CAPILUPI, Giulio
Tiziano Ascari
Figlio naturale di Ippolito, poi vescovo di Fano, e d'una popolana di Roma chiamata Francesca Stinchi, nacque a Roma probabilmente nei primi anni del soggiorno d'Ippolito [...] . stor. lomb., XX (1893), pp. 129, 136; V. Carpino, I Capilupi poeti mantovani del sec. XVI, Catania 1901, passim; V.Zabughin, Virgilio nel Rinascimento, II, Bologna 1923, pp. 374-77, 423-28; Mantova. Le lettere, I-III, Mantova 1963, ad Indicem; P. O ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] una società romana ormai profondamente diversa da quella tardo-repubblicana, spesso angosciata da quei problemi rivissuti nella poesia da Virgilio o da Orazio; è un mondo brillante, disposto ad accettare una poesia di immediata comprensione e di ...
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GRAMIGNA, Giuliano
Achille Tartaro
Scrittore e saggista, nato a Bologna il 31 maggio 1920. Laureato in giurisprudenza (1948) presso l'università di Milano, ha collaborato e collabora a periodici e quotidiani. [...] è quello del metaromanzo; l'affollarsi delle citazioni (Mallarmé e Valéry, oltre Proust; Breton e Ch. Mauron, ma anche Virgilio, Dante, Molière) è la sigla di una letterarietà puntigliosamente denunciata e spinta quasi a un limite estremo.
La svolta ...
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Alfieri, Vittorio
Silvia Zoppi Garampi
Un poeta di forti passioni
Scrittore di tragedie, piemontese, Vittorio Alfieri attraversa la seconda metà del Settecento con irruenza, passione e coscienza civile. [...] di vivere e di pensare. Conosce la cultura e i sentimenti dell'Illuminismo e inizia a leggere gli autori classici ‒ come Virgilio e Plutarco, che lo appassiona con "trasporto di grida, di pianti, e di furori" ‒, Machiavelli, autore allora proibito ai ...
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Matteo Maria Boiardo: L'inamoramento De Orlando, Parte I - Introduzione
Antonia Tissoni Benvenuti
L'Inamoramento de Orlando
Se questa edizione restituisce un testo più arcaico e quindi di più difficile [...] dovuta né a ragioni di genere, come nel caso degli epici latini, né a memorizzazioni scolastiche, come nel caso di Virgilio e Ovidio, ma alla diversa intenzione della scrittura del secondo libro; e sono infatti del tutto assenti nel primo. Per quanto ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] o poesie della loda, e il «bello stile» che a Dante ha fatto onore, esemplato sull'alta Tragedìa di Virgilio, quello delle grandi canzoni, legittimamente isolate come applicazione, ognuna, dello stile tragico; ma soprattutto del fatto che il giudizio ...
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LANDINO (Landini), Cristoforo
Simona Foà
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1425 (1424 secondo lo stile fiorentino: tale data è spesso indicata come quella della nascita del L.) da Bartolomeo, originario di [...] 135-181; R. Cardini, La critica del L., Firenze 1973; A. Field, A manuscript of C. L.'s first lectures on Virgil 1462-63 (Codex 1368, Biblioteca Casanatense, Rome), in Renaissance Quarterly, XXXI (1978), 1, pp. 17-20; A. Brown, Bartolomeo Scala (1430 ...
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ALGAROTTI, Francesco
Ettore Bonora
Nacque a Venezia l'11 dic. 1712 da Rocco, facoltoso mercante, e da Maria Mercati. Dopo aver fatto i primi studi nella città nativa, fu per un anno a Roma al Collegio [...] traduttore, ma se ne caratterizza acutamente lo stile, più conforme al genio di Ovidio e di Lucano che non a quello di Virgilio, per le tendenze proprie del secondo Cinquecento.
Se è vero infatti che l'idea della poesia virgiliana che ebbe l'A. fu ...
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ARICI, Cesare
Nicola Tanda
Di nobile famiglia, nato a Brescia il 2 luglio 1782 da Agostino e da Caterina Brozzoni, fu educato nella casa patema fino ai dieci anni, poi nell'Accademia, di S. Luigi, un [...] del genere. Egli tuttavia si tenne a metà strada fra i due principali tipi di poemi dìdascali ci: il poema georgico virgiliano della rinascenza e il poema scientifico che aveva il suo modello in Lucrezio ed ebbe massima fortuna nel Settecento. La ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] in molti autori antichi come una variante della metafora: si pensi, ad es., ai tacita lumina (gli «sguardi silenziosi») di Virgilio.
La sinestesia penetra presto presso gli autori in lingua italiana. ➔ Dante ne fa largo uso fin dall’esordio del I ...
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virgiliano
(non com. vergiliano) agg. [dal lat. Vergilianus]. – Di Virgilio, poeta latino del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: l’opera v.; la poesia v.; il poema v., l’Eneide; l’esametro v.; la malinconia...
epanodo
epànodo s. m. [dal lat. tardo epanŏdus, gr. ἐπάνοδος «regressione»]. – Figura retorica, detta con termine lat. regressio, consistente nella ripresa, ampliata con particolari, di una o più parole prima soltanto elencate o accennate;...