebbe recato a compendio poetico i contenuti della disciplina. L'idea per cui leggendo l'Eneide "invenies ...
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LEONZIO Pilato
Paolo Falzone
Calabrese, forse di Piana Calabra, nei pressi di Reggio, nacque intorno al 1310. Quanto della sua vicenda biografica è possibile ricostruire dipende, essenzialmente, da [...] . Il commento rivela altresì l'influsso di repertori e lessici, nonché una discreta conoscenza degli autori latini, segnatamente di Virgilio, Cicerone e Plinio.
Le versioni leontee non piacquero a Petrarca, che al riguardo espresse più di una volta ...
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virgiliano
(non com. vergiliano) agg. [dal lat. Vergilianus]. – Di Virgilio, poeta latino del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: l’opera v.; la poesia v.; il poema v., l’Eneide; l’esametro v.; la malinconia...
epanodo
epànodo s. m. [dal lat. tardo epanŏdus, gr. ἐπάνοδος «regressione»]. – Figura retorica, detta con termine lat. regressio, consistente nella ripresa, ampliata con particolari, di una o più parole prima soltanto elencate o accennate;...